Perché le polveri dell'ILVA hanno invaso la città se i parchi minerali sono stati coperti?
Premessa: nella mappa satellitare qui riportata i parchi minerali appaiono ancora scoperti.
Su questa mappa ho fatto uno schema colorato per spiegare cosa è successo (a mio parere) durante le fortissime raffiche di vento da Nord-Ovest di oggi.
MAPPA SATELLITARE PER CAPIRE
Cosa è accaduto?
Sull'ILVA si è abbattuta una violenta tromba d'aria.
Molti pensavano che un evento del genere non dovesse fare paura: i grandi parchi minerali sono coperti.
E invece no.
E' stato preso in pieno il grande cumulo del parco OMO (area delimitata in giallo) che contiene una miscela in prevalenza di minerale di ferro che serve al processo di sinterizzazione dell'agglomerato.
Guardate la parte evidenziata in giallo: è molto vasta. E soprattutto il vento da nord-ovest l'ha potuta spazzare per tutta la sua lunghezza. Vengono depositate polvero rossicce, minerale di ferro.
L'area delimitata in verde è quella dei parchi minerali. Come vedete il minerale di ferro, quello rosso, è in un'area attualmente completamente coperta e chiusa da tutti i lati.
Quindi la polvere rossa non viene da lì.
Se oggi il parco minerali non fosse stato coperto, le conseguenze sarebbero state ancora più devastanti.
ERANO OTTO I PARCHI (OSSIA I DEPOSITI POLVERULENTI) DA COPRIRE, NE HANNO COPERTI DUE, I PIU' GRANDI
Mancano infatti sei coperture di sei parchi cosidetti SECONDARI (2 calcare, 2 agglomerato nord e sud e 2 omo-coke).
L'AIA (autorizzazione integrata ambientale) prevedeva 8 coperture e se ne sono fatte 2. 
Facendo solo le due coperture più grandi speravano che questo sarebbe bastato.
Pensavano che non ci sarebbero stati eventi estremi in grado di creare problemi con i 6 cumuli "secondari" più piccoli.
E invece no.
Ci sono stati problemi, eccome.
LE RICHIESTE DI MODIFICA ALL'AIA
Ciliegina sulla torta?
ArcelorMittal aveva chiesto una modifica dell’AIA di Taranto perché non venissero coperti i cumuli che oggi hanno sommerso Taranto di polvere.
Ne aveva chiesto solo la bagnatura e il confinamento con "barriere frangivento".
Da fare quando?
Fra tre anni.
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