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Duemila alunni scrivono a Vendola: «Aiuti la nostra città così inquinata»

«Caro governatore, vogliamo il cielo blu»

Forse a Taranto qualcosa si sta muovendo. La voce dei bimbi è quella del cuore. Il gruppo dei «Bambini contro l'inquinamento» incontrerà domani il presidente della Regione Puglia. C'è anche l'appello di un bimbo colpito dal cancro Sabato una manifestazione, promotore il pediatra Pino Merico
25 marzo 2008
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- TARANTO — «La nostra città è inquinata, fate qualcosa per la nostra salute e per l'ambiente prima che sia troppo tardi «. E' il tenore dell'invito rivolto dai bambini agli adulti. In questo caso è il contenuto delle duemila lettere che «Bambini contro l'inquinamento», l'associazione creata a Taranto dal pediatra Giuseppe Merico, consegneranno domani mattina al presidente della Regione Nichi Vendola, invitandolo a partecipare a una grande manifestazione cittadino che si terrà sabato prossimo.

Un incontro tra un adulto con grandi responsabilità politiche e un gruppo di ragazzini di scuole elementare e media che vogliono rappresentare la coscienza ambientalistica di una fra le città più avvelenate d'Italia dai fumi industriali.

L'appuntamento tra i rappresentanti dell'associazione di volontariato e Vendola è alle 10 nella sede della Regione Puglia, il luogo istituzionale in cui i giovanissimi tarantini sanno che si prendono decisioni importanti per la salute collettiva e vengono stabilite misure utili a contrastare il progressivo inquinamento dell'aria, dell'acqua e di tutto l'ambiente tarantini. «Il governatore della Puglia - è scritto in un comunicato dell'associazione - ha voluto incontrare una delegazione dell'associazione Bambini contro l'inquinamento che, guidata dal presidente dottor Pino Merico, comprenderà una rappresentanza di bambini con i loro genitori e alcuni membri del sodalizio.

Nel corso dell'incontro i bambini consegneranno le circa duemila lettere che hanno scritto al presidente Vendola per chiedergli più attenzione alle tematiche ambientali che riguardano la città di Taranto e il suo territorio».

Tra le lettere autografe dei ragazzini spicca per il suo particolare significato quella scritta da un bambino colpito da una patologia tumorale «il cui insorgere è, secondo le ricerche scientifiche, da mettere in relazione con gli inquinanti respirati ogni giorno. L'associazione porterà così al presidente Niki Vendola la richiesta dei bambini di Taranto di aumentare l'impegno della Regione per monitorare e contrastare con più efficacia l'inquinamento ambientale dell'ecosistema tarantino».

L'associazione, oltre a promuovere un'azione di sensibilizzazione verso i problemi legati alle contaminazioni industriali e al degrado ambientale, rappresenta nella società la legittima istanza dei bambini di vivere in un mondo più pulito. Da un lato supporta la magistratura nella propria attività e dall'altro stimola le istituzioni con le continue iniziative.

«Cerchiamo di sviluppare una coscienza ambientalistica sin dalla più tenera età - spiega il dottor Pino Merico - perché siamo convinti che questo possa rappresentare la svolta storica per la città. Pretendere sin da quando si è piccoli di vivere in un ambiente più pulito, con meno veleni, nel quale tutti si danno da fare per ridurre l'inquinamento, i cittadini, gli industriali, gli amministratori e i politici. Forse, a Taranto, qualcosa si sta muovendo.

La voce dei bimbi è quella del cuore e hanno voluto incontrare il presidente Vendola perché lo conoscono come persona sensibile al problema». Tra le varie iniziative dell'associazione si segnalano il progetto sull'ambiente che ha visto coinvolte 48 scuole tarantine e il corteo al quartiere Tamburi con duemila persone in corteo.

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