La guerra del governo americano contro la libera informazione deve finire

I giornalisti che fanno luce sui crimini segreti dei potenti non vanno perseguitati ma protetti

Stiamo barcollando sull’orlo del precipizio, rischiamo di essere trascinati in un mondo pericoloso e opprimente, in cui i giornalisti tacciono sotto il timore di procedimenti giudiziari, e i cittadini devono sussurrare nel buio.
6 novembre 2021
Julian Assange

Libertà per Assange

Oggi si trova in pericolo la libertà di espressione e la salute della nostra società.

Dobbiamo approfittare di questo momento per fare la scelta che viene prima del governo degli Stati Uniti d’America.

Che ritorni a riaffermare i valori, i valori rivoluzionari sui quali poggiava. O barcollerà sull’orlo del precipizio, trascinando tutti noi in un mondo pericoloso e opprimente, in cui i giornalisti tacciono sotto il timore di procedimenti giudiziari, e i cittadini devono sussurrare nel buio.

Gli Stati Uniti devono impegnarsi di fronte al mondo che non perseguiranno i giornalisti che fanno luce sui crimini segreti dei potenti. Non si deve nemmeno più parlare stupidamente di perseguire qualsiasi organizzazione mediatica, sia che si tratti WikiLeaks o del New York Times.

La guerra dell’amministrazione degli Stati Uniti contro i whistleblower (1) deve finire.

C’è unità nella oppressione.

Ci deve essere assoluta unità e determinazione nella risposta.

Grazie.

Note: (1) gli informatori segreti
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Questo testo è estrapolato da un discorso di Julian Assange del 22 agosto 2012, ancora attuale, la cui versione integrale è qui https://www.globalproject.info/it/in_movimento/il-testo-tradotto-del-discorso-di-julian-assange-dallambasciata-dellecuador/12126

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