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Positivo esito della conferenza dei servizi svoltasi a Roma

Piastra Logistica: a febbraio l'OK del Ministero

Fino al 5 febbraio 2008 alla struttura tecnica del ministero, potranno pervenire pareri sul progetto definitivo
22 dicembre 2007
Fonte: Corriere del Giorno

- Dopo una lunga fase di stallo, riprende il cammino della piastra logistica del porto di Taranto. A sancirlo è stata la conferenza dei servizi svoltasi a Roma, nella sede del ministero delle Infrastrutture. Una riunione convocata per l’approvazione definitiva del progetto. Bisognerà attendere, però, ancora qualche mese per conoscere il destino dell’intervento. La conferenza, infatti, non si è chiusa: fino al 5 febbraio prossimo alla struttura tecnica del ministero, potranno pervenire pareri sul progetto definitivo.

Alla conferenza sono stati invitati 42 soggetti (pubblici e privati) che, a vario titolo, sono interessati all’intervento. Per l’Autorità portuale di Taranto erano presenti il presidente Michele Conte e l’ingegnere Domenico Daraio. Conte ha apprezzato il metodo di lavoro seguito nel corso dei lavori “a cui tutti - si legge in una nota - hanno fornito il proprio fattivo contributo ed in particolare la struttura tecnica di missione rappresentata dagli ingegneri Finocchiaro e De Minicis, affiancati dall’avvocato Rosaria La Grotta, consigliere del ministro Di Pietro.

Alla discussione sono intervenuti anche il provveditore alle Opere pubbliche di Puglia e Basilicata, ing. Chiumarulo, la Regione Puglia, l’on. Vittorio Angelici in rappresentanza della Provincia, lassessore comunale ai Trasporti Francesco Calcante, il comandante Sciaretta della Capitaneria di Porto.

La piastra logistica del porto di Taranto è un project financing proposto dal raggruppamento d’imprese composto da Grandi Lavori Fincosit, Grassetto e Logsystem ed inserito nelle priorità della Legge Obiettivo. L’intervento prevede la costruzione della piattaforma logistica (27,5 milioni), della strada dei moli (26,1 milioni), l’ampliamento del quarto sporgente (74,6 milioni), della nuova darsena (27, 7 milioni), per un totale di 156 milioni di euro.

La piattaforma logistica è un’infrastruttura portuale che consentirà la realizzazione di un modello integrato di interscambio fra due o più modalità di trasporto (strada-ferrovia-mare). L’area sarà dotata di adeguati collegamenti diretti con la rete ferroviara e stradale attraverso i quali le merci raggiungeranno rapidamente la loro destinazione

Il PD Jonico: Zona Franca, opportunità per le imprese

Con l’approvazione da parte della Camera delle nuove norme per le Zone Franche Urbane e lo stanziamento di 100 milioni di euro per il biennio 2008/09, anche per Taranto la Zona franca è più vicina. Lo hanno ricordato ieri mattina gli esponenti del Pd ionico nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’on. Ludovico Vico, il presidente della Provincia Gianni Florido, il consigliere regionale Michele Pelillo, il coordinatore provinciale Michele Mazzarano e quello cittadino Teresa Chiatante.

“Le Zone franche - ha spiegato Vico - hanno la finalità di contrastare i fenomeni di esclusione sociale negli spazi urbani e favorire l’integrazione sociale e culturale delle popolazioni che abitano nelle circoscrizioni o quartieri delle città con un numero di abitanti non superiore a 30mila”.

La zona individuata a Taranto abbraccia il rione Tamburi, la città vecchia ed il rione Paolo VI. Nei prossimi mesi gli Enti locali, di concerto con le parti sociali ed il ministero dello Sviluppo economico dovranno individuare e perimetrare l’area su cui verrà istituita la zona franca all’interno della quale potranno insediarsi piccole e micro imprese che iniziano una nuova attività economica tra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012. Il provvedimento vale anche per professionisti e lavoratori autonomi.

Quanti si insedieranno nella zona franca beneficeranno dell’esenzione dalle imposte sui redditi per i primi 5 anni. Per i periodi di imposta successiva l’esenzione è fissata al 60% per altri 5 anni, al 40% per il sesto e settimo anno ed infine al 20% per l’ottavo e nono anno. L’esenzione spetta fino a concorrenza dell’importo di 100 mila euro del reddito derivante dall’attività svolta nella zona franca e maggiorato di un importo pari a 5mila euro per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato residente nella zona franca.

Sono previste, inoltre, l’esenzione dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) per i primi 5 anni fino a concorrenza di 300 mila euro per ciascun periodo d’imposta e dell’Ici dal 2008 al 2012 per gli immobili siti nelle zone franche utilizzate per l’esercizio delle attività. Le imprese saranno esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per i primi 5 anni, solo in caso di contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata inferiore ai 12 mesi, a condizione che il 30% degli occupati risieda nell’area della zona franca. Sono escluse dal regime delle agevolazioni le imprese operanti nei settori della costruzione di automobili, navale, delle fibre tessili e sintetiche, della siderurgia e del trasporto su strada.

Secondo Chiatante si tratta di “una grande opportunità che punta a far emergere l’energia e la voglia di fare dei Tarantini”. Pelillo e Mazzarano si sono soffermati sugli aspetti politici legati al ruolo che il Pd sta svolgendo a livello nazionale in favore di Taranto. “Tutto ciò accade in una città in cui il Pd è all’opposizione, una contraddizione che occorre superare”.

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