A Taranto gli acquerelli del "Grand Tour" di Ducros
TARANTO – Gli acquerelli di Louis Ducros nuovamente a Taranto, ovvero laddove ebbero origine. S'inaugura oggi alle 17 al Museo Nazionale Archeologico del capoluogo jonico la mostra dei dipinti realizzati nel 1778 nel corso di un "Grand Tour" che coinvolse quattro nobiluomini olandesi e un inglese che attraversarono la Penisola passando per Roma, la Puglia, la Calabria e la Sicilia.
Le tele sono esposte abitualmente al Rijksmuseum di Amsterdam, il principale museo olandese, e dopo due secoli lo saranno per tre mesi a Taranto. L’amministrazione comunale di Taranto è riuscita ad organizzare l’esposizione ad un anno esatto dalla riapertura del Museo Archeologico. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parteciperà all’inaugurazione della mostra - titolo «Gli Acquerelli di Louis Ducros – 1778 Quattro gentiluomini e un pittore di paesaggi: la Puglia del Grand Tour». La mostra – promossa tra gli altri anche dalla Regione Puglia – sarà inaugurata dal sindaco Ezio Stefano e dai rappresentanti degli enti e delle istituzioni pubbliche e private che hanno partecipato al progetto.
«E' un evento importante, direi storico – spiega Angela Mignogna, assessore alla Cultura di Taranto – perchè siamo riusciti ad ottenere opere d’arte di grandissimo valore che testimoniano la vita e mostrano i paesaggi di una Puglia che non c'è più. È un passo avanti per il nostro museo che così si apre a manifestazioni non solo legate alla Magna Grecia». Saranno esposti un’ottantina di acquerelli che raffigurano numerose località pugliesi: da Taranto a Bari, Lecce, Brindisi, Canosa, Gallipoli, Manduria, Giovinazzo e Monopoli, Egnatia o Canne della Battaglia, che il pennello di Louis Ducros, pittore svizzero che a lungo dimorò a Roma, consegnò alla storia dell’arte al termine di un lungo viaggio alla ricerca delle testimonianze dell’arte greca e romana. Il viaggio di Willem Carel Dierkens, Willem Hendrick van Nieuzerkerke, sir Nathaniel Thornbury iniziò nel gennaio 1778.
A loro si aggiunse Nicolaas Ten Hove, maestro generale della Zecca dell’Aia, che coinvolse il pittore Ducros, artista già noto per la sua capacità quasi fotografica di sintetizzare avvenimenti e di raccontare per immagini ciò che accadeva in quegli anni. Dal viaggio nella Penisola ne furono tratte 378 tele, conservate in Olanda dal Rijksmuseum in tre grandi album. Ora 15 di quei dipinti, con l'occasione della mostra, sono stati raccolti in una cartella pubblicata insieme al catalogo curato dallo storico dell’arte Andrea Emiliani, da Piero Massafra e Cosimo D’Angela.
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