«Denunceremo l'Ilva di Taranto»
L'annuncia il segretario generale della Uilm Taranto, Rocco Palombella, perché - durante lo sciopero che s'è svolto presso lo stabilimento siderurgico tarantino per protestare dopo l'incidente del 24 aprile in cui morì un operaio - l'azienda avrebbe sostituito lavoratori scioperanti con altri e si sarebbe anche verificato un grave incendio che ha determinato il fermo di un impianto. «Solo per puro caso – dice Palombella – non ci sono stati incidenti con operai coinvolti»
TARANTO - Durante lo sciopero fatto all'Ilva di Taranto per protestare contro l’incidente del 24 aprile in cui morì un operaio sono stati sostituiti lavoratori scioperanti e si è anche verificato un grave incendio che ha determinato il fermo di un impianto: lo afferma il segretario generale della Uilm di Taranto, Rocco Palombella, il quale ha annunciato che presenterà una denuncia agli enti ispettivi per accertare eventuali irregolarità e comportamenti antisindacali da parte dell’Ilva.
Il sindacalista fa riferimento allo sciopero di 24 ore indetto dai sindacati di categoria dei metalmeccanici nello stabilimento Ilva il 24 aprile scorso, due giorni dopo l'incidente costato la vita a Gjoni Arjan, di 47 anni, di nazionalità albanese, dipendente di una ditta appaltatrice, precipitato da una passerella posta a 15 metri da terra mentre stava lavorando all’assemblaggio di strutture metalliche nel reparto Laf dell’Ilva.
Durante lo sciopero dalla dirigenza Ilva “sono stati sostituiti lavoratori scioperanti con capireparto, tecnici, impiegati, capisquadra, reclutati da reparti limitrofi – denuncia Palombella – e con assetti organizzativi pericolosi per la sicurezza del personale. Non ci siamo mai ritrovati in passato di fronte a comportamenti di tale gravità”.
Durante lo sciopero, secondo le informazioni raccolte dal sindacalista, tra l’altro, si sarebbe verificato un incendio di vaste proporzioni che avrebbe coinvolto l’impianto finitore del treno nastri 2, provocando gravi danni all’impianto. “Solo per puro caso – osserva Palombella – non ci sono stati incidenti con operai coinvolti e l'impianto è ancora fermo”.
Secondo il sindacalista della Uilm, “sono stati chiamati anche lavoratori in turno di riposo in sostituzione dei colleghi scioperanti ed utilizzati diversi lavoratori in orario straordinario per consentire la marcia degli impianti con eventuali rischi”.
“I dati forniti dall’Ilva sugli scioperanti – puntualizza ancora Palombella – facevano evincere scarsa partecipazione. E’ mai possibile – si chiede il segretario provinciale della Uilm – che un’azienda di queste dimensioni, a fronte del susseguirsi di incidenti gravi e mortali, anzichè impegnarsi a far diminuire il numero delle vittime, si impegna, invece, a mortificare tutti quei lavoratori che hanno deciso di scioperare per una giusta causa”. “Questo comportamento – conclude – oltre ad essere illegittimo, contribuisce a creare un clima di scontro tra tecnici e operai, che ha contribuito in passato a provocare incidenti gravi”.
http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=ILARIA_DAMICO_-_Exit_15&id=2222
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