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Un grande parco eolico accanto al Polisettoriale

Il piano è all'esame della Regione. Porto, il progetto per un impianto da 10 pale. Un investimento di 62 milioni di euro. La centrale svilupperebbe 30 megawatt, sufficienti ad alimentare tutte le banchine. Le CO previste sono 24.651 tonnellate l'anno contro l'1.4 milioni di una centrale elettrica convezionale.
11 novembre 2008
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- TARANTO — Trenta megawatt di energia. Sufficienti, per esempio, a rendere autonomo il porto di Taranto. E' la potenza del campo eolico costiero «nearshore» il cui progetto è sulla scrivania dell'assessorato regionale all'Ambiente per la procedura di valutazione di impatto ambientale e in transito anche dai ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti. E' un investimento da 62 milioni di euro, presentato dalla Societ Energy spa, per realizzare un impianto di fonte energetica rinnovabile nell'area demaniale marittima del porto tarantino inserita nel piano regolatore portuale.

Il parco, che occupa una superficie di circa 110 ettari, è costituito da dieci torri alte cento metri divise in due gruppi. Quattro sono dislocate in prossimità del molo polisettoriale, sei a ridosso della diga foranea, distanti una dal-l'altra dai 300 ai 360 metri. Il sito, scelto in base a uno studio specifico delle caratteristiche dei venti, non è soggetto ad alcun vincolo paesaggistico, non rientra nelle zone Sic (sito d'importanza comunitaria), non è sottoposto al vincolo Palazzo, non è compreso in oasi di protezione.

Inoltre è un tratto di mare fuori rada non attraversato dalle rotte delle navi in entrata e in uscita dal porto. Un sostanziale contributo alla captazione del vento, indispensabile per far muovere le pale delle turbine di 90 metri di diametro, arriverà dal traliccio anemometrico che sarà installato dall'autorità portuale entro qualche settimana all'interno dello scalo marittimo.

Servirà a studiare e calcolare la producibilità di energia in funzione dei venti e a correggere eventuali errori compiuti negli studi preventivi. L'energia prodotta da ogni singola turbina è trasportata mediante cavi a una cabina di trasformazione allacciata alla rete elettrica generale. Può essere venduta a livello nazionale o potrà scattare qualche convenienza a essere utilizzata a Taranto, nel porto stesso in modo da renderlo indipendente.

L'esame preliminare del sito ha appurato che il vento nella zona soffia mediamente a 6-7 metri al secondo, che ai cento metri di altezza cui sono collocate le turbine arriva ai 7.29 metri al secondo e che in un anno le ore con una velocità media di 6.25 sono 4153. Un complesso di dati che ha convinto Societ Energy a progettare il parco eolico in quel punto anche per lo scarsissimo impatto visivo dovuto alla grande industrializzazione esistente in quella zona del porto ionico.

Un altro dei vantaggi dell'impianto di energia basato sulla fonte rinnovabile è l'assenza quasi totale di produzione di rifiuti mentre le emissioni in atmosfera di inquinanti e di gas sono ridottissime. L'anidride carbonica (CO2) è pari a 24.651 tonnellate l'anno contro l'1.4 milioni di una centrale elettrica convezionale; l'anidride solforosa (SO2) è 64 tonnellate a fronte delle 1960 consuete; gli ossidi di azoto (NOx) passano da 2660 tonnellate a 24.

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