FSE ATENE: scontri davanti al Cpt, 25 fermati

Venerdì 5 maggio 2006 la Polizia contro i manifestanti. Dopo un’ora e mezzo il rilascio
5 maggio 2006
Gioia Salvatori

Volevano vedere cosa succede dentro quel centro di raccolta di Atene, più volte denunciato da associazioni per soprusi contro gli immigrati. Così una delegazione di circa cinquanta attivisti appartenenti a diverse associazioni e gruppi politici, durante il secondo giorno del quarto social forum europeo di Atene, si è diretta davanti al commissariato di polizia di agios panteleimonas nel centro di Atene. Entrano quattro o cinque delegati, altri rimangono fuori per una cinquantina di minuti poi provano a entrare. La reazione della polizia è immediata e una trentina di manifestanti viene spinta dentro un furgone della polizia. Nei tafferugli Vittorio, un attivista italiano di Ya Basta, associazione che non ha partecipato al quarto forum sociale europeo, riporta contusioni a un braccio. Un attivista greco dell’autonomus playground ne esce con un’escoriazione al mento. Il primo, più tardi in conferenza stampa, dedicherà la manifestazione a tutti gli immigrati che subiscono violenze nei centri di raccolta e detenzione preventiva d’Europa.

Tra i fermati anche un europarlamentare greco e il suo collega italiano, Giusto Catania, che dall’interno del furgone ha subito chiamato l’ambasciata per denunciare l’accaduto. Dopo un’ora e mezzo i 25 sono stati rilasciati e Catania (Prc), ha chiesto al governo greco di rendere accessibili i Cpt.

Saputo dell’azione delle forze dell’ordine, dagli impianti olimpionici di Atene, dove era in corso da due giorni il quarto social forum europeo, sono partiti tre pullman pieni di attivisti. Sotto il commissariato poco prima di pranzo c’erano trecento persone e i fermati sono usciti dal furgone tra gli applausi del popolo pacifista e anti-razzista.

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