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Una proposta per ridurre il numero delle morti bianche

Ogni giorno, in Italia, muoiono in media quattro persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti
8 aprile 2008
Cosimo Borraccino

Morti Bianche: industria e servizi i settori più a rischio, Bari e Taranto le province più colpite Dal consigliere regionale e provinciale dei Comunisti Italiani, Cosimo Borraccino, riceviamo: “Ogni giorno, in Italia, muoiono in media quattro persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali.

La Sinistra-l’Arcobaleno propone: una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore e in 2 ore la durata massima degli straordinari; l’immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro e, quindi, più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme.

A proposito, invece, della precarietà, i lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro.

La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite Iva. Nel 2003, ai lavoratori, toccava il 48,9 per cento del reddito prodotto nel Paese, nel 1972 era il 59,2.

Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente è ulteriormente diminuita. Secondo i dati della Banca d’Italia, dal 2000 al 2006, prezzi e tariffe sono notevolmente aumentati e i salari sono rimasti invariati. La Sinistra-l’Arcobaleno vuole fissare, per legge, il salario orario minimo per garantire una retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti.

La Sinistra-l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta Europa, un reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi. La Sinistra l’Arcobaleno, infine, propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi più bassi portandoli dal 23 al 20 per cento, contemporaneamente di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie al 20 per cento, di redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici, attuando immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che destina loro tutto l’extragettito maturato.

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