«L’Ilva deve evitare la corsa al risultato»
“Sarebbe molto grave se, di fronte all’ennesima tragedia consumatasi all’interno dell’Ilva di Taranto, si riproponessero le stesse valutazioni e reazioni del passato. Esse si sono dimostrate inefficaci ad interrompere, o quanto meno a rallentare, un fenomeno che sta lastricando di lutti e dolore la strada percorsa da tanti giovani desiderosi di lavoro”.
E’ questo l’esordio di un comunicato pervenuto dal senatore Eupreprio Curto che non risparmia dure parole nei confronti di politica, sindacati e azienda. “Al di là di un’impegnata produzione legislativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, il Parlamento non ha più strumenti reali per incidere sull’attività della fabbrica. Ha perso l’ultima opportunità qualche legislatura addietro quando fu impedito che sulle condizioni di lavoro all’interno dell’Ilva si istituisse una Commissione Parlamentare d’inchiesta”.
Il sindacato invece, secondo Curto, tranne rare eccezioni, vive vita grama, caratterizzata da pochissima credibilità. La causa sta nell’anteporre gli interessi personali rispetto a quelli dei lavoratori. “Basti pensare allo scandalo di qualche anno fa dell’avvenuto riconoscimento dell’esposizione all’amianto a favore di sindacalisti che mai ne erano stati a contatto - prosegue il senatore - e della negazione dello stesso riconoscimento a lavoratori che invece ne erano stati esposti, contraendo anche gravi patologie.
E poi c’è la grande azienda. “Un’azienda, l’Ilva, che deve fare molto di più nella consapevolezza del suo ruolo economico ma anche sociale”. Secondo Curto Riva ha avuto il grande merito di aver creato lavoro, sviluppo e profitti, al contrario di ciò che era avvenuto nei primi anni di vita dell’ Italsider con un massacro dei conti pubblici. “Oggi l’Ilva deve abbandonare una gestione burocratica della sicurezza dei lavoratori, guardando concretamente all’interno della vita di una fabbrica.
Deve rimettere in discussione l’organizzazione piramidale del lavoro, depotenziando la folle corsa al mero risultato che attualmente ossessiona molti quadri intermedi impegnati ad accreditarsi con i vertici dell’azienda. E deve soprattutto ristabilire un clima di coinvolgimento positivo con tutti i soggetti operanti all’interno dello stabilimento”.
Articoli correlati
- Appello alle istituzioni locali
Non firmate l'ennesima condanna per Taranto!
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA23 giugno 2025 - La questione del Parere Istruttorio Conclusivo e della partecipazione al processo decisionale
Legambiente e PeaceLink: negato l'accesso alle prescrizioni sull'inquinamento siderurgico
Ricorso alla Commissione Europea per violazione della parità di trattamento nel procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) relativo allo stabilimento ex ILVA di Taranto. Le reazioni del Sindaco di Taranto, della Commissione Europea e del Ministro Urso12 giugno 2025 - Redazione PeaceLink - Appuntamento per il prossimo 14 giugno
Teatro e denuncia: a Friburgo va in scena la tragedia ambientale di Taranto
Questo evento, che unisce arte, memoria e impegno ecopolitico, rappresenta un’occasione unica per portare in Europa la voce di Taranto e denunciare la tragedia ambientale che da decenni segna il destino della città.10 giugno 2025 - Alessandro Marescotti - Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos
Sociale.network