January 1st of each year is the time for formulating resolutions to keep or break (usually the latter) during the 365 days ahead. So Martina, an ex-pacifist who now is no longer “ex”, has decided to make only one resolution for 2023. “That way,” she says, “I’m sure to keep it.”
8 gennaio 2023 - Patrick Boylan
Come combattere la disinformazione di guerra? Julian Assange ce lo insegna.
Il 1° gennaio di ogni anno è il momento consueto per formulare i buoni propositi per i 365 giorni a venire. Se ne formulano tanti e di solito se ne mantengono pochi. Una ex-pacifista, ora decisa a non essere più ex, ha invece scelto per quest'anno un solo proposito. Così è più sicura di mantenerlo.
Lottare per la liberazione di Julian Assange, co-fondatore del sito WikiLeaks ora imprigionato, significa lottare per difendere TUTTI i nostri diritti umani, così spesso negati o violati, a partire dal nostro #DirittoDiSapere i misfatti dei nostri governanti – anche quelli segretati ingiustamente.
Il 5 novembre alla Manifestazione Nazionale della pace gli attivisti hanno marciato e si sono mobilitati anche per chiedere la liberazione di Julian Assange, attualmente in un carcere londinese di massima sicurezza in attesa di estradizione negli USA
I padovani avranno l’occasione di sentire una delle più grandi giornaliste investigative oggi in Italia, Stefania Maurizi, in un incontro organizzato dal Comune di Ponte San Nicolò e da due gruppi di attivisti questo giovedì alle ore 20.45, presso la Sala Civica “Unione Europea". Ingresso libero.
11 ottobre 2022 - Patrick Boylan
L’immaginazione al potere in difesa del fondatore di Wikileaks
A young Italian woman is the latest “street installation” activist to protest the media's silence regarding the inhumane treatment of Julian Assange by the UK and the U.S. Her installation in a square in Como lambastes the two self-styled democracies for acting exactly like authoritarian regimes.
15 agosto 2022 - Patrick Boylan
Attivismo per salvare Assange e la libertà di stampa
Una ragazza di Como rifiuta di essere complice del silenzio dei media sul trattamento disumano inflitto a Julian Assange da parte dell’UK e degli USA; mette in scena, in una piazza centrale della città, la sua protesta contro l’autoritarismo delle due se dicenti democrazie.
14 agosto 2022 - Patrick Boylan
Presidio 16 maggio 2022 dalle ore 18 alle 20 in piazza Prampolini a Reggio Emilia
Alla vigilia della firma della Ministra dell’interno del governo inglese, Priti Patel, noi torniamo in piazza. Se l’ordine di estradizione verrà siglato, con quest’ultima firma diventerà esecutivo. Per Julian Assange sarà la fine. Verrà portato e rinchiuso a vita in un carcere statunitense
16 maggio 2022 - Free Assange Reggio Emilia
Dopo la censura dei media dello show di Santoro, ora ci riprova YouTube
YouTube toglie dalla circolazione il video dello show condotto lunedì sera da Michele Santoro a favore della pace. “Allora facciamola circolare privatamente!” dicono gli attivisti per la pace che erano presenti all’evento.
3 maggio 2022 - Patrick Boylan
It’s not just the freedom of one man at stake, but our very freedom of speech.
From the stage Stella Morris, Julian Assange's wife, and the investigative journalist Stefania Maurizi will urge the journalists present to defend the founder of Wikileaks. While outside the hall, a group of FREE ASSANGE Italia activists will tell journalists that their freedom is also at stake.
9 aprile 2022 - Patrick Boylan
E’ in ballo non solo la libertà di un uomo bensì la libertà di espressione
Dal palco Stella Moris, moglie di Julian Assange, e la giornalista investigativa Stefania Maurizi esorteranno i giornalisti presenti a difendere il fondatore di WikiLeaks. Mentre per strada, un gruppo di attivisti di FREE ASSANGE Italia, diranno ai giornalisti che anche la loro libertà è a rischio.
Il coraggio di Manning e Assange meritano l’impegno di tutti contro la loro persecuzione, così come contro tutte le menzogne e le guerre. In questa pagina web potete vedere “Collateral murder”, il video dell’uccisione di 18 civili da parte di militari americani in una strada di Bagdad
L’Occidente giustamente condanna il bavaglio ai media russi. Sarebbe tuttavia più persuasivo se il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, fosse libero
Stiamo barcollando sull’orlo del precipizio, rischiamo di essere trascinati in un mondo pericoloso e opprimente, in cui i giornalisti tacciono sotto il timore di procedimenti giudiziari, e i cittadini devono sussurrare nel buio.
