Napolitano: sull’ ILVA, sbagliai , non dovevamo costruirla al Sud
Giorgio Napoletano si pente.
“Ho peccato anch’io”, ha detto ai bambini incontrati durante la premiazione del concorso “Immagini della terra”. Il capo dello Stato ha raccontato di aver sbagliato, negli anni di 50, a sostenere che “per creare posti di lavoro, specialmente nel Mezzogiorno, la strada maestra fosse quella di costruire fabbriche. In questo senso ho peccato anch’io: mi ricordo che mi diedi da fare e partecipai a delle battaglie perché si costruisse il grande impianto siderurgico a Taranto”.
Il presidente è tornato su quella pagina della storia industriale del sud: ci aveva già raccontato, quando nel 2002 si ventilò l’ipotesi della dismissione dell’Ilva, ex Italsider,come andò all’epoca.
Napolitano era responsabile delle politiche meridionali del Pci e caldeggiava la costruzione dell’impianto in Puglia contro l’ipotesi di realizzarlo al Nord. Giorgio Amendola, invece, “era diffidente verso i grandi impianti di base e li chiamò cattedrali nel deserto”. Al momento di decidere prevalse la posizione favorevole sll’impianto, sostenuta dalla CGIL oltre che da Napolitano. “Amendola non si oppose. E se guardiamo storicamente a queste posizioni oggi possiamo dire che aveva elementi di ragione”. Napolitano, in quell’intervista concludeva, sottolineando il ruolo importante svolto dall’indotto creato attorno all’Italsider.
“Sarebbe folle dimettere l’ilva. Le trasformazioni del mercato hanno ridimensionato il settore dell’acciaio, ma non è vero che non ci sia più bisogno di quello prodotto a Taranto”.
Articoli correlati
- Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025
Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA
Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - Le parole sbagliate del ministro delle imprese Adolfo Urso
Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa
I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
"Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
Sociale.network