Nessun comitato di affari ci finanzia, non abbiamo sponsor, non mettiamo pubblicità sul sito... ci rimani solo tu: aiutaci con una donazione. Bastano pochi click per sostenere PeaceLink. Regalaci un nuovo anno di autonomia, regalati uno spazio di libertà.
Il 2016 è stato un anno particolare: PeaceLink ha compiuto 25 anni. Siamo partiti infatti nel settembre del 1991. Nel 2017 vogliamo fare educazione alla cittadinanza attiva puntando a produrre specifici materiali formativi che possano favorire l'intervento consapevole in ogni settore della società e su ogni tematica, dalla pace, all'ecologia, alla solidarietà, alla difesa dei diritti dei cittadini. Vogliamo scrivere i capitoli di un "e-book" per promuovere e formare le competenze del cittadino attivo
Ricordate? Era il 2009 e chiedevamo un sostegno per il 2010. Avevamo delle scomesse per il futuro. Oggi possiamo dire di averle vinte e vi chiediamo di sostenerci ancora. Cambiare è possibile e quando non è possibile cambiare è doveroso resistere.
L'Agenda Onu 2030 riporta fra gli obiettivi il diritto alla salute e la lotta alle diseguaglienze, alla povertà, alla fame. Tutte cose per le quali Chiara Castellani ha dedicato la sua vita prima in America Latina e poi in Africa
L'Agenda Onu 2030 riporta fra gli obiettivi il diritto alla salute e la lotta alle diseguaglienze, alla povertà, alla fame. Tutte cose per le quali Chiara Castellani ha dedicato la sua vita prima in America Latina e poi in Africa
Le guerre della vergogna di cui i media non parlano - anni di colonialismo e tratta degli schiavi: se si vuole costruire un cammino di democrazia in Africa si deve partire dalle donne.
Occorre acqua e luce in un ospedale africano (www.kimbau.org). In più dobbiamo assicurare al server Internet di PeaceLink un altro anno di funzionamento. Senza pubblicità e senza sponsor.
Milioni di donne e bambini possono essere salvati dalla mortalità materna e infantile, se i leader mondiali che si incontreranno a New York rispetteranno le promesse fatte e aumenteranno i loro aiuti per la salute materna. Chiediamo loro di agire ora!
10 settembre 2010 - Avaaz.org
Destinazione Kimbau, per aiutare l'ospedale diretto dalla dottoressa Chiara Castellani
La rivista Wired ha candidato Internet al premio Nobel 2010. Il direttore dell’edizione italiana intervista i protagonisti della conferenza “Dove va il web” e il prof. Negroponte, testimonial della campagna e creatore del progetto “One Laptop Per Child” (2 milioni di portatili già consegnati in Sudamerica, Sud-Est Asiatico e Africa).
Offre spunti giornalieri di riflessione tratti dagli scritti o dai discorsi di persone che alla nonviolenza hanno dedicato una vita intera. Per ordinarla: cell. 3495843946, tel. 0864.460006
Questa lettera l'ho scritta pensando a una storia vera: un giovane che dopo essersi scoperto malato cronico è diventato, grazie alla sua malattia, supervisore distrettuale del programma di assistenza ai malati di lebbra e tubercolosi. Ma questa lettera la scrivo a tutti i malati cronici e non solo di lebbra che oggi hanno ancora la capacità di discernere nella malattia il disegno meraviglioso che Dio ha su di loro.
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
Sociale.network