A giorni rischia di bloccarsi il laboratorio diossine di Taranto per mancato rinnovo dei contratti del personale
Nella provincia più inquinata d’Italia, a Taranto, i controlli sulle emissioni di diossine, per cui è stata approvata una legge apposita, potrebbero saltare.
A denunciarlo è il prof. Giorgio Assennato, direttore dell’Arpa Puglia - l’Agenzia regionale di protezione ambientale - durante il convegno “Brindisi e Taranto - città dei veleni” organizzato dall’Upi (Unione Provincie Italiane) che si è tenuto nel salone di rappresentanza di Palazzo di Governo a Taranto.
Sede inadeguata, mancanza di mezzi e di risorse, assunzioni bloccate: queste le criticità della situazione pugliese, per cui l’Arpa Puglia può contare di soli 18 milioni di euro, a fronte dei 53 milioni di Euro dell’Arpa Toscana: un grave paradosso.
Le uniche due persone che gestiscono lo spettrometro di massa ad altra risoluzione di Taranto (la sofisticata apparecchiatura che analizza le diossine) fra pochi giorni non potranno più lavorare: scade il contratto. Avevano lavorato tantissimo e con competenza.
A giugno, mese in cui devono partire i controlli periodici della legge regionale sulla diossina Ilva, il laboratorio sarà bloccato se il Presidente Nichi Vendola non interverrà.
http://www.radiopopolaresalento.it/2009/05/14/lallarme-dellarpa-senza-risorse-non-puo-lavorare
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