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«Taranto Futura» vorrebbe annullare l’audizione del 28/5 Ministero

L’Avv. Nicola Russo, a nome dell'Associazione "Taranto Futura" ha avviato un procedimento teso ad annullare in toto l’audizione tenuta presso il Ministero lo scorso 28 maggio perché, fondamentalmente, all’audizione non è stata invitata anche la suddetta associazione. Ecco la risposta di Biagio De Marzo (Peacelink)
1 giugno 2008
Biagio De Marzo (Peacelink)

- Apprendo dal Corriere del Giorno di domenica 1 giugno che l’avv. Nicola Russo, a nome dell’ “Associazione Taranto futura”, ha avviato un procedimento teso ad annullare in toto l’audizione tenuta presso il Ministero dell’ambiente lo scorso mercoledì 28 maggio perché, fondamentalmente, all’audizione non è stata invitata anche la suddetta associazione.

In qualità di persona “informata dei fatti” e che ha fatto parte della delegazione per l’audizione, faccio presente che il Ministero ha programmato “l’audizione con i soggetti che hanno presentato osservazioni nell’ambito dei procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale in corso".

Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, “Osservazioni” alla domanda di AIA per Ilva Taranto furono formulate, a suo tempo e nei termini di legge, dall’AIL di Taranto e dal gruppo di 25 organizzazioni territoriali e di singoli cittadini di Taranto.

L'intervento di Russo (Taranto Futura)
L’avvocato Nicola Russo, del comitato Taranto Futura, ha rivolto una contestazione al ministero dell’Ambiente in ordine alla mancata partecipazione all’incontro dello scorso 28 maggio al quale sono state invitate alcune associazioni ambientaliste e Comitati in ordine alle problematiche ambientali della città di Taranto e alle procedure Aia per l’Accordo di Programma.

Secondo Russo la riunione si sarebbe svolta “in piena violazione delle regolari procedure di informazione di cui alla Convenzione di Aarhus, che, di contro, avrebbe permesso la partecipazione di altre associazioni e comitati”.

Da qui la richiesta di “annullare ogni proposta avvenuta da parte di alcune associazioni, senza sentire il parere di altre associazioni e comitati della città di Taranto. Si resta in attesa di ulteriore e immediato incontro, in sostituzione di quello tenuto il 28 maggio 2008, con riserva di adire il giudice amministrativo in caso di inerzia e fatti salvi i diritti e le procedure giudiziarie pendenti”.

Contro l’accordo di programma per l’Aia, l’avv. Russo, per conto di Taranto Futura, ha già presentato ricorso al Tar di Lecce che ha fissato l’udienza per il prossimo 4 giugno.
Per contingenti ragioni di tipo burocratico, all’epoca le 25 organizzazioni locali avevano dato come proprio “recapito postale” quello del “Comitato per Taranto” che era una delle 25 organizzazioni territoriali firmatarie delle suddette “Osservazioni”.

Allego, per completezza di informazione, i file della lettera con cui le 25 organizzazioni territoriali inviarono a Minambiente le proprie “osservazioni”, dell’invito alla audizione del 28.5.08 recapitato all’AIL di Taranto ed al “Comitato per Taranto” per le 25 organizzazioni territoriali firmatarie delle “Osservazioni” e della nota inviata al Ministero con i nominativi delle persone, appartenenti ad associazioni presenti nell’elenco delle 25 organizzazioni territoriali firmatarie delle “Osservazioni”, che avrebbero partecipato all’audizione.

Nulla impedisce alla “Associazione Taranto futura”, e ad altre associazioni, di analizzare le circa 4400 pagine della documentazione Ilva e di formulare le proprie “Osservazioni”, atteso che il Ministero ha assicurato che recepirà le “Osservazioni” del “pubblico interessato” fino all’ultimo minuto, prima di firmare l’atto amministrativo di concessione dell’AIA.

Biagio De Marzo – PeaceLink

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