6 novembre 2021 - Julian Assange
Il 27 luglio 2021, è stato condannato lo specialista di droni Daniel Hale a 45 mesi di prigione
Hale ha detto a un giudice federale di sentirsi obbligato a far trapelare informazioni a un giornalista per il senso di colpa per la propria partecipazione a un programma che stava uccidendo indiscriminatamente civili in Afghanistan lontano dal campo di battaglia. Civili ! contro ogni convenzione.
29 ottobre 2021 - Laura Tussi
Difendiamo chi ci difende, ovvero i “whistleblower” (le “gole profonde”)
Quanti dipendenti di aziende alimentari, sapendo di frodi commesse dalla loro azienda, rinunciano a denunciarle per paura di rappresaglie? Idem per gli altri tipi di azienda. E noi ne paghiamo le conseguenze! Oggi chi denuncia reati è insufficientemente tutelato. Ne sa qualcosa Julian Assange.
21 ottobre 2021 - Patrick Boylan
Julian Assange dimenticato da gran parte del mondo pacifista italiano
L’Associazione PeaceLink – Telematica per la pace, vuole rilanciare le molteplici petizioni attive nel mondo a sostegno di Julian Assange, incriminato per aver rivelato i più efferati crimini di guerra compiuti e perpetrati dagli Stati Uniti nelle ultime guerre, a partire da Iraq e Afghanistan
20 ottobre 2021 - Laura Tussi
Si avvicina il processo d’appello davanti all’Alta Corte Britannica
Il fondatore di Wikileaks ha rivelato i crimini di guerra americani ma rischia 175 anni di carcere per rivelazione di segreti militari. Il 26 ottobre conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
Invece di essere sempre sulla difensiva, cercando di smontare le accuse false fatte contro Julian Assange dai governi USA/UK, due gruppi di attivisti, suoi estimatori – uno a Londra e l’altro a Roma – hanno deciso di passare all'attacco.
16 ottobre 2021 - Patrick Boylan
Precisazione riguardante l’ipotesi di sanzioni UE contro gli USA e l’UK
Il movimento Our Voice (www.ourvoice.it) approva la richiesta di sanzioni contro gli USA e l’UK per i loro continui abusi contro il giornalista Julian Assange: “E’ una provocazione”, dice, “utile per evidenziare i doppi standard dell’UE”. Ma aggiunge che le sanzioni richieste devono essere mirate.
9 ottobre 2021 - Patrick Boylan
Basta con la criminalizzazione dell’editore di Wikileaks!
Attivisti statunitensi e italiani residenti a Roma hanno chiesto all’UE di sanzionare gli USA e il Regno Unito per i loro atti persecutori contro Julian Assange: detenzione arbitraria, tortura psicologica, censura – misfatti regolarmente sanzionati dall'UE quando a commetterli sono regimi autoritari
Viviamo in una zona di confort irreale, come se esistessimo solo noi. Non conosciamo gli eroi del nostro tempo, sono perseguitati e non li sosteniamo. Da questa letargica indifferenza ci risvegliamo quando la TV ci fa sentire in colpa e magari organizza un nuovo criminale "intervento umanitario".
15 settembre 2021 - Alessandro Marescotti
Questo video mostra l’uccisione spietata di un civile disarmato afghano
Il noto programma TV australiano “Four Corners”, simile a “Report” e “Presa Diretta” in Italia, ha ritrasmesso il video di un soldato australiano mentre uccide un civile afghano a sangue freddo. Si riaccende la polemica intorno alle “forze speciali” e a come vengono addestrate.
13 settembre 2021 - Patrick Boylan
"Afghanistan venti anni dopo", dibattito a cura della Rete Italiana Pace e Disarmo
Guerra, verità e impatto sulle popolazioni: il ruolo del giornalismo e della società civile. Video del dibattito fra Stefania Maurizi, Riccardo Iacona, Mao Valpiana e Francesco Vignarca. Si parla della prigionia di Assange che ha svelato la vera guerra in Afghanistan e i narcotrafficanti al governo.
Oggi a New York, nella centralissima Times Square e poi presso il People’s Forum lì vicino, si è svolta una grande manifestazione per la pace con uno slogan che la dice tutta:
ESPANSIONE DELLA NATO – NO! PACE IN UCRAINA – SÌ!
Comincia a serpeggiare il sospetto che Anthony Albanese non si stia affatto interessando presso le autorità statunitensi, come invece egli ha preteso più volte, per il ritiro delle accuse contro il co-fondatore di WikiLeaks.
Un esperto degli algoritmi da Londra manda i grafici dei picchi del benzene. Tra una pausa e l'altra del suo lavoro, sforna le cattive notizie che turbano la quotidianità degli ecotarantini che sanno leggere ascisse, ordinate e diagrammi cartesiani. Cronaca assurda in una città inquinata.
Sociale.network