Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

«Diossina, l'Ilva deve fare di più»

La Regione sospende il giudizio sugli sforzi che Ilva sta facendo per mitigare l'impatto ambientale della sua produzione di acciaio, ma lo classifica, come non sufficiente. Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente Michele Losappio al termine del sopralluogo effettuato ieri mattina nello stabililmento.
7 settembre 2008
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- TARANTO — La Regione sospende il giudizio sullo sforzo che Ilva sta facendo per mitigare l'impatto ambientale della sua produzione di acciaio, ma lo classifica, in ogni caso, come non sufficiente. In particolare scotta il problema della diossina le cui emissioni devono assolutamente scendere sotto il nanogrammo per metro cubo.

«Abbiamo fatto un'ispezione sugli impianti commenta l'assessore regionale all'Ambiente Michele Losappio - ci sono lavori in corso, alcuni interventi sono stati completati, altri sono in ritardo. Esprimeremo la valutazione su questa visita nella prossima riunione in prefettura con tutti i firmatari del protocollo d'intesa 2006. In ogni caso posso dire che lo sforzo che sta facendo l'azienda non basta ancora, bisogna andare oltre le misure previste dal protocollo. Se la diossina non scende sotto la soglia simbolica del nanogrammo la Regione non darà l'autorizzazione integrata ambientale».

Reduce, insieme con il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, dalla verifica effettuata ieri mattina nello stabilimento siderurgico tarantino sulla cokeria, dove l'azienda ha previsto di investire 215 milioni per abbattere gli agenti inquinanti, e sull'agglomerato (157 milioni di interventi stanziati), Losappio fa il punto con la stampa nella nuova sala del consiglio di fabbrica. E' affiancato da Giorgio Assennato (Arpa) e dall'assessore comunale all'Ambiente Sebastiano Romeo.

All'esterno della palazzina della direzione Ilva, intanto, le associazioni ambientalistiche tarantine raggruppate nel «Comitato per Taranto» manifestano pacificamente con un sit in. Ieri mattina la Regione ha voluto verificare direttamente, insieme con Provincia, Comune e Asl, lo stato di attuazione degli impegni sottoscritti nel protocollo d'intesa del 2006. E' il documento con il quale Ilva si pone l'obiettivo di ridurre gli agenti inquinanti attraverso interventi di ambientalizzazione per i quali ha stanziato mezzo miliardo di euro.

Losappio voleva capire se la situazione attuale corrisponde ai tempi indicati nel cronoprogramma del 2006. «Oggi ho visto impianti nuovi ha detto l'assessore al termine del giro - e altre parti in ritardo. Voglio però dire che non si possono chiedere miracoli in pochi mesi mentre si stende una cortina di nebbia sul passato. Recuperare i ritardi di decenni è duro».

Losappio è netto sulla questione diossina. «Questo aspetto non va tanto bene dice chiaramente - c'è una linea comune tra Taranto, Statte, Provincia e Regione mentre c'è cautela da parte del ministero. Vedremo se ci saranno cambiamenti nella politica dell'Ilva sull'utilizzazione dell'urea che non riesce ad abbattere la diossina oltre certi livelli per noi insufficienti. Vediamo se applicherà altri sistemi». Secondo il presidente della Provincia, Gianni Florido, «l'unità tra le autonomie locali ha imposto all'Ilva l'accelerazione sugli interventi capaci di modificare la situazione».

L'assessore comunale Sebastiano Romeo ha confermato che il Comune sbloccherà le autorizzazioni edilizie per la realizzazione delle barriere vicino ai cumuli di minerali e al muro di cinta.

Articoli correlati

  • Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo
    Processo Ilva
    ILVA di Taranto

    Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo

    PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
    19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?
    Ecologia
    PeaceLink sollecita il presidente della Regione Michele Emiliano

    Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?

    Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
    18 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)