Procedura AIA (autorizzazione integrata ambientale) per lo stabilimento ILVA di Taranto

Il Parere Sanitario del Sindaco di Taranto

E’ stato reso pubblico dal Ministero dell’Ambiente il parere con cui il Sindaco di Taranto ha espresso dissenso motivato nei confronti delle prescrizioni dell’AIA contenute nel PIC (parere istruttorio conclusivo) per lo stabilimento siderurgico. Si possono qui leggere le ragioni sanitarie.
1 settembre 2025

Simbolo Comune di Taranto

Oggetto: ID 90/14415 - Riesame con valenza di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. DVA-DEC-2011-450 del 04/08/2011, n. DVA-DEC-2012-547 del 26/10/2012, DPCM 14/03/2014 e DPCM 29/09/2017 – Procedimento ID 90/14415 - Stabilimento siderurgico di Taranto d'interesse strategico nazionale, gestore Acciaierie d’Italia S.p.A. in Amministrazione Straordinaria. – Contributo Comune di Taranto 

Si fa riferimento alla procedura in oggetto relativa all’istanza formulata dal gestore dello stabilimento siderurgico di Taranto per il Riesame con valenza di Rinnovo dell’AIA rilasciata con provvedimento n. DVA-DEC-2011-450 del 04/08/2011, modificato con decreto di riesame DVA-DEC- 2012-547 del 26/10/2012, con DPCM 14/03/2014, con DPCM 29/09/2017 e conseguenti atti integrativi, nonché alla nota di convocazione della Conferenza di Servizi prot. n. 124009 del 30.06.2025 della DG Valutazioni ambientali del MASE. 

In merito alla procedura in corso, preliminarmente si rappresenta che, in quanto Autorità Sanitaria locale, in questa Conferenza di Servizi sarà acquisito il parere del Sindaco di Taranto al fine di adempiere a un dovere procedurale ineludibile: il rilascio del Parere Sanitario previsto dall'art. 29-quater, comma 6, del D.Lgs. 152/2006. Tale parere si fonda su un corpo di evidenze vasto, stratificato e convergente, che include le relazioni tecniche degli enti di controllo locali (ARPA, AReSS, ASL), gli studi di impatto sanitario internazionali (Rapporto OMS 2023), la giurisprudenza amministrativa consolidata e, quale elemento di sintesi, il parere formale reso dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) con nota prot. 12185 del 18 marzo 2025.

L'insieme di questa documentazione delinea un quadro di rischio sanitario grave, attuale e persistente, che impone a questa Amministrazione di tradurre tali evidenze in prescrizioni vincolanti, per assicurare che il provvedimento finale di AIA realizzi un effettivo e non meramente formale bilanciamento degli interessi in gioco. 

L'esame integrato delle fonti disponibili consolida un quadro di rischio inaccettabile e dimostra l'inadeguatezza delle proposte del Gestore, dato atto che quest’ultimo con la procedura in corso formulava unicamente istanza per un mero rinnovo autorizzativo, senza produrre alcuna documentazione relativa ad una migliore tecnologia produttiva, in grado di attenuare il livello di pressione industriale esercitata dallo stabilimento sui comuni limitrofi e sulle componenti ambientali. A tal proposito, si rileva:

  • Un Quadro Consolidato di Danno Sanitario: Le relazioni prodotte da ARPA, AReSS e ASL Taranto (Rapporti VDS) e il Rapporto OMS 2023 disegnano un quadro coerente e allarmante. Essi certificano la persistenza di “criticità sanitarie significative” e una “vulnerabilità sanitaria persistente” nella popolazione, con eccessi di mortalità e ospedalizzazione per patologie oncologiche e non.
  • La Conferma dell'Istituto Superiore di Sanità: Il parere dell'ISS del 18/03/2025 agisce come elemento dirimente. Esso conferma che le integrazioni fornite dal Gestore sono “parziali e insufficienti” e che le incongruenze non sono totalmente superate. L'ISS, di fatto, al fine di formulare il proprio contributo, ha dovuto tener conto delle Valutazioni del Danno Sanitario condotte dagli Enti Locali ARPA-AReSS-ASL, fornendo una roadmap tecnica di azioni necessarie per rendere accettabile il procedimento, le cui conclusioni non possono essere ignorate.

Pertanto, pur considerando il PIC rilasciato dal Gruppo Istruttore, il quale ha recepito integralmente le prescrizioni dell’ISS, si rileva la permanenza di criticità sanitarie per le quali ancora non sono stati forniti, allo stesso Istituto, sufficienti elementi a garanzia della tutela della salute pubblica. Di fatto, con la Prescrizione n. 2 del PIC, il G.I. posticipa la valutazione complessiva degli aspetti sanitari a 3 mesi dal rilascio dell’autorizzazione, mentre sarebbe più ragionevole subordinare il rilascio dell’AIA alla conclusione di tali valutazioni. 

Quand’anche tali assicurazioni venissero fornite, sarebbero comunque riferite alla prosecuzione di un processo produttivo a ciclo integrale, non finalizzato ad un processo di decarbonizzazione, in un territorio già gravato da precarie condizioni sociali, sanitarie e ambientali. 

Ad avvalorare tali considerazioni, si rileva come l’AIA in discussione, non risulti coerente nè con le previsioni temporali nè con gli obiettivi del redigendo Accordo Interistituzionale ai sensi del Testo Unico Ambientale e che, necessariamente, devono coordinarsi verso un’unica destinazione. 

Consolida quanto rilevato da questo C.E., l’assenza, nell’istanza del Gestore, di documentazione riferita al processo di decarbonizzazione dell’impianto, questo ad evidenza di una manifesta impreparazione ai processi di transizione ecologica ed incoerenza rispetto alle finalità del percorso AIA/Accordo di programma. 

Per quanto sopra riportato il Comune di Taranto ESPRIME il proprio motivato dissenso al rilascio dell'AIA, comunicando che, solo a garanzia della tutela della salute, in caso di una chiusura favorevole dei lavori della Conferenza di Servizi odierna, il provvedimento dovrà comprendere le seguenti prescrizioni.

1) Decarbonizzazione 

Oltre a quanto già previsto dalla prescrizione 3 del PIC, si ritiene necessario che il piano operativo contenga anche un piano di dismissione degli impianti del ciclo integrale con annesso cronoprogramma di attuazione al fine di individuare le misure adeguate per limitare qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione del loro utilizzo. 

Inoltre, i tempi di presentazione della documentazione tecnica dovranno essere ridotti a 6 mesi dal rilascio dell’AIA; 

2) Monitoraggio 

  • a) Protocollo operativo, condiviso con l’Autorità di Controllo ed ARPA Puglia, finalizzato a porre misure correttive nel momento in cui le centraline in prossimità dello stabilimento siderurgico (stazione Tamburi via Orsini e Tamburi via Machiavelli) raggiungano i limiti dettati dal D.Lgs n. 155/2010 e ss.mm.ii.;
  • b) Integrare la prescrizione n. 75 del PIC nel seguente modo: Valutare l’esposizione e il rischio per la salute umana attraverso la conduzione di studi di biomonitoraggio umano sui contaminanti di interesse prioritario, attraverso appropriati indicatori di esposizione per la popolazione generale e per specifici sottogruppi a rischio (bambini, lavoratori, ecc.).

L’individuazione dei contaminanti prioritari sarà eseguita dagli Enti tecnico-scientifici competenti in rapporto alle informazioni disponibili sullo stato di contaminazione delle matrici ambientali e sulla valutazione delle vie di esposizione maggiormente rappresentative per i residenti;

  • c) MONITORAGGIO AMBIENTALE POTENZIATO:
    • a) Rete Deposimetrica e Caratterizzazione Polveri.
      • Monitoraggio mensile anziché trimestrale
      • Caratterizzazione chimica completa delle polveri sedimentabili 
    • b) Implementazione Stazione Aggiuntiva Quartiere Tamburi.
      • Installazione entro 60 giorni dall'emanazione dell'AIA
      • Monitoraggio continuo di NOx, SO₂, PM10, PM2.5, Benzene 
    • c) Sistema Early Warning. 

Attivazione automatica di protocolli di emergenza per superamenti soglie stabilite da ISS e ASL Taranto. 

3) Sorveglianza epidemiologica attiva e Ulteriori prescrizioni sanitarie 

  • a) La Valutazione di Impatto Sanitario deve essere integrata con l’impatto sui lavoratori, nonché con lo studio relativo all’impatto degli inquinanti neurotossici (piombo, vanadio, ecc.) sul neurosviluppo dei bambini;
  • b) È istituito, a carico del Gestore, un fondo per il finanziamento di un Programma pluriennale di Sorveglianza Epidemiologica Attiva sulla popolazione, realizzato dalla ASL con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e l’AReSS, con le finalità di consolidare e ampliare le attività di epidemiologia descrittiva e analitica, monitorare l'incidenza delle patologie correlate e valutare l'efficacia delle misure di risanamento in termini di impatto integrato ambiente-salute; 

4) Clausola di Revisione e Sanzioni 

  • a) Qualora i dati del monitoraggio ambientale e sanitario mostrino un mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio, la presente AIA sarà soggetta a revisione anticipata. Nelle more dell’approvazione della revisione anticipata dell’AIA dovranno essere poste in atto misure transitorie tali da garantire la tutela della salute pubblica.
  • b) Il mancato rispetto anche di una sola delle prescrizioni e dei relativi cronoprogrammi comporterà l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente, fino alla sospensione dell'autorizzazione e alla fermata degli impianti interessati, previa diffida ad adempiere.

5) Ristoro Ambientale 

Si prescrive al gestore di garantire il ristoro al Comune degli oneri derivanti dalla pulizia delle strade prospicenti lo stabilimento e di tutte le aree pubbliche del quartiere Tamburi. 

Cordiali Saluti 

IL SINDACO Dott. Pietro BITETTI

Note: Comunicato stampa di PeaceLink

Il Ministero dell’Ambiente (MASE) ha pubblicato sul sito della procedura AIA per lo stabilimento ILVA di Taranto, il Parere Sanitario con cui il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ha detto no alla nuova autorizzazione integrata ambientale. Ce ne siamo accorti ieri, fino a qualche giorno fa non compariva sul sito del MASE. Tale Parere Sanitario del Sindaco, previsto dall’articolo 29-quater, comma 6 del dlgs 152/2006, è importante in quanto non è stato tenuto in conto dal decreto AIA del Ministero dell’Ambiente (MASE), come previsto dalla legge.
Il MASE, per giustificarsi, aveva scritto “che i pareri non favorevoli espressi, nel corso della seduta della Conferenza di Servizi del 17 luglio 2025, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Taranto, dal Comune di Taranto e dal Comune di Statte sono riferiti principalmente a questioni che non costituiscono oggetto della Conferenza, in quanto attinenti all’assenza di un programma che assicuri la progressiva e completa decarbonizzazione del sito produttivo”. Ma adesso questa tesi del MASE non regge più in quanto - come si può leggere - nel Parere Sanitario del Sindaco risultato ampi stralci dedicati alla salute, ed è tutto finalmente è pubblico. Del Parere Sanitario del Sindaco di Taranto, inviato il 17 luglio 2025, non vi è traccia nel decreto ministeriale AIA per lo stabilimento ILVA.
PeaceLink oggi pubblicherà in home page l’intero Parere Sanitario del Sindaco di Taranto che parla di “rischio sanitario grave, attuale e persistente, che impone a questa Amministrazione di tradurre tali evidenze in prescrizioni vincolanti”.
Avere ignorato nell’AIA ministeriale questi riferimenti è sconcertante.

Il Sindaco, a proposito della VIS (Valutazione Impatto Sanitario) presentata dal gestore per l’ILVA afferma:

“Il parere dell’ISS del 18/3/2025 agisce come elemento dirimente. Esso conferma che le le integrazioni fornite dal gestore sono “parziali e insufficienti” e che le incongruenze non sono totalmente superate”. E aggiunge, relativamente al PIC (parere istruttorio conclusivo, collegato all’autorizzazione AIA): “Si rileva la permanenza di criticità sanitarie per le quali non sono state ancora forniti, allo stesso istituto, sufficienti elementi a garanzia della salute pubblica. Di fatto, con la Prescrizione n. 2 del PIC, il G.I. (Gruppo Istruttore ndr) posticipa la valutazione complessiva degli aspetti sanitari a 3 mesi dal rilascio dell’autorizzazione, mentre sarebbe più ragionevole subordinare il rilascio dell’AIA alla conclusione di tali valutazioni (…) Per quanto sopra riportato il Comune di Taranto esprime il proprio motivato dissenso al rilascio dell’AIA, comunicando che, solo a garanzia della tutela della salute, in caso di chiusura favorevole dei lavori della Conferenza dei Servizi odierna, il provvedimento dovrà comprendere le seguenti prescrizioni”.

Dopo di che segue un elenco di prescrizioni del Sindaco di Taranto di cui il MASE, come già detto, non ha però tenuto conto, pur essendo chiara la normativa (dlgs 152/2006, art 29 quater, comma 6) che prevede esplicitamente che “nell’ambito della conferenza dei servizi vengono acquisite le prescrizioni del sindaco”.

Il Sindaco aveva scritto prescrizioni su
- biomonitoraggio umano, in particolare per bambini e lavoratori;
- nuova centralina di rilevazione degli inquinanti nel quartiere Tamburi di Taranto, entro 60 giorni dall’emanazione dell’AIA;
- Valutazione di Impatto Sanitario sui lavoratori
- studio sull’impatto degli inquinanti neurotossici (piombo, vanadio, ecc.) sul neurosviluppo dei bambini;
- un programma pluriennale di Sorveglianza Epidemiologica Attiva sulla popolazione realizzato da ASL, ISS e Aress con costi a carico del gestore;
- revisione anticipata dell’AIA in caso di mancata riduzione del rischio
- sanzioni in caso di mancato rispetto delle prescrizioni del Sindaco
- oneri di pulizia del quartiere Tamburi e carico del gestore.

Di tutto ciò nulla è stato inserito dal MASE nel decreto AIA e pertanto PeaceLink chiede al Sindaco di Taranto di impugnare l’AIA davanti al TAR.

https://lists.peacelink.it/news/2025/09/msg00000.html

Articoli correlati

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.18 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)