SD presenta a Vendola la proposta di legge "antidiossina"
Questa mattina a Bari, si è tenuto un incontro tra la delegazione pugliese di Sinistra Democratica ed il Governatore della Regione Puglia Niki Vendola, nel corso del quale, Marcello Caracciolo - Responsabile Provinciale Ambiente di Sinistra Democratica Taranto - ha presentato ufficialmente una proposta di Legge Regionale per “il controllo e la regolamentazione delle emissioni industriali in atmosfera”.
La proposta di legge, messa a disposizione del Consiglio Regionale intende contribuire fattivamente alla soluzione dell’annoso problema dell’inquinamento ambientale che da oltre 40 anni affligge Taranto e altre aree della Regione Puglia.
“Oltre a fissare valori limite per i più pericolosi inquinanti persistenti come ad esempio le tristemente famose diossine, vengono stabilite le nuove direttive da applicare anche in ambienti di lavoro dove i valori limite per concentrazione di inquinanti sono risultati essere superiori a quelli stabiliti dalla Comunità Europea, quali ad esempio le cokerie ed in generale gli impianti di sinterizzazione, agglomerati, raffinerie, cementifici e centrali elettriche che con le emissioni diffuse non convogliate restano il maggior problema fin qui irrisolto, - dichiara Marcello Caracciolo che ha materialmente redatto la proposta di legge – le concentrazioni limite per la diossina in due anni dovranno attestarsi a 0,4 ng TEQ/m3 , per poi arrivare a 0,1 ng TEQ/m3 così come già indicato dalla Comunità Europea ed applicato in altre nazioni industrializzate come ad esempio la Germania.”
“La stagione della politica dei fatti attuata sul territorio Jonico da Sinistra Democratica sull’asse Comune di Taranto - Regione Puglia, inaugurata con la sottoscrizione dell’accordo vincolante firmato tra ILVA, AGIP,ENI, ed Enti Locali, prosegue per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo eco-compatibile grazie anche al grande impegno fin qui dimostrato dal Governatore Vendola e dal nostro Sindaco Stèfano”.
“La tutela della salute è il fine del sistema sanitario regionale, da questo articolo dello Statuto Regionale, prende spunto la nostra proposta di legge. Il rilancio economico-occupazionale della Puglia non può non tenere conto del gravissimo stato di degrado ambientale di un territorio martoriato. Qui si produce il 92% della diossina italiana e ben l’8,8 % di quella europea, diversi chilogrammi accumulati nel tempo che rischiamo di lasciare in eredità alle future generazioni. E’ una colpa inammissibile, troppo grave per chiunque abbia una coscienza civile ed un briciolo residuo di umanità”.
All’incontro con Vendola, per Sinistra Democratica, oltre a Marcello Caracciolo erano presenti il Consigliere Regionale Dott. Michele Ventricelli, il Coordinatore Provinciale di Taranto Dott. Gianfranco Murri e la Prof.ssa Marilena DINOI Consigliere Provinciale di Taranto e Membro della Direzione Nazionale. Una copia della proposta di legge è stata inviata anche al Segretario Nazionale di Sinistra Democratica Dott. Claudio Fava, Europarlamentare, il quale nei prossimi giorni interesserà della vicenda “Taranto” il Parlamento Europeo e la Commissione Ambiente U.E. sollecitando un intervento tempestivo della stessa nei confronti del Governo Italiano.
Ma vediamo nel dettaglio le principali novità contenute nella proposta di legge;
- L’adozione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) data la gravità della situazione ambientale accertata in aree come ad es. Brindisi, Taranto e Statte dovrà avvenire prescindendo dalle logiche di “compatibilità economica” mirando sempre alla scelta delle migliori tecnologie in assoluto, dando quindi priorità alla salvaguardia della salute e dell’ambiente anche nella piena applicazione del principio di precauzione;
Come da decisione del Consiglio 2004/259/CE riguardante il limite di emissione di “diossina”:
- Il limite regionale sarà fissato a 1 ng/M3 TEQ/M3 da raggiungere entro il 31.12.2009, per poi scendere a 0,4 ng/M3 TEQ/M3 entro il 31.12.2010 e a 0,1 ng/M3 TEQ/M3 entro la fine del 2011.
- Nuove modalità di stoccaggio e movimentazione di polveri di carbone ed altri minerali in cumuli, il divieto di stoccaggio all’aperto degli stessi per impedire così la diffusione nell’ambiente circostante;
- Gli impianti sottoposti ad A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) dovranno dotarsi , (o adeguare quelli esistenti) di sistemi di controllo, verifica ed analisi idonei a garantire 24 ore su 24 il monitoraggio degli inquinanti rilasciati. Detti sistemi dovranno essere nella piena disponibilità degli organi di controllo che ne avranno accesso senza alcun preavviso.
- I dati rilevati dalle analisi continue dovranno essere pubblicati e costantemente aggiornati, sui rispettivi siti web da ARPA Puglia, Regione Puglia, Comuni e Province interessati, con piena disponibilità di accesso ai dati raccolti per i cittadini, come previsto dal Protocollo di Aarhus.
- Il raggiungimento ed il costante mantenimento dei limiti di legge sarà propedeutico al mantenimento o al rilascio dell’A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale);
- Valori limite specifici per gli inceneritori di rifiuti urbani e pericolosi ospedalieri e disciplina per l’impiego dei materiali considerati “ prodotti/rifiuto” impiegati nei processi di combustione come “combustibili alternativi”.
Cordiali saluti,
Marcello Caracciolo
Responsabile Provinciale Ambiente
Sinistra Democratica Taranto
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