Il video della lettura pubblica della lettera al Presidente della Repubblica in piazza a Taranto

Lettera al presidente Mattarella sullo scudo penale all'ILVA: rimandi la legge alle Camere

Lei, signor Presidente, può fare la sua parte chiedendo una nuova deliberazione alle Camere e non apponendo la Sua firma sulla nuova legge di immunità penale per i gestori dell’ILVA che lunedì la Camera dei Deputati molto probabilmente approverà in via definitiva.
25 febbraio 2023

Al Presidente della Repubblica 

Sergio Mattarella

Gentile Presidente,

è notizia recente che lei ha firmato con riserva l’ultimo decreto legge del Governo  invitando le Camere a porre rimedio ad atti in contrasto con le norme europee e con la Costituzione. Questo sulle concessioni balneari. Scudo penale ILVA. Alessandro Marescotti legge la lettera a Mattarella il 25 febbraio 2023

Il Governo, con un recentissimo decreto legge, garantisce l’immunità penale per chi gestisce l’ILVA. Tale norma stride con la Costituzione. Tanto più in quanto inibisce i poteri della Magistratura in merito al sequestro degli impianti definiti "di interesse strategico nazionale" anche quando possano causare la morte delle persone. Come se vi possa essere un interesse nazionale che venga prima della vita delle persone.

Che a Taranto sia avvenuto un sacrificio abominevole lo ha chiarito l’ONU in un recente rapporto, definendo Taranto “zona di sacrificio”. Lo ha chiarito la Corte Europea Diritti Umani, condannando lo Stato italiano per non aver protetto a Taranto i diritti inalienabili e per non aver agito in modo efficace. Lo ha chiarito l’Organizzazione Mondiale della Sanità acclarando con la Valutazione di Danno Sanitario che anche quando verranno adottate tutte le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ILVA rimarrebbe un rischio sanitario residuale inaccettabile, tale da provocare dalle 50 alle 80 morti premature evitabili nei successivi dieci anni all’attuazione integrale del piano ambientale. La scienza, in modo predittivo, attraverso la Valutazione del Danno Sanitario, è in grado di prevedere i danni sanitari. Tali danni sono una prosecuzione della scia di lutti evitabili che hanno caratterizzato il passato di Taranto e che caratterizzano ancora il presente. 

Lei, signor Presidente, può fare la sua parte chiedendo una nuova deliberazione alle Camere e non apponendo la Sua firma sulla nuova legge di immunità penale per i gestori dell’ILVA che lunedì la Camera dei Deputati molto probabilmente approverà in via definitiva. Lei ha la prerogativa costituzionale importante: quella, ai sensi dell’articolo 71 della Costituzione, di reinviare alle Camere la legge sollevando una questione di costituzionalità.

Un rinvio motivato da un punto di vista costituzionale avrebbe un alto valore non solo morale ma anche giuridico ai fini di una valutazione, innanzi alla Corte Costituzionale, dei profili di legittimità della legge. Perché, è fuor di dubbio, questa legge sarà prima o poi vagliata dalla Corte Costituzionale. 

C’è una importante novità, signor Presidente. 

Alla luce dei dati epidemiologici dello Studio Sentieri, recentemente aggiornati e pubblicati il 23 febbraio dall’Istituto Superiore della Sanità, risulta che non vi è stato alcun miglioramento della salute e che è continuato, anche dopo il 2013, l’eccesso di mortalità e di ospedalizzazioni a Taranto, colpendo in modo intollerabile anche i bambini. Recentemente si sono registrati a Taranto picchi di benzene mai visti e l’Arpa li ha attribuiti agli impianti ILVA. La magistratura ha aperto un’indagine sui lavori di messa a norma e sulla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale. La magistratura resta il nostro riferimento e la nostra speranza. Siamo scesi oggi in piazza a Taranto in difesa della sua autonomia. 

Oggi abbiamo manifestato a Taranto per far sentire la nostra voce. Perché a Taranto, signor Presidente, ogni mattina dalle due alle tre persone si preparano per fare gli esami medici e poi scoprono di avere un tumore. Non passa giorno, è un dato statistico.. Ogni giorno dalle due alle tre persone tornano a casa per annunciare ai propri cari che dovranno affrontare una terribile prova per la sopravvivenza.

Ci ascolti signor Presidente, ascolti la nostra voce, ascolti le voci flebili di chi è in chemioterapia, di chi si è appena ammalato, di chi ha paura di non farcela, di chi vuole un futuro migliore, libero dalla paura, libero dall’angoscia. Libero dai ricatti occupazionali. Vogliamo un futuro libero dall’assedio dei veleni. Vogliamo un futuro libero per i nostri bambini.

Attendiamo un suo atto istituzionale.

Seguono 323 firme

Note: Qui il discorso con il quale Alessandro Marescotti ha letto il 25 febbraio 2023, dal palco della manifestazione a Taranto, la lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sullo scudo penale all'ILVA.

Articoli correlati

  • "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
    Taranto Sociale
    Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink

    "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"

    “Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
    13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA
    Ecologia
    E' stata consegnata una lettera al Prefetto di Taranto

    ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA

    Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.
    12 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
    Taranto Sociale
    Lettera a PeaceLink dal quartiere Tamburi

    Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile

    Vi chiedo, come associazione storicamente impegnata nella difesa dell’ambiente e della salute, di:Intensificare la pressione pubblica e legale sulle autorità italiane affinché siano sospese tutte le attività industriali incompatibili con la tutela ambientale e sanitaria.
    28 luglio 2025 - Giovanni Russo
  • Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA
    Ecologia
    Impietosi i dati che emergono dall’analisi delle emissioni inquinanti convogliate dai camini ILVA

    Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA

    Gli stessi dati ufficiali dell’Accordo di Programma smentiscono la narrazione secondo cui saremmo a non passo dalla svolta green dell’ILVA. Per sei anni avremmo un aumento dell’inquinamento, con rischi sanitari non calcolati per bambini e soggetti fragili.
    28 luglio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)