Nel solo 2019 a Taranto ben 181 morti in più nei quartieri esposti all'inquinamento
Il 12 e 13 maggio si terrà una manifestazione nazionale a Roma per chiedere la chiusura dell'area a caldo dell'ILVA. I manifestanti fanno propri i dati dell'ultima indagine epidemiologica elaborata con i dati dell'anagrafe comunale e che evidenziano eccessi di mortalità nei quartieri esposti all'inquinamento industriale.
I dati più preoccupanti sono quelli che emergono effettuando un confronto fra la mortalità dei quartieri più vicini all'area industriale e i dati regionali.
Basta un solo dato relativo al 2019: 181 decessi in più rispetto all’atteso confrontando i quartieri di Taranto più esposti all’inquinamento con il dato regionale.
Dati più analitici, spiegati in modo chiaro e divulgativo per la stampa, sono contenuti nel comunicato che verrà lanciato è scaricabile da questo link
Lo studio completo si può scaricare da qui
Il manifestanti a Roma affluiranno nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e attenderanno pacificamente la sentenza del Consiglio di Stato che si esprimerà sullo spegnimento dell'area a caldo dell'ILVA, come stabilito dalla sentenza del TAR di Lecce in ragione della pericolosità delle emissioni incontrollate dell'area a caldo dell'ILVA, riscontrate in particolare nel 2019.
Articoli correlati
- Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos - Coincidenze singolari
Taranto condannata alle malattie dall’AIA del governo. Oggi un altro incidente
Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è stato in città proprio mentre si verificava l'incidente all'AFO 1 inaugurato il 15 ottobre 2024 dal ministro Urso.7 maggio 2025 - L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network