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Una testimonianza dall'Africa

"C'è Un Mondo di Bambini da Salvare... Ndeko Roy Beni"

"Aiutiamo a migliorare la qualità della vita di migliaia di Bambini Africani..,
... i quali riceveranno Amore ed in cambio doneranno a noi....
il loro sorriso e tanta voglia di Pace."
2 ottobre 2004
Rino Martinez (Messaggero di Pace UNICEF)

Rino Martinez insieme al cardinale di Kinshasa


Sono appena rientrato dalla "MISSIONE UMANITARIA" che ho compiuto
in Congo Kinshasa e Congo Brazzaville.
Sono andato lì, in quei luoghi straordinari che amo tantissimo per esplorare e raccogliere storie e notizie sui bisogni e i disagi di questo meraviglioso popolo Africano che sopravvive con grande dignità alle disumane ingiustizie dell'Uomo...
Ho visto la vera grande miseria, l'atroce sofferenza di chi è uscito fuori da una devastante guerra che ha prodotto tanto male, al punto che i Bambini di strada non si contano più; li vedi camminare ovunque, disseminati qua e la senza meta...
Tanti sono senza una gamba, senza un piede, paralizzati, soli e abbandonati a un destino crudele; ho visto madri piangere perchè la guerra ha rubato tutto. Ho girato in lungo e largo da Kinshasa a Brazzaville a Pointe Noire e nell'entroterra, è una desolazione inconcepibile che dovrò assolutamente raccontare al mondo, lo griderò a tutti quelli che incontrerò, lo farò in tutti i modi - con le mie canzoni, con le immagini che ho raccolto, con le testimonianze ma lo farò soprattutto affinchè i ragazzi del nostro tempo possano rendersi conto che il profondo Sud del mondo sta morendo.
A Brazzaville e Kinshasa non c'è luce, non c'è acqua, non ci sono servizi; il 70% dei bambini che nascono non vengono registrati, la quasi totalità dei bambini non può frequentare la scuola, durante questo viaggio mi alzavo alle cinque del mattino perchè avevo deciso di vivere intensamente questa esperienza, volevo assolutamente incontrare le realtà che soffrono e Dio mi ha dato questa grande opportunità...ho conosciuto tante piccole Madre Teresa, tanti Don Bosco, meravigliosi volontari che dedicano la propria vita ed il proprio tempo a migliaia di orfani abbandonati fin dalla tenera età...
La guerra ha prodotto danni quasi irreparabili, ma ciò che è più triste è che noi "Figli dell'Occidente ricco ed opulento", facciamo finta che tutto questo non esiste, siamo del tutto indifferenti, magari facciamo un pò d'elemosina per sentirci a posto con la nostra coscienza, e intanto milioni di persone - vedi Kinshasa capitale della repubblica Democratica del Congo, vagano ammassate come formiche senza meta,.in cerca di un sole che non c'è....
Rino Martinez
"Mi trovavo in macchina con il Cardinale di Kinshasa Frederic Etsou ed ho visto nell'arco di venti chilometri milioni di persone camminare, correre, spingersi senbrava la Cina Popolare, che tristezza vederli così soli, abbandonati, affamati, malati, sporchi, al buio, senza quei servizi, ma quali servizi!!!!...le fogne sono tutte a cielo aperto e la sera vedi milioni di candeline accese per far luce ai cuori spenti di città fantasma.
Durante il viaggio ho avuto modo di incontrare tanti orfanotrofi con troppi Bambini e Adolescenti che hanno bisogno del nostro aiuto, ho conosciuto un Bambino di strada di appena 12 anni che si chiama "DIEU MERCI", scappato da Brazzaville durante la guerra,... finì sotto un treno che gli tranciò il piede, sua madre perse la vita, uccisa...e Luì così piccolo scappò a Pointe Noire a 600 Km di distanza, divenendo uno di quei oltre trentamila Bambini di strada che affollano le città, chiedendo l'elemosina. Una suora Salesiana - Suor Carmelina che opera in un centro di accoglienza presso il quartiere di MPAKA, mi disse - "ti prego Rino, c'è un bambino tanto intelligente, dolce, senza un piede, senza nessuno... aiutalo", non me lo sono fatto dire due volte...ero in macchina con Laurent Mondzali, Theodore e Loriane chiesi loro di andare in cerca di questo bambino tra i mille e mille Bambini di strada...ad un certo punto notai un esserino al quale mancava un piede, chiedeva l'elemosina con grande dignità, mi avvicinai a Lui e gli domandai: come ti chiami? (in francese) e Lui- " Dieu Merci", senti il mio cuore stringersi e capii che Dio mi chiamava ancora una volta ad un compito meraviglioso lo sfamai, lo portai da una famiglia alla quale diedi una cifra che gli consentisse di mangiare per alcuni giorni e soprattutto tornando in chiesa da Padre Aimè chiesi a quella gente povera di aiutare DIEU MERCI', il miracolo avvenne..per giunta qualche giorno dopo, quando incontrai il Ministro delle Comunicazioni al quale mi rivolgevo con estrema determinazione per portare quegli aiuti umanitari e culturali per questa terra tanto martoriata raccontai la storia, il miracolo di DIEU MERCI'...Lui rispose "ma io lo conosco questo bambino, lo cerco da anni, è scappato durante la guerra e non l'ho più visto..".il miracolo si era presentato per la seconda volta...Die Mercì, ha fatto si che quest'Uomo così importante il Ministro Alains Akouela diventasse mio amico ed estimatore al punto da definirmi Ambasciatore di Pace.
Ho incontarto Sevy, un ragazzo paralizzato, colpito alle spalle, durante la guerra, da una pallottola, Sevy è rimasto completamente solo ed orfano perchè i genitori furono entrambi uccisi, vive dentro un buco di due metri quadrati dentro un letto umido è pieno di ferite devastanti in tutto il corpo, eppure scrive e racconta la speranza..."che lezione di vita"; voglio portarlo in Italia, affinchè possa operarsi e tornare a sorridere alla vita che gli ha regalato solo un immenso dolore.
Il mio cuore di giorno in giorno si tingeva sempre pù di tristezza ma anche e soprattutto di Amore per questo popolo così offeso e martoriato...dissi a me stesso -"Rino non c'è tempo per le lacrime, devi camminare, cercare, incontrare Bambini, gente non fermarti...e così feci, seppure con un nodo in gola che mi attanagliava l'intero corpo.....
"perchè queste orribili ingiustizie?!!!!!!!"
Giravo per gli orfanotrofi e raccoglievo i progetti che ho portato in Italia per gli aiuti umanitari;... partii da Brazzavile per andare a Kinshasa, lì mi aspettava Padre Jean Pierre Makamba titolare di tre Centri di accoglienza per Bambini di Strada, Bambini soldato e abbandonati, appena toccai il suolo di Kinshasa mi rispedirono con forza indietro, ero triste e disperato, "ma come... dissi!!! - sono un messaggero di Pace e mi cacciano via? " ebbi il tempo di parlare con Padre Makamba al quale gridai: "ti lascio un mio DVD dal titolo: C'è un mondo di Bambini da Salvare" qualora non ci dovessimo più vedere ti resta un mio ricordo". Tornai a Brazzaville e Theodore mi portò subito presso gli Orfanotrofi - "NOTRE DAME DI NAZARETH" e TALITHA KOUM, quanti bambini soffernti che dormono in stanzette umidissime, fatiscenti, senza servizi ma con l'amore dei volontari e di Suor Teresa Ongaiololo; di Suor Mariè Therèse Nkouka; per un momento dimenticai d'essere stato cacciato via da Kinshasa, ma durante la notte ricevetti una telefonata...era Padre Makamba, che con grande commozione mi disse: "Rino, ho visto il tuo video, è straordinario...racconta la verità; ho parlato con il Cardinale Frederic Etsou che ti vuole subito a Kinshasa, il Cardinale ha parlato con il Capo della Polizia, con l'Ambasciatore e con i rsponsabili della Dogana...vieni subito!!! " - L'indomani, mi precipitai accompagnato da Theodore e dopo aver visto la sofferenza di questo grande Popolo, circa dieci milioni di abitanti, incontrai Valerio Bakudila coordinatore del Coe, Madame Bernadette Buansì e Sacerdoti Missionari che operano nell'entroterra falcidiato dalla guerra...mi portarono ad incontrare il Ministro degli Affari Sociali, fu un incontro incredibile di grande intesa, per un'ora e mezza mi intrattenni con il Ministro dialogando con Lui sulle cose concrete da fare......anche Lui mi diede fiducia ed io - un piccolo, umile e semplice Cantautore e Messaggero di Pace UNICEF - "incontravo sulla mia strada, Ministri, Cardinali, Vescovi, Generali, Ambasciatori, Presidenti UNICEF.... ma soprattutto tanta, tanta, troppa sofferenza"...Il Cardinale Etsou mi tenne con se accompagnandomi presso un Orfanotrofio a circa 50 Kilometri da Kinshasa, dove ho promesso alle tante bambine ed alle suore che lavorerò affinchè possano, presto, avere il pozzo per l'acqua...da lì a poco dovetti recarmi al porto di Kinshasa che s'affaccia sul fiume Congo, pensavo di andarci da solo...ed invece mi scortò affettuosamente fino al Beach il Cardinale ETSOU in persona...mi sembrava di vivere una favola, ma a pensarci bene il mio viaggio sulle Ali spezzate dei Bambini senza Diritti, l'ho vissuto.
In quei giorni mi successe una cosa, che mi lasciò incredulo e tanta pace nel cuore - Padre Makamba mi pose le sue mani per benedirmi, lui un uomo che dona tutta la Sua vita agli ultimi, nel momento in cui pose le sue mani sul mio capo avvertii un enorme calore invadere tutto il mio corpo...si, era l'emozione e che emozione, qualcuno lo chiama - "SPIRITO SANTO", è vero in Africa ho incontrato Gesù, lì in questi luoghi saccheggiati, martoriati e massacrati, Gesù si chiama: DIEU MERCI', SEVY, e poi ancora e ancora....Roy Beni il mio piccolo Angelo custode Congolese, morto il 21 Febbraio scorso di Leucemia a Palermo a soli 10 anni, al quale ho dedicato la mia missione umanitaria in Africa.
Prima di lasciare l'Africa sono stato invitato dal Telegiornale Nazionale a parlare della mia missione, così molti in Africa hanno conosciuto il "MUNDELLE' Amico " che giocava con tutti i Bambini a - "BETA MITANU" in Italiano "BATTI CINQUE"...un Cantautore e Messaggero di Pace UNICEF che spera di non dovere mai più vedere questa devastante sofferenza negli occhi di Bambini ed in questo difficile cammino ho avuto l'aiuto di alcuni interpreti ineguagliabili come: Antoine Bouba, segretario particolare del Presidente della Conferenza Episcopale Monsignor Kombo e Medard Samba Tsinda, uno studioso traduttore e attento giornalista.
Ho conosciuto tra i tanti meravigliosi volontari la straordinaria squadra dell'UNICEF di Brazzaville capeggiata dal dr. Jean Michel Ndiaye, il quale mi ha accolto con grande gioia come Messaggero di Pace UNICEF in Congo, dove ho realizzato un'esperienza indimenticabile, grazie alla fiducia ed alla "lettera apri pista" del mio presidente Prov.le UNICEF Umberto Palma che mi ha consentito di svolgere un lavoro intenso e di grande spessore, sotto il profilo umano e politico sociale.
Tornando in Italia a Palermo, ho portato con me una valigia piena di speranze per il Popolo Congolese, per l'intera Africa soprattutto per i Bambini; sono progetti per i quali chiederò alle Istituzioni preposte, alle Cooperazioni Internazionali, alle Parrocchie, alle Scuole ed a tutti gli uomini di buona volontà di realizzare in tempo questi bisogni, queste esigenze prioritarie che consentiranno a questi innocenti di vivere con maggiore dignità.... e questo noi glielo dobbiamo, visto che abbiamo, con la nostra indifferenza ed il nostro assurdo ed inconcepibile egoismo, contribuito a sopraffare un popolo Africano ricco di risorse ma ridotto all'estrema miseria...

Aiutiamo questo straordinario Popolo a rialzarsi, aiutiamolo con Amore a riprendere il cammino di speranza...
con atti concreti, Io sarò la spina nel vostro fianco e Vi ricorderò sempre di questa Madre Terra che soffre...

Aiutiamo a migliorare la qualità della vita di migliaia di Bambini Africani..,
... i quali riceveranno Amore ed in cambio doneranno a noi....
il loro sorriso e tanta voglia di Pace."
"C'è Un Mondo di Bambini da Salvare...Ndeko Roy Beni"

Un caro abbraccio a tutti i Volontari che nel mondo
sfidano le tempeste... per donare - Pace, Solidarietà e Amore!!!
Un sincero abbraccio ed un arriverderci alle care -"SIMONA"
e un GRAZIE a quanti con affetto mi hanno sostenuto in questi lunghi mesi di preparazione...
"Tornerò in Africa".

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