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13 aprile 2003

Il Tremore

se non ricordiamo la storia non comprendiamo la vita
Autore: Rita Rubin

IL TREMORE


Forse nel tremore che avverto a volte
nell' anima, l'improvvisa paura verso
l'uomo, v'è l' orrore di mia madre,
quando vide quel generale con le
budella fra le mani chiedere una sigaretta,
ridendo, a spregio della vita che se ne andava,
a spregio delle vite che aveva spento,
o c'è il terrore e le grida di quando
venne rinchiusa con altri
in una stalla e poi fu dato fuoco alla paglia
del fienile, ed i militari se ne andarono,
indifferenti, ed il calore era diventato insopportabile,
e fu per caso che vennero liberati,
o forse c'è l'angoscia di quando
sentiva nella notte il rombo degli aerei,
e aveva imparato a distinguere quali erano i bombardieri,
e il piccolo cuore batteva forte e lei correva
nel rifugio a Milano,
tra lucertole e topi,
o da sfollata, a Ferrara, correva nel
grande fosso coperto dagli alberi
assieme a tanti, e li rimaneva,
non si poteva sapere per quanto, a volte giorni,
o quando arrivò quell'uomo
da sua madre, ad avvisarla che suo fratello era affogato
al largo di Creta, nella pancia della nave,
come un topo, con inganno li avevano imbarcati
facendogli credere che sarebbero tornari a casa,
appena al largo furono colpiti e affondati.
Di cose come queste la mia mamma ne ha vissute
troppe, e quando la vedo fissare lo schermo e nel
suo sguardo quei sentimenti: impotenza,
incredulità e paura,
capisco che forse il tremore e' questo....

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