Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Lonoce (Margherita): Sul tavolo del Governo centrale esiste già un capitolo dal titolo Vertenza Taranto.

«Ambiente, la politica dia un segnale»

«Mentre in Prefettura si è costituita una task force per studiare e monitorare la situazione ambientale della nostra Città, il presidente Vendola ha scritto al ministro Pecoraro Scanio e, fortunatamente, qualche associazione ambientalista ha fatto sentire, immancabilmente, la sua voce».
26 settembre 2007
Lucio Lonoce
Fonte: Corriere del Giorno

ILVA di Taranto Lo dice Lucio Lonoce capogruppo della Margherita in consiglio comunale per il quale in questo contesto in movimento risulta assolutamente assente la voce della città. «Sono quarant’anni - spiega - che Taranto vive, convive e sopravvive alle grandi industrie. Insediamenti che hanno prepotentemente occupato la vita di questa gente di mare che per l’utopia del “posto fisso” ha ingoiato veleni e abusi senza mai riuscire ad addrizzare quella schiena malandata o forse aggredita da qualche cancro senza speranza».

In vista della prossima riunione che si terrà in Prefettura il 9 ottobre per la verifica dello stato del protocollo d’intesa alla base di una nuova, ennesima, collaborazione tra i vari Enti preposti al controllo dello stato di salute di questo povero territorio per Lonoce, dunque, sarebbe significativo che la città desse un segnale. A cominciare dalla politica.

«Immagino - evidenzia - la possibilità che il Consiglio comunale, facendo propria l’iniziativa dell’assessore Bruno Pastore, si esprimesse in maniera congiunta, maggioranza e minoranza per una volta schierati a prescindere dalle singole appartenenze partitiche, affinché possa essere avviata una seria e concreta politica ambientale per Taranto, licenziando un documento condiviso per chiedere al Governo il recepimento della normativa europea. E perché no, lo stesso potrebbero fare il Consiglio provinciale e quello regionale per porre il Ministro dell’ambiente di fronte ad una scelta obbligata: salvare
questa terra».

Sul tavolo del Governo centrale esiste già un capitolo dal titolo Vertenza Taranto. «Sarebbe, forse, opportuno - precisa il capogruppo consigliare della Margherita - che oltre di dissesto a Roma si occupassero anche di questi veleni. Da più parti ci ricordano che Taranto è una città ad alto rischio ambientale. Bene, è assurdo, allora, che qui, dove si produce il 90% della diossina nazionale, non si prendano le dovute precauzioni.

Non mi esprimo in quanto uomo prestato alla politica, ma vorrei dare voce, piuttosto, a tutte le famiglie che vivono ogni giorno la drammaticità della malattia. Ogni tarantino è stato sfiorato dal dramma del cancro. Le leucemie a Taranto sono in vertiginoso aumento; le nubi tossiche sempre più subdole si insinuano con sempre maggiore facilità nelle nostre case. Ma a Taranto non esiste un registro tumori; a Taranto sono state soppresse le centraline di monitoraggio ambientale, a Taranto non esistono dati raffrontabili se non quelli ottenuti dalla campagna di monitoraggio avvenuta a Giugno; a Taranto, sul camino E-312 non esiste un sistema di campionamento continuo; a Taranto, però, si continua a morire».

Articoli correlati

  • Si fa presto a dire
    Laboratorio di scrittura
    Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA

    Si fa presto a dire

    Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
    18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
    Ecologia
    Comunicato stampa con allegati

    La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva

    Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
    18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
    Ecologia
    Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia

    Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto

    Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.
    11 luglio 2024 - AGI
  • Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
    Ecologia
    Piccolo Bignami per chi si fosse perso

    Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA

    La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
    25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)