Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Lettera a Papa Francesco

Sosteniamo don Palmiro Prisutto, “sacerdote di frontiera”

Sono una docente di lettere di Augusta e come tale quotidianamente investita del delicato, difficile e bellissimo compito di educare i ragazzi che vivono accanto al polo petrolchimico più grande d’Europa. La notizia della rimozione del nostro sacerdote ha suscitato sconforto e smarrimento.
11 agosto 2021
Valeria Paci

"Io sto con Palmiro Prisutto, sacerdote contro l'inquinamento"

Sua Santità,

mi permetto di inviarLe la presente missiva perché vorrei sottoporre alla sua attenzione una delicata questione che riguarda l’arciprete della mia città don Palmiro Prisutto.

Io sono Valeria Paci, una docente di lettere di Augusta e come tale quotidianamente investita del delicato, difficile e bellissimo compito di educare i ragazzi del mio paese impegnandomi a trasmettere loro, oltre ai contenuti della disciplina, il senso di responsabilità nei confronti dell’Altro, della loro famiglia, della classe, della loro città, della nazione e del mondo intero.

Vivendo accanto al polo petrolchimico più grande d’Europa, la questione ambientale è uno degli argomenti che affrontiamo con grande coinvolgimento, anche solo per il fatto che, in base a come soffia il vento, l’odore di benzina che viene raffinata a qualche chilometro di distanza arriva fino a dentro le nostre aule.

Ho letto con attenzione l’enciclica “Laudato sii” e vi ho trovato tanti spunti che mi hanno illuminato in merito alla cura del creato come dovere morale oltre che civico cui viene chiamato ogni uomo; mi hanno incantato le parole sulla difesa della Bellezza e dell’Armonia di tutte le cose che inducono ognuno di noi a porsi drammaticamente domande sul significato del proprio senso di vita in rapporto al creato.

Questo mi ha incoraggiata a scriverle di Don Palmiro Prisutto che ha fatto della tutela ambientale una missione all’interno di un territorio non sempre cosciente e riconoscente. In questi giorni si è diffusa infatti la notizia che l’arcivescovo della Diocesi di Siracusa ha preso la decisione di rimuoverlo dall’incarico per motivi a noi ignoti. Lettera al Papa

Don Palmiro è considerato un “sacerdote di frontiera” perché ha sempre denunciato lo scempio ambientale compiuto nella nostra zona, nota per l’alta percentuale di malati oncologici che in lui hanno sempre visto una speranza. Oltre a innumerevoli campagne di sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente ogni 28 del mese infatti celebra una messa durante la quale vengono letti tutti i nomi di chi non ce l’ha fatta e di coloro che lottano ancora per guarire dal cancro. Per questo è stato insignito nel 2015 del prestigioso premio Nenni e ha anche ricevuto una lettera di stima proprio da Lei, Santità.

Tuttavia non tutti all’interno della comunità vedono bene il suo operato, molte sono le famiglie ad Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa che dalle industrie trovano sostentamento e per questo i più tacciono o si sono nel tempo indignati non ritenendo l’operato di Don Palmiro consono a un sacerdote. Questo è accaduto probabilmente perché da noi vige ancora il ricatto occupazionale per cui tutte le legittime richieste avanzate in difesa della salute sono viste come un oltraggio nei confronti degli industriali. In questi giorni la notizia della rimozione del nostro sacerdote ha suscitato sconforto e smarrimento anche perché siamo portati a pensare che ci sia un collegamento con le sue battaglie ambientali.

Se così fosse, lei comprenderà, sarebbe un fatto gravissimo e il messaggio è chiaro: se non ti pieghi ai compromessi, se parli e alzi la testa prima proviamo a imbavagliarti, poi a denigrarti e poi ti facciamo fuori. Questo modo di fare ci è così familiare che pochi osano protestare. Altri tacciono per disinteresse alla cosa pubblica o per troppo interesse legato a ingenti somme di denaro che le aziende del polo petrolchimico sborsano per lavarsi la coscienza e mostrarsi sensibili alle esigenze del territorio, peccato però che ci rubano il bene più prezioso: la salute.

In tale ottica la rimozione del nostro parroco pertanto risulta offensiva non solo nei confronti di una persona limpida e corretta come padre Palmiro ma anche nei confronti di una comunità intera perché la lede nei diritti: diritto alla vita, alla salute, alla libertà di opinione e di parola.

Per questo con profonda umiltà, Le chiedo di intervenire in questa delicata vicenda che mi tocca profondamente sia moralmente che civicamente, glielo chiedo da mamma, da cittadina e da insegnante.

Con immensa riconoscenza e affetto la ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà riservare al caso

 

Valeria Paci

 

Articoli correlati

  • Basi blu, un programma della Marina Militare da 1.760 milioni di euro
    Disarmo
    Consentirà di ospitare gruppi navali della Nato

    Basi blu, un programma della Marina Militare da 1.760 milioni di euro

    Risultano già finanziati 559,36 milioni. Il programma nasce dall'esigenza, di adeguare le capacità di supporto logistico delle principali Basi navali italiane (Taranto, La Spezia e Augusta), nonché di quelle delle Basi secondarie (Brindisi, Messina, Cagliari, Ancona, Venezia, Napoli e Livorno).
    9 febbraio 2024 - Documentazione Parlamento Italiano
  • Due sottomarini nucleari presenti all'esercitazione Dynamic Manta
    Disarmo

    Due sottomarini nucleari presenti all'esercitazione Dynamic Manta

    Rischio atomico e mancata informazione dei cittadini
    25 febbraio 2022 - Gianmarco Catalano
  • Indennizzi per vincoli militari, quali contributi per Augusta e gli altri comuni siciliani?
    Disarmo
    Occorre trasparenza sull'effettiva erogazione di questi fondi da destinare a fini sociali

    Indennizzi per vincoli militari, quali contributi per Augusta e gli altri comuni siciliani?

    Contributi annui ed entrate ordinarie per i comuni che subiscono la presenza di istallazioni e attività militari. Lo sancisce la legge dello Stato riconoscendo l'impatto della militarizzazione "sull’uso del territorio e sui programmi di sviluppo economico e sociale".
    21 settembre 2021 - Gianmarco Catalano
  • Beati gli Ignavi
    Editoriale
    Solidarietà di PeaceLink a don Palmiro Prisutto

    Beati gli Ignavi

    C'è un filo invisibile che collega la rimozione di don Palmiro e l'impunità promessa dalla controriforma della giustizia. Il filo invisibile è la glorificazione dell'ignavia e della rassegnazione, tanto vincono i più forti. Ma noi ai più forti promettiamo resistenza, resistenza e ancora resistenza.
    11 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)