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San Vito nel degrado, i commercianti attaccano la Marina

Volontari pronti a sostituire l'Amiu per pulire strade e spiagge. San Vito è una pattumiera a cielo aperto ad uso di residenti e forestieri e dei cantieri edili della città. Il problema esaminato durante un incontro aperto ai commercianti.
20 maggio 2008
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- TARANTO — San Vito è una pattumiera a cielo aperto ad uso di residenti e forestieri e dei cantieri edili della città. Gli «ecoguastatori» sono sempre all'opera per deturpare e tenere sporco il naturale «balcone a mare» frequentato da migliaia di tarantini già ora che si è alla vigilia del mesi estivi. E' questa la denuncia dei commercianti della zona. Ora si sono stancati, stanno per costituirsi in comitato e chiedono al Comune e alla Marina militare le ragioni del disinteresse che produce il degrado di tutta l'area.

Già una trentina di negozianti, titolari di locali pubblici e operatori turistici sono pronti a dare vita a pacifiche manifestazioni di protesta per richiamare l'attenzione dei due enti sulla situazione e sulle soluzioni da attuare. Squadre volontarie di bonifica ambientale sono disponibili a sostituire l'Amiu nei suoi compiti istituzionali se le spiagge libere, le scogliere, le strade continueranno ad essere sporche come lo sono ora «grazie anche alla totale mancanza di controllo da parte di quanti dovrebbero vigilare per garantire la salvaguardia del territorio».

Il problema è stato esaminato durante un incontro aperto ai commercianti. Non solo il degrado ambientale del quartiere ma anche la carenza di servizi pubblici sono state sottolineate nel corso della riunione.

La lista delle priorità comprende, è scritto in una nota di Confcommercio, «il randagismo, l'inadaguata illuminazione pubblica, i trasporti pubblici urbani, soprattutto nelle ore notturne, la pericolosità del manto stradale, i parcheggi inesistenti ed in particolare nei pressi delle strutture della Marina militare, anche se all'interno vi sono le aree destinate alla sosta delle autovetture, le prossime baraccopoli dei campeggiatori abusivi di viale del Tramonto».

La Marina militare, sottolinea l'associazione, proprio a San Vito possiede alcuni tra i suoi maggiori impianti. «Si parta allora dalla questione dei parcheggi invitando i propri dipendenti a non penalizzare i residenti del quartiere e a non lasciare, sin dalle 7 del mattino, le auto in sosta all'esterno delle strutture militari. Si proceda poi con la pulizia delle aree adiacenti agli insediamenti, cioè alle spiagge riservate ai militari».

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