Dopo le pecore ora anche le uova alla diossina. A Taranto una situazione senza precedenti
la notizia del ritrovamento di diossina nelle uova ad oltre 14 km da Taranto è la conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, della drammaticità della situazione ambientale non solo del capoluogo ma di buona parte della provincia jonica. Siamo dinanzi ad una vera emergenza sanitaria senza precedenