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Operai e cittadini uniti per la tutela della salute

Il discorso che farà Di Maio sull'ILVA

Drastico cambiamento del piano ambientale, riduzione dei tempi e controllo di cittadini sulla sua attuazione
23 luglio 2018

E' plausibile, questo potrebbe essere il prossimo discorso di Di Maio sull'ILVA.

 

--- Immaginatevi Luigi Di Maio di fronte ai microfoni che comincia a parlare a dire queste cose ---

 

Dopo una lunga e attenta trattativa, siamo giunti ad un accordo storico sul futuro dell'ILVA e dei suoi lavoratori.

E' un accordo a cui tutti hanno contribuito e nel quale tutte le componenti della società saranno coinvolte, dai lavoratori ai cittadini.Prima di tutto vorrei sottolineare che - dopo aver mandato le carte all'Autorità anticorruzione - sono emerse gravi anomalie della procedura di gara. Il governo precedente aveva cambiato le regole della gara e allungato a dismisura i tempi della messa a norma degli impianti. Noi siamo riusciti a ridurli moltissimo fino a contenerli allo stretto indispensabile dal punto di vista tecnico in modo che l'ILVA non debba più causare il futuro “malattia e morte”.E questo è un primo risultato che definirei storico e che ci differenzia da quanto ha fatto Calenda e il precedente governo. Siamo riusciti a far riscrivere ad Arcelor Mittal il Piano Ambientale, che piaceva a Calenda ma che a noi non piaceva affatto.

Noi siamo diversi. Noi abbiamo dialogato con tutti, non abbiamo escluso nessuno e vogliamo continuare su questa linea coinvolgendo in primo luogo i cittadini e gli enti locali, a partire dalla Regione. Questo è stato il nostro punto di forza.E questa sarà la nostra linea: partecipazione, controllo costante, fiato sul collo sull'ILVA. La fabbrica non dovrà esser più un problema per la salute dei cittadini ma una grande risorsa di lavoro pulito, l’ILVA dovrà basarsi sull'innovazione e sulle migliori tecnologie disponibili, così come fanno le acciaierie che non provocano inquinamento e danni alla salute. Se lo fanno altre nazioni, perché non dovremmo riuscire a farlo anche qui, in Italia, a Taranto? Vogliamo la messa a norma degli impianti, allineandoli ai migliori standard, a quelli più avanzati.

Noi oggi non firmiamo una cambiale in bianco, la vendita non sarà un modo di sbarazzarci del problema dell'inquinamento. Al contrario! Noi coinvolgeremo i cittadini di Taranto in una costante opera di vigilanza, istituendo un organo di controllo e un tavolo di partecipazione aperto a tutte le associazioni. E la stessa cosa faremo con il consiglio di fabbrica dell’ILVA, istituendo un comitato di vigilanza in cui gli operai avranno voce in capitolo. Un sistema di centraline monitorerà in tempo reale la fabbrica e la città. Gli operai saranno le sentinelle avanzate per il controllo dell'inquinamento e saranno l'alleato fondamentale dei cittadini per cambiare questa fabbrica e allinearla a quelle più avanzate, una fabbrica in cui si lavora per vivere e non per morire.Noi abbiamo un sogno, quello di creare una grande alleanza fra operai e cittadini per controllare la fabbrica. Noi non daremo deleghe in bianco e faremo firmare ad Arcelor Mittal l'impegno di un confronto continuo con lavoratori e cittadini. Nulla sarà più come prima. Ogni anno sarà firmato un patto con i cittadini, un patto che dovrà essere rispettato e che vedrà, punto per punto, elencate tutte le criticità. Un patto onesto per risolvere assieme i problemi nel più breve tempo possibile. E se Arcelor Mittal non si impegnerà a risolvere i problemi, applicheremo la legge. Noi saremo il garante della legalità. Quindi nessuna delega in bianco ma l'inizio di un processo legalità, di partecipazione e di controllo. Tutto questo dovrà portare Taranto alla normalità. I cittadini dovranno tornare ad avere il diritto di respirare. I parametri delle polveri sottili dovranno essere sotto i limiti di legge: questa non è una mia promessa, ma è quanto io ho richiesto ad Arcelor Mittal. E se loro non avessero firmato questo impegno, non sarei qui a parlarvi di un accordo storico, che vede rispettati i diritti di tutti.Quello che non ha fatto il PD, quello che non hanno fatto i precedenti governi, lo faremo noi, grazie al concorso di idee dei lavoratori e della società civile. Le fonti inquinanti saranno fermate e le migliori tecnologie disponibili saranno applicate nell’interesse della collettività. E un altro miracolo - consentitemi di chiamarlo così - siamo riusciti a farlo: non vi saranno esuberi fra i lavoratori. Nessuno sarà lasciato a casa. I lavoratori non collocabili nelle linee produttive saranno ricollocati nelle bonifiche. Taranto, grazie a questa riconversione, sarà bonificata.

E' una svolta storica. Vi consegno il lavoro che abbiamo realizzato come l'occasione della rinascita di una città bellissima che amo.Ho avuto a cuore costantemente i suoi cittadini. Mi ritornavano in mente i racconti dei bambini che si ammalano di inquinamento. E mi sono detto: mai più. Da oggi si cambia, e vi chiedo di far parte di questo cambiamento. Molto dipenderà dalla nostra voglia di cambiare e di contare. Vi chiedo di aiutarmi perché oggi abbiamo gli strumenti per cambiare. E soprattutto il governo è dalla vostra parte, è con voi, vi ascolterà e trasformerà le vostre speranze in un impegno di cambiamento effettivo.Ringrazio tutti per la collaborazione. Con il dialogo abbiamo raggiounto un risultato un tempo impensabile.

Quella che poteva sembrare un'utopia oggi diventa un percorso di radicale cambiamento per tutti noi, per tutti voi.

Taranto libera.

Note: Questo è il discorso che immagino farà Di Maio, e l’ho scritto come se fossi il suo ghost writer.

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