La strategia batteriologica del governo statunitense

23 luglio 2004
Ivan Jutzi

Il presidente George Bush ha firmato due giorni or sono l’atto che avvia la fase di concretizzazione del progetto Scudo biologico, teorizzato dalla Casa Bianca nel corso degli ultimi 18 mesi e parte integrante di un vasto programma di difesa del proprio territorio. Gli attentati terroristici dell’11 settembre ed il conseguente concetto strategico di "prevenzione" ne costituiscono i presupposti:

On September the 11th, 2001, America saw the destruction and grief terrorists could inflict with commercial airlines turned into weapons of mass murder [...] We know that the terrorists seek an even deadlier technology. And if they acquire chemical, biological or nuclear weapons, we have no doubt they will use them to cause even greater harm [...] It [the project Bioshield] sends a message about our direction in the war on terror. We American can be certain that their government will continue doing everything in our power to prevent a terrorist attack.

L’11 settembre 2001, l’America ha visto la distruzione ed il dolore che i terroristi possono infliggere utilizzando degli aerei commerciali trasformati in armi di omicidio di massa [...] Sappiamo che i terroristi ricercano una tecnologia ancor più letale. E se acquisiscono delle armi chimiche, biologiche o nucleari, non abbiamo dubbi che le impiegherebbero per causare anche un danno maggiore [...] [Il progetto Scudo biologico] invia un messaggio circa la nostra linea in materia di guerra al terrore. Rifiutiamo di restare inattivi mentre la tecnologia moderna potrebbe essere rivolta contro di noi [...] Ogni Americano può esser certo che il suo governo continuerà a fare tutto quanto in suo potere al fine di prevenire un attacco terroristico.

(George Bush, President Bush Signs Project Bioshield Act of 2004, 21 luglio 2004, http://www.whitehouse.gov/news/releases/2004/07/20040721-2.html, Trad. e grassetto miei)

Concretamente, il progetto in questione — per il quale verranno versati 5.6 bilioni di dollari nell’arco dei prossimi 10 anni — attribuisce maggior potere al governo affinché possa intraprendere delle ricerche e sviluppare dei vaccini con maggior celerità. A tale proposito, va ricordato che in passato i procedimenti di tale natura — ostacolati dall’apparato burocratico — richiedevano tra i 18 e i 24 mesi per essere attuati, mentre allo stato attuale ce ne vorrebbero soltanto 6 per portarli a compimento.

Inoltre, lo Scudo biologico comporta un cambiamento a livello di procedure di dispiegamento delle difese mediche in tempo di crisi. A tutti i cittadini deve infatti essere consentito l’accesso ai vari antidoti nel più breve lasso di tempo possibile. In merito, gli agenti patogeni sui quali si concentra l’attenzione della Casa Bianca sono il vaiolo, l’antrace o carbonchio, la botulina e l’ebola.

Per quel che riguarda il primo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’ha dichiarato globalmente debellato nel 1977 e ha raccomandato — tre anni dopo — di cessare le vaccinazioni nonché di distruggere le riserve virali depositate nei laboratori. Tuttavia, non vi è certezza alcuna quanto all’effettiva eliminazione di tutti i batteri. Una nuova diffusione del vaiolo è dunque possibile e, per tale motivo, il governo americano si è prevenuto ordinando una massiccia scorta di vaccino pari a più di due milioni e mezzo di dosi.

Relativamente al secondo, va ricordato che gli Stati Uniti l’hanno incluso nel proprio arsenale biologico nel 1950 e che un incidente in una struttura militare sovietica a Sverdlovsk, nel 1979, portò al decesso di almeno 66 persone.

Quanto al terzo, occorre evidenziare che le Nazioni Unite, nel 2002 — cioè prima dell’inizio della guerra — pensavano che l’Iraq ne avesse prodotto quasi 40'000 litri. A tale proposito, è opportuno precisare che un solo grammo di botulina può uccidere un milione di persone.

Per quel che concerne il quarto, il suo tasso di mortalità è del 90% nella prima settimana di diffusione epidemica ed i suoi effetti sull’organismo sono particolarmente devastanti: liquefazione del tessuto connettivo, perdita di sangue dai vari orifizi corporei e, nella fase terminale, convulsioni con spargimento di liquidi organici contaminati. Nel 1992, durante la diffusione del virus nello Zaire, una quarantina di membri della setta Aum Shinrikyo — che tre anni dopo sparse del gas nervino nella metropolitana di Tokyo causando 12 morti e circa 5000 feriti — si recarono sul posto affermando di voler prestare soccorso alle vittime, ma — verosimilmente — intendevano procurarsi dei campioni batteriologici al fine di coltivarli ed impiegarli nel corso di offensive biologiche

Indubbiamente, la situazione risulta essere preoccupante e difficilmente controllabile poiché, da una parte, vi sono organizzazioni anarchico-eversive disposte ad utilizzare il potenziale virale contro obiettivi civili e non.

Dall’altra, malgrado la Convenzione internazionale del 1972 volta ad arrestare la produzione, lo sviluppo e l’accumulo di armi batteriologiche, alcuni dei governi nazionali firmatari hanno assunto delle posizioni ambigue o hanno infranto il patto. In merito, si è fatto riferimento in precedenza all’incidente accaduto a Sverdlovsk, ma va ricordato anche che gli Stati Uniti sono sospettati di aver conservato sostanze patogene quali veleni biologici, tossine e germi nei laboratori militari di Fort Detrick (Maryland), chiusi lo scorso 16 luglio poiché l’FBI ritiene che un ricercatore che vi aveva lavorato possa essere collegato agli attacchi all’antrace del 2001.

Concludendo, il progetto Scudo biologico — annunciato dalla Casa Bianca come misura prettamente difensiva — potrebbe generare non poca inquietudine in seno ai vertici politici di alcune nazioni e, di conseguenza, contribuire al rilancio della corsa ad un tipo particolare di arma non convenziale.

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