Taranto Sociale

Intervento sull'articolo "La sindrome dei Due Mari" pubblicato da LEFT

I misteri della Questione Ambientale a Taranto

Da incorreggibile ottimista quale mi reputo, attendo ora che qualcuno ci rassicuri seriamente ed abbia l'onestà intellettuale di raccontarci come stanno le cose realmente, anziché parlare di altro per non disturbare "lor signori" e i "benefattori" di turno.
14 settembre 2007
Angelo Palomba
Fonte: Tarantosera

ILVA di Taranto Al rientro dalle vacanze, il mio edicolante mi ha consigliato di acquistare la rivista LEFT del 24 agosto 2007, invitandomi a leggere un interessante articolo su Taranto. L'articolo è "La sindrome dei Due Mari", testo e foto di Marco Stefano Vitiello.

Sebbene abituato a sentire e leggere su Taranto ogni sorta di lamenti e denunce su inquinamento, alto rischio ambientale e quant'altro di negativo possa esserci, le considerazioni di seri e illustri medici e di attenti e rigorosi ambientalisti sui dati dei tumori a Taranto e sulla mancanza di apposite registrazioni (registro dei tumori) mi hanno raggelato. Ho pensato: qualche autorevole addetto ai lavori, qualche Comitato di quartiere in passato molto sensibile all'ambiente, qualche ambientalista intermittente e disinvolto, qualche illustre consulente in servizio permanente effettivo (buono per tutte le stagioni), Regione, Provincia, Comune, ASL, ARPA, qualcuno insomma preposto alla salute pubblica, risponderà illustrando minuziosi e dettagliati documenti, diagrammi scientifici e tant'altro necessario per smentire, con scienza e coscienza, l'articolo del giornalista Vitiello, o quanto meno, ridimensionando l'allarme, per cadenzare i tempi della bonifica ambientale.

Il mio raggelamento si è poi trasformato in amara ilarità quando ho letto sul Corriere del Mezzogiorno del 31 agosto 2007 l'articolo "Sorpresa: Brindisi è ecologica come Bolzano". Si riprendeva la classifica sugli "Indicatori ambientali urbani 2006" pubblicata sul Sole 24 Ore e relativa alle città italiane, da quelle messe meglio a quelle messe peggio. Brindisi risulta al 7° posto, dietro soltanto a Trento, Venezia, Modena, Bologna, Bolzano e Livorno ma davanti ad Aosta e ad altre 103 città italiane, tra cui Foggia al 16° posto, Bari al 52°, Lecce al 76°.

Taranto non è piazzata male, è al 35° posto, nel gruppo del primo terzo di città, quasi in zona UEFA. Incredibile ragazzi! Vado a vedere meglio, e capisco che in quella classifica contano di più i progetti ipotizzati (o le chiacchiere?) che la percezione della effettiva situazione ambientale. Da incorreggibile ottimista quale mi reputo, attendo ora che qualcuno ci rassicuri seriamente ed abbia l'onestà intellettuale di raccontarci come stanno le cose realmente, anziché parlare di altro per non disturbare "lor signori" e i "benefattori" di turno. Nel frattempo, non fanno notizia coloro che hanno il dolore dentro casa e tanto meno i "viaggi della speranza" in partenza da questa mia Taranto indolente e molle.

Angelo Palomba
Già Segretario FLM di Taranto

Articoli correlati

  • "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
    Taranto Sociale
    Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink

    "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"

    “Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
    13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA
    Ecologia
    E' stata consegnata una lettera al Prefetto di Taranto

    ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA

    Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.
    12 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
    Taranto Sociale
    Lettera a PeaceLink dal quartiere Tamburi

    Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile

    Vi chiedo, come associazione storicamente impegnata nella difesa dell’ambiente e della salute, di:Intensificare la pressione pubblica e legale sulle autorità italiane affinché siano sospese tutte le attività industriali incompatibili con la tutela ambientale e sanitaria.
    28 luglio 2025 - Giovanni Russo
  • Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA
    Ecologia
    Impietosi i dati che emergono dall’analisi delle emissioni inquinanti convogliate dai camini ILVA

    Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA

    Gli stessi dati ufficiali dell’Accordo di Programma smentiscono la narrazione secondo cui saremmo a non passo dalla svolta green dell’ILVA. Per sei anni avremmo un aumento dell’inquinamento, con rischi sanitari non calcolati per bambini e soggetti fragili.
    28 luglio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)