Nell'anniversario dell' 8 settembre ricordiamo la figura di questa instancabile costruttrice di pace

Per ricordare Ondina Peteani

Prima Staffetta Partigiana d'Italia
AUSCHWITZ numero 81672
Pagina web su PeaceLink
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_6735.html

6 settembre 2004
Gianni Peteani

Di seguito il materiale su Ondina Peteani al momento fruibile in internet:

http://www.geocities.com/ondinapeteani/Ondina-Peteani.html
(sito composto nei giorni a ridosso la sua scomparsa)

Il 26 gennaio 2004, nel quadro delle celebrazioni della Giornata della Memoria, si e` tenuta in Trieste la prima conferenza sulla sua storia nella quale e` stato letto uno stralcio dell'iniziale lavoro biografico, che ben configura l'originale spirito dell'opera, intenzionalmente non confinato all'esclusiva narrazione resistenziale e bellica, altresi` capace di illuminare con luce nuova settan'tanni belli e terribili di una vita incandescente, tuffandosi nel vortice di un'esistenza tesissima ed al contempo entusiasmante.
http://www.trieste.cgil.it/DocumentiConveg...due%20donne.htm
(sito della CGIL che accoglie il brano - NELL'OCCHIO DEL CICLONE - Squarci di memoria sulla vita di Ondina Peteani - sulla cui traccia la prof.ssa Anna Digianantonio dell'Istituto di Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia-Giulia sta elaborando la Biografia Ufficiale.

Il 27 gennaio 2004 il quotidiano - il manifesto - ( tiratura 87.500 copie ) ha pubblicato a tutta pagina (12) uno stralcio della testimonianza di Ondina da me rintracciata presso l'archivio della Direzione dell'ANED di Milano, tramite la preziosa collaborazione della Segretaria generale, Miuccia Gigante:

http://ondina-peteani.icqs.com/p10.asp

La seconda assise tenutasi nel capoluogo giuliano si e` svolta il 19 aprile 2004, organizzata dal presidente dell'Associazione Olokaustos (Venezia), Giovanni DeMartis, nel quadro delle celebrazioni del 25 Aprile:

http://www.olokaustos.org

(sito piu` rilevante in Italia a tema Olocausto, edito dallo storico Giovanni DeMartis di Venezia che appassionatosi alle vicende di Ondina ha scelto di costruirvi attorno " LO SPECIALE 2004 - GIORNATA DELLA MEMORIA "

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia -
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.1/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina1.htm
La Resistenza prima della Resistenza

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.2/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina2.htm
Ondina che voleva essere "rapita"

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.3/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina3.htm
Il "Distaccamento Garibaldi" (aprile - giugno 1943)

Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.4/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina4.htm
La compagna "Natalia" va alla guerra

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.5/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina5.htm
La "Brigata Proletaria" non si arrende

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.6/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina6.htm
Ondina combatte "sul terreno"

- Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia - [pag.7/7]
http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/ondina7.htm
Da Piazza Oberdan ad Auschwitz

http://www.romacivica.net/anpiroma/biograf...iografieitp.htm
(sito edito dal ROMA CIVICA in collaborazione con l'ANPI, colloca Ondina fra i grandi della Repubblica, tra Ferruccio Parri ed il Presidente Sandro Pertini. Unica scheda ad apparire con sito web per approfondimenti)

http://www.atuttascuola.it/materiale/stori...ina_peteani.htm
(portale di risorse didattiche gratuite per studenti e insegnanti)

http://ondina-peteani.icqs.com
(sito complessivo)

Il regista Piero Panizon ( regista telegiornale Rai - 3 Roma ) ha stilato la bozza di una partitura teatrale imperniata sulla storia di Ondina fra il pionierismo resistenziale, la tragedia del Lager, la riemersione con il riscatto del ritorno alla Vita,
tramite l' esperienza di ostetrica, la libreria con mio padre, la fondazione dl Circolo dei Giovani e l'attivita` internazionale, la realizzazione della prima tendopoli a Majano in conseguenza del terremoto del Friuli.

L'impegno sociale alimentato dal suo inesauribile altruismo, come titolava un articolo firmato dall'allora Direttore dell'Unita`Weltroni in occasione degli auguri per il suo settantesimo compleanno dalle colonne dell'Unita` non venne meno in alcuna stagione della sua vita,
sempre lottando contro prevaricazione, razzismo, nella costante difesa dei valori della liberta`, etica, politica e sociale.

Divenne portabandiera di un'altra categoria al tempo istituzionalmente sottovalutata, quella degli anziani, assumendo incarichi di primo piano in campo nazionale nell'ambito sindacale ed associazionistico. Nell'intervento al 15esimo congresso del PCI dove, in veste di esponente del Sindacato Pensionati CGIL, sferzo` la Direzione sull'improcastinabile sviluppo delle tematiche socio-politiche a favore degli anziani.
Sue le parole: << Se l'unita` e` la leva sulla quale fare forza, la saldatura tra le generazioni e` fondamentale per realizzare una societa` nuova e respingere ogni forma di emarginazione e di isolamento. >>
L'assise espresse ampio consenso al suo discorso attribuendole ironicamente l'appellativo di "pantera grigia".
Assunse la direzione dell'Associazione Nazionale ex Deportati di Trieste e fu la referente per una decennale ricognizione sulla fenomenologia femmenile nei campi di sterminio nazisti, mossa dalla direzione generale dell'ente morale. Ed anche qui allontanandosi dalla figura di vittima passiva, incarnando semmai l'impegnativo ruolo di testimone storico, si attivo` ed inesauribilmente fino alla malattia, conseguenza indelebile del suo passaggio ad Auschwitz, raduno` le rimanenti risorse in molteplici adempimenti che contribuirono alla presentazione del progetto di legge per La Giornata della Memoria del 27 Gennaio.

Il segretario DS Stelio Spadaro, il Presidente Claudio Tonel sono testimoni dell'impegno di Ondina negli ultimi 50 anni.

A Trieste, garante assoluto e` in Segretario Confederale CGIL, Renato Kneipp, nato con l'assistenza dell'ostetrica Ondina Peteani e formatosi nelle file del Circolo dei Giovani "Ho Chi-Min" da Ondina fondato ed in seguito assorbito dalla ricostituita (1971) Associazione Pionieri d'Italia di cui fu ispiratrice, ri-fondatrice e coordinatrice nazionale.

Femminista ante litteram? No. Forse potrebbe essere definita instancabile costruttrice di pace ma primariamente, fermamente, ostinata cacciatrice d'ingiustizie. Ad ogni livello, latitudine, grado.

Di lei ha recentemente scritto l'ex Ministro Willer Bordon, nel saluto alla prima conferenza istituita quest'anno a Trieste su Ondina Peteani, in merito alla ricorrenza del 27 gennaio 2004, Giornata mondiale della Memoria:

Roma, 26 gennaio 2004

Caro Gianni,

se la situazione politica nazionale, che tu ben conosci, non mi
bloccasse a Roma, con le emergenze che incalzano quotidianamente, questo
pomeriggio avrei desiderato essere con voi nella mia Trieste per onorare
chi seppe in epoche assai più dure e difficili non perdere mai di vista il
vero significato dell'amore per la libertà e per la giustizia sociale.

Avrei in particolare avuto piacere di ricordare Ondina, la tua
meravigliosa mamma, che, prima staffetta partigiana, compì` per intero un
percorso di coraggio e di inaudita sofferenza rovinando, come lei stessa
diceva, irrimediabilmente il suo fisico, chiudendo orizzonti che per una
giovane donna sarebbero stati naturali e che lei sintetizzò nella
drammatica frase: "Non so cosa sia il sogno. Dal '44 so benissimo cosa sia
l'incubo".

Ma per fortuna, perfino aldilà di quanto fosse umanamente possibile,
non fu così, se è vero come è vero che lo stesso straordinario impegno di
quella giovane staffetta partigiana lo ritrovammo intatto nel dopoguerra,
nella ricostruzione, nell' impegno politico, nell'attività divulgativa ed
educativa che coniugò, e non casualmente, la formazione dei giovanissimi
con l'impegno verso la terza età.

Ondina libera e saggia, dinamica ed appassionata.

Presenza costante e continua della militanza sociale, politica,
civile e dell'antifascismo della nostra regione.

Domani sarà la giornata della memoria ed è anche grazie a persone
come lei, grazie alla sua caparbia volontà di ricordare e di far sapere,
se questo giorno è un intreccio presente e forte che non può e non deve
venire meno.

Willer Bordon

Note: "Mi chiamo Gianni Peteani e sono figlio di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia, deportata ad AUSCHWITZ n. 81672.
Desidero presentarvi una sintesi del materiale disponibile sul web per proporvi la sua trattazione sul vostro sito internet.
Vi scrivo in merito all'attuale ricerca in corso su mia madre, Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia.
L'attenzione sulla sua figura e` cresciuta ulteriormente dopo la certificazione del primato resistenziale e le molteplici iniziative dal giorno della scomparsa avvenuta il 3 gennaio 2003 si accavallano con frequenza.
Il percorso al femminile di Ondina attraverso la stagione piu` dura del XX secolo trova riconoscimento partendo dalla pionieristica aggregazione partigiana nella prettamente maschile societa` italiana della prima meta` del 900, attraverso l'orrore di Auschwitz e Ravensbruck, ed alla fuga verso la Liberta`.
Attualmente e` in fase avanzata la ricerca per la stesura della sua biografia, curatrice e` la professoressa Anna Digianantonio dell' Istituto di Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia".

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