Storie di ordinaria follia nella Repubblica Democratica del Congo

Cento chilometri a piedi per non morire: è lei il nostro Personaggio dell'Anno. Per un 2006 di impegno per tutti

La chiameremo la Donna Senza Nome. Ha fatto cento chilometri per un taglio cesareo, disperatamente aggrappata alla vita sua e del suo bambino. Un patto per la salvezza. Che arriverà per lei. Per il piccolo sarà invece troppo tardi.
31 dicembre 2005

100 chilometri a piedi per un parto cesareo

Ecco il nostro Personaggio dell'Anno.

Quello con cui vogliamo aprire il 2006.

Per ricordare a noi e a tutti che esiste anche lei: la Donna Senza Nome.

Ha fatto cento chilometri nella foresta del Congo.

Giunge a piedi nell'ospedale di Kimbau.

Non ce la fa più. La sorreggono. E' stremata.

Porta in grembo un bambino.
Cesareo difficile


E' disperata perché non riesce a partorire.

Ha fatto cento chilometri per un taglio cesareo, per non morire e per far nascere finalmente il suo bimbo.

E finalmente è arrivata all'ospedale di Kimbau.

Ad aspettarla c'è la dottoressa Chiara Castellani, l'unico medico in una zona grande quanto la metà della Basilicata: uno solo per centomila abitanti.

La Donna Senza Nome deve sottoporsi ad un intervento d'urgenza.

Insieme a Chiara Castellani c'è casualmente il fotografo Angelo Orlando.
Parto cesareo


La Donna Senza Nome ora esiste nelle immagini.

Non è solo parola.

Non è predica buonista da un pulpito magari poco convinto o poco convincente.

E' immagine. E' realtà.

Angelo scatta le sue foto.

Ci catapulta la vita e il dramma su questo schermo.
Tentativo di rianimazione neonatale


Ma le sue foto i giornali non le vogliono: "Agli italiani non interessa".

Noi invece vogliamo proporvele.

Ecco il personaggio dell'anno che vi proponiamo per il 2006.

E' la Donna Senza Nome, simbolo di milioni di donne.

Simbolo della Vita, della Lotta e della Speranza.

Una ragazza italiana ci ha scritto sul sito: "Non sopporto di vedere tanti bambini morire oppure perdere i genitori... Voglio gridare a tutti che non sopporto questa società e questo mondo anche se proprio questa società e questo mondo ci possono fornire le chiavi per salvare l'Africa... Spero che il mio grido giunga al cuore di tutti".

Ecco di cosa abbiamo bisogno. Anche di questa Ragazza Senza Nome che ci ha scritto sul web e che forse non riusciremo mai a rintracciare.

Abbiamo bisogno di lei, abbiamo bisogno di voi.

Per un 2006 di impegno per tutti.

Note: Le foto ci sono state gentilmente concesse da Angelo Orlando. E' vietato ogni utilizzo per scopi di lucro senza il suo consenso.

Per leggere una testimonianza di Angelo Orlando e per contattarlo:
http://lists.peacelink.it/kimbau/2005/12/msg00006.html

Per informazioni sulla dottoressa Chiara Castellani e sull'Ospedale di Kimbau clicca su http://www.kimbau.org

PeaceLink sostiene il progetto Kimbau.

E' un impegno per l'Africa che abbiamo iniziato pubblicando le storie di padre Kizito (in Sudan e in Kenya). Storie come quella di Paolino, un bambino che fece a suo tempo 90 chilometri a piedi in Sudan per incontrare padre Kizito e andare a Nairobi a studiare l'inglese.
Si veda
http://lists.peacelink.it/scuola/msg00137.html
http://italy.peacelink.org/editoriale/articles/art_956.html

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