Ma Stefàno applaude la legge: «Un regalo di Natale»
TARANTO — «Questo è il più bel regalo di Natale che Taranto si potesse aspettare». E' il sindaco della città con il più alto tasso di diossina in Italia, Ezio Stefàno, a definire così la legge varata quarantotto ore fa dal consiglio regionale che limita le emissioni in atmosfera dell'inquinante emesso nell'area industriale secondo precise scadenze temporali. Assente, peraltro, a Bari, il sindaco di Taranto sente di rivolgere, insieme con l'assessore comunale all'Ambiente, Sebastiano Romeo, «un sentito ringraziamento alla Regione Puglia, ai suoi amministratori e consiglieri, per l'avvenuta approvazione di una legge da tempo auspicata, necessaria e finalmente dato di fatto».
Gli ambientalisti
Le reazioni al provvedimento che vincola l'Ilva a attrezzarsi entro la fine del 2010 per limitare le emissioni al valore minimo di 0.4 nanogrammi al metro cubo sono, è ovvio, improntate a grande soddisfazione. Legambiente, un perno fondamentale della galassia di sigle e associazioni che hanno marciato e sensibilizzato l'opinione pubblica su questo problema, parla di «notizia storica per l'ambiente e per la salute dei cittadini di Taranto e della Puglia». Definisce l'atto della Regione «un voto importante per tutto il Paese perché quella passata ieri è la prima legge regionale che preveda un percorso di riduzione dei limiti di diossina emessa in atmosfera». Ed è anche ilseguito alla grande mobilitazione che ha coinvolto la città negli ultimi mesi e che è sfociata nella grande manifestazione di piazza del 29 novembre scorso alla quale hanno preso parte non meno di 15mila cittadini di Taranto.
Il riformista
Gaetano Carrozzo, presidente dei Riformisti ed ex sindaco di Taranto, rivolge «un plauso e un ringraziamento a tutti i consiglieri regionali che, con il loro voto, hanno consentito l'approvazione della legge sulle diossine, anche con una maggioranza più larga di quella che sostiene la giunta di centro-sinistra». E sottolinea che «chi non ha votato a favore ha perso una grande occasione. Ci auguriamo che i distinguo e i tentativi di emendamenti siano stati dettati esclusivamente dalla volontà di migliorare la legge, ma francamente sono apparsi confusi e poco lineari, prestandosi all'accusa di strumentalità».
Carrozzo mette in guardia contro la possibilità che la legge venga attaccata in altre sedi. «Ci auguriamo altresì che il governo nazionale non impugni la legge dinanzi alla Corte Costituzionale. Se ciò dovesse avvenire promuoveremo una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare e chiederemo a tutte le forze associative e politiche di partecipare alla raccolta di firme. L'approvazione della legge regionale - continua l'ex vice sindaco Gaetano Carrozzo - va vissuta solo come il primo passo di una lunga marcia. È importante l'introduzione del principio di tossicità equivalente ».
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