Una fiera di ecologia sponsorizzata da chi inquina
"Regione Puglia e Federparchi rinnovano anche per quest'anno l'appuntamento con MEDITERRE, la Fiera dei parchi del Mediterraneo. L'iniziativa vuole riaffermare il tema della cooperazione nell'ambito delle azioni di conservazione della natura e di sviluppo locale sostenibile. MEDITERRE l'occasione per conoscere e condividere risultati raggiunti e buone pratiche".
Così l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia Michele Losappio descrive Mediterre.
Ma sui manifesti della Regione Pugia si possono vedere gli sponsor:
* Ilva (principale azienda che inquina Taranto: emette il 90,3% di tutta la diossina italiana stimata nel registro INES)
* Edison (azienda che gestisce le due centrali termoelettriche di Taranto)
* ENEL (azienda che gestisce la centrale a carbone di Cerano a Brindisi, principale sorgente di CO2)
* ENI (azienda che gestisce la raffineria a Taranto e che ha annunciato il raddoppio della raffineria da 6,5 a 11 milioni di tonnellate).
Tutte queste aziende sono sottoposte alle autorizzazioni integrate ambientali (Aia).
Manca all'appello invece la Gas Natural, la cui sponsorizzazione di Mediterre in passato non era mancata.
Vorremmo sapere: quanti soldi fino ad ora queste aziende hanno fornito?
Tutto questo non può creare un conflitto di interesse mentre è in corso la trattativa per il rilascio dell'Autorizazione Integrata Ambientale?
E' corretto che la Regione sia sponsorizzata da aziende che sono soggette ad autorizzazione?
Chiediamo all'assessore all'ecologia della Regione Michele Losappio come mai Gas Natural non sponsorizza più: forse il rigassificatore di Taranto ha subìto una svolta decisiva?
Ma in particolare esprimiamo tutta la nostra meraviglia nell'apprendere che MEDITERRE abbia tra gli sponsor l'Ilva, grande "paladina" dello sviluppo sostenibile, e l'Enel, altra grande azienda che a Cerano ha dato una splendida dimostrazione di sviluppo sostenibile.
Complimenti Assessore!
Anche al Presidente della Regione Nichi Vendola, che ha incontrato i bambini contro l'inquinamento, suggeriamo di controllare anche lui le liste degli sponsor: non vorremmo che fra gli sponsor ci trovi qualche fabbrica che, con le sue salutari polveri, accompagna i pargoli dalla culla alla tomba.
Vorremmo continuare a credere nel sogno di una Puglia diversa. Ma Mediterre ci fa uno strano effetto.
Mediterre è ormai diventata la fiera del controllore che si fa sponsorizzare dal controllato.
Essere sponsorizzati da chi inquina per un realizzare un evento ecologico non è il massimo della coerenza. Dobbiamo forse anche aspettarci in futuro che la Regione si faccia sponsorizzare gli eventi per la pace da qualche produttore di cannoni?
Amici di Beppe Grillo - Puglia
Comitato per Taranto
Delfini Erranti
PeaceLink
Articoli correlati
- Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17
Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto - Ennesimo decreto Salva IILVA
Bocciato l'ordine del giorno di Angelo Bonelli sull'ILVA di Taranto
Il 13 marzo è stato convertito in legge l'ultimo decreto in materia di ILVA con un iter blindato e senza che ci fosse la possibilità di introdurre norme a difesa dell'ambiente e della salute. Nonostante ciò, la battaglia non è finita. Taranto resisti! Taranto non sei sola.21 marzo 2024 - Fulvia Gravame - Interpellanza in merito al futuro degli impianti ILVA
Angelo Bonelli fa una domanda difficile al governo. Avremo mai risposta?
Se il governo non consideri prioritario destinare le risorse assegnate all'intervento «Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate» di DRI d'Italia a progetti che invece potrebbero concretamente risolvere, una volta per tutte, l'emergenza ambientale e sanitaria della città di Taranto.21 marzo 2024 - Fulvia Gravame - Al Ministro dell'Ambiente
Richiesta di indagine su picco di benzene a Taranto
Le scrivo per segnalare un preoccupante picco di benzene con un valore di 61 microgrammi per metro cubo come media oraria, ben al di sopra del valore di soglia di 27 microgrammi a metro cubo adottato come riferimento dalla comunità scientifica17 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network