Oggi è la giornata internazionale della nonviolenza
Albert
Bollettino pacifista N. 8 - 2 ottobre 2024
Giornata Internazionale della Nonviolenza
1. Editoriale: la forza della nonviolenza
Il 2 ottobre 2024, Giornata Internazionale della Nonviolenza, è un'occasione per ribadire con forza che la pace non è solo un sogno, ma una necessità e una realtà che possiamo costruire. Oggi più che mai, mentre i venti di guerra continuano a soffiare in varie parti del mondo, dobbiamo ricordare che la violenza non è la risposta, e che esistono soluzioni pacifiche ai conflitti. La Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che parte oggi da San José in Costa Rica, simboleggia questa aspirazione globale verso un mondo senza guerre.
Questa giornata ci ricorda che la nonviolenza non è passività, ma una scelta attiva e consapevole di costruire relazioni basate sul rispetto, sulla giustizia e sulla cooperazione. Le iniziative in corso, dalla Marcia Mondiale agli eventi locali in Italia, dimostrano che esiste una rete globale pronta a difendere la pace e a costruire un futuro senza guerre.
2. Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Oggi, 2 ottobre 2024, Giornata Internazionale della Nonviolenza, parte da San José, in Costa Rica, la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. La marcia, che attraverserà il mondo, tornerà a San José il 5 gennaio 2025, dopo aver portato un messaggio di pace in tutti i continenti.
La scelta del Costa Rica come punto di partenza e arrivo è simbolica: il Paese è noto per essere privo di esercito, un segno di speranza e di alternative nonviolente in un'epoca in cui i conflitti armati sembrano moltiplicarsi. L'evento di apertura sarà trasmesso in diretta dal canale dell'Università UNED a partire dalle 9 del mattino (ora locale) e vedrà la partecipazione di autorità pubbliche, accademici e membri dell’Equipe Base della Marcia.
3. Giornata Siciliana della Pace
In Italia, la Giornata Internazionale della Nonviolenza viene celebrata con diverse iniziative, tra cui la Giornata Siciliana della Pace a Palermo. Alle ore 19, si terrà un incontro presso il teatro della parrocchia Santa Lucia (Ucciardone), con la partecipazione di Amico Dolci, figlio di Danilo Dolci, uno dei più grandi promotori della nonviolenza in Italia. Verrà presentata una proposta di protocollo d’intesa sull’Educazione alla Pace tra Comune di Palermo, Consulta per la Pace e Ufficio Scolastico Regionale.
4. Convegno a Torino: prospettive nonviolente per una cultura di pace
Sempre il 2 ottobre, a Torino, si terrà il convegno “Prospettive nonviolente per una cultura di pace”, dalle ore 15:00 alle 19:30 presso l’Istituto ITIS Avogadro. Un’importante occasione per discutere del ruolo della nonviolenza nella società contemporanea e per costruire una cultura di pace partendo dall’educazione e dall’attivismo.
Calendario completo su PeaceLink
5. Taranto città operatrice di pace: oggi un incontro
I firmatari dell'appello "Per Taranto città operatrice di pace" si incontrano oggi 2 ottobre alle ore 18, presso via Fiume 12 sede de La città che vogliamo, in occasione della Giornata Internazionale della Nonviolenza, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con una storica risoluzione (A/RES/61/271 del 15 giugno 2007).
6. La voce della nonviolenza: la Marcia Mondiale parte anche online
Olivier Turquet, giornalista dell’Agenzia Stampa Pressenza, ha condiviso i dettagli della conferenza di presentazione della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che si è svolta presso l’Università di Studi a Distanza di San José. La conferenza, trasmessa in diretta sul canale YouTube della UNED, ha illustrato gli obiettivi della marcia e il percorso che seguirà nei prossimi mesi.
Guarda la conferenza su YouTube
7. Ucraina: ottantamila soldati sono fuggiti dalle trincee
La guerra in Ucraina sta vivendo una fase critica non solo sul fronte militare, ma anche sul piano umano. Un dato sconvolgente è quello degli 80.000 disertori, un numero che evidenzia il crescente malcontento tra le truppe. Tra i disertori si contano coloro che, al termine delle licenze premio o dopo essersi curati dalle ferite di guerra, decidono di non tornare al fronte.
Serhiy Gnezdilov, noto intellettuale ucraino, ha annunciato pubblicamente la sua decisione di disertare, in una presa di posizione che ha scosso l'opinione pubblica. Nel contesto attuale, si reclutano meno uomini, un crollo drastico dell'80% rispetto a quelli che si arruolavano due anni fa. Questo esodo segna un profondo cambiamento nella resistenza interna e potrebbe influenzare ulteriormente il corso della guerra. Queste informazioni sono tratte dal Corriere della Sera.
8. Ottocentomina renitenti alla leva, un grosso problema per Zelensky
Sarebbero circa 800 mila i renitenti alla leva in Ucraina secondo le stime che il presidente della commissione Affari economici del Parlamento ucraino, Dmytro Natalukha, ha riferito al quotidiano Financial Times. Si tratta di persone che sono entrate in clandestinità divenendo irreperibili per sottrarsi alla chiamata alle armi cambiando indirizzo di residenza o trovando lavori in nero in modo da rendersi più difficilmente rintracciabili.
Il fenomeno aggrava l’ormai cronica carenza di truppe (soprattutto di militari in giovane età) e di truppe addestrate sofferta dalle forze armate ucraine anche a causa delle gravissime perdite che continuano a registrarsi lungo tutto il fronte dove la superiore capacità di sviluppare azioni offensive e volume di fuoco consente alle truppe di russe avanzare lentamente ma quotidianamente.
Fonte: Analisi Difesa
9. La situazione in Medio Oriente
In Medio Oriente, si sono concluse le due ondate di lanci di missili balistici iraniani su Israele, che avevano raggiunto un picco di 181 ordigni lanciati nella giornata di ieri. La maggior parte dei missili è stata intercettata e distrutta grazie all'intervento congiunto dei caccia statunitensi e israeliani. Purtroppo, il bilancio delle vittime include un morto: un palestinese colpito a Gerico.
Israele ha reagito annunciando che "colpirà con forza" in risposta a questi attacchi, mantenendo alta la tensione nella regione già fortemente provata dal conflitto.
Per un'analisi di ciò che è successo si veda Albert di ieri https://www.peacelink.it/pace/a/50273.html
10. Perché questo bollettino
Questo bollettino è dedicato a tutti coloro che credono nella forza della nonviolenza e che, oggi come ogni giorno, lavorano per costruire un mondo più giusto.
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Per saperne di più su "disertiamo" (spilletta+campagna) contatta Valeria Poletti.
Allegati
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