Prima delle elezioni americane

Netanyahu ha deciso di attaccare l'Iran

Le campagne per le elezioni presidenziali hanno sempre svolto ruoli importanti nella scelta delle date per le operazioni militari. Il "momento propizio" per un attacco israeliano contro l'Iran potrebbe essere il prossimo settembre o ottobre, proprio a cavallo della campagna elettorale presidenziale negli Stati Uniti.
26 giugno 2012
Michael Carmichael
Tradotto da Ernesto Celestini per PeaceLink
Fonte: Global Research, June 24, 2012


Nethanihau Alti funzionari israeliani stanno confermando che "il Primo Ministro Israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di attaccare l'Iran prima delle elezioni americane di novembre."

L’agenda di Netanyahu non prevede solo di abbattere le installazioni nucleari iraniane ma il suo scopo ultimo è quello di rimodellare il panorama politico di Stati Uniti e Israele spostandolo tutto verso l'estrema-estrema destra per creare una nuova zona tranquilla per i fondamentalisti religiosi.

Il principale sostenitore di Netanyahu, Sheldon Adelson, è ormai saldamente schierato con Mitt Romney, e sono in molti a credere che un attacco israeliano contro l'Iran a settembre o ottobre sposterebbe Obama e molte delle colombe Democratiche del Congresso verso un regime a favore di una linea dura di Washington.

Israele ha accettato di desistere da qualsiasi attacco contro l'Iran fino a quando l'attuale ciclo di cinque colloqui tra l'Iran e il P5+1 sarà terminato alla fine di luglio o agosto:

"Gli Stati Uniti e Israele continuano i preparativi per l'attacco contro gli impianti nucleari iraniani - il sito web cita i contratti della difesa degli Stati Uniti e i nuovi preparati militari di Israele, indicando che - tutte le parti si stanno preparando per qualsiasi evenienza”'

"Israele e Stati Uniti stanno andando avanti con i preparativi per colpire congiuntamente gli impianti nucleari iraniani" – secondo il Blog USA Business Insider reported di Sabato. Bushehr Nuclear plant, Iran

"I contratti della difesa degli Stati Uniti, l’acquisizione di un F-16 iraniano e nuove esercitazioni militari di Israele indicano che tutte le parti si stanno preparando per qualsiasi cosa possa avvenire", conferma il rapporto.

Secondo il blog, la marina americana ha firmato recentemente un contratto di $ 338 milioni con la Raytheon, contractor per la difesa per “fornire la Marina con 361 missili Tomahawk di ultima generazione. Secondo il sito, gli Stati Uniti stanno rinnovando lo stock o pianificando il loro futuro assetto missilistico.

"Il 9 maggio", aggiunge il rapporto, "la Camera dei Rappresentanti ha approvato la Legge Federale sulla Cooperazione sulla Sicurezza tra Stati Uniti - Israele del 2012; legge che mira a "riaffermare l'impegno per la sicurezza di Israele come stato ebraico e fornire a Israele le capacità militari di difendersi da solo contro eventuali minacce [e] estendere la cooperazione militare e civile"

Un alto funzionario israeliano ha recentemente detto alla Reuters che il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di attaccare l'Iran prima delle elezioni americane di novembre." (fonte: Haretz, June 23, 2012,)  Gli esperti militari hanno da tempo concordato che il "momento propizio" per un attacco israeliano contro l'Iran sarà il prossimo settembre o ottobre proprio a cavallo della campagna elettorale presidenziale negli Stati Uniti.

Per un massimo impatto politico e un minimo di risposta diplomatica, la Convenzione Nazionale Democratica di Charlotte, NC, che si terrà tra il 3 e il 6 settembre rappresenta una finestra possibile come i giorni immediatamente precedenti alle elezioni americane - diciamo - da Halloween fino al 6 novembre.

Può essere istruttivo ricordare che l’ “Operation Cast Lead” – la guerra e il massacro di GAZA - fu preparata da Israele in concomitanza con la transizione tra Obama e Bush e si concluse bruscamente immediatamente prima dell'insediamento di Obama, nel gennaio 2009.

Le campagne per le elezioni presidenziali hanno svolto ruoli importanti nella scelta delle date per le operazioni militari. Per fare solo un esempio, basta ricordare l'offensiva Tet nel 1968 ( l’attacco dei Vietcong contro il Sud del Vietnam e i loro alleati USA) che servì più che alla guerra a buttare L.B. Johnson fuori dalla corsa per la Casa Bianca.


Michael Carmichael collabora regolarmente con “Global Research”.

Fonte : http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=31574

Tradotto da Ernesto Celestini per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

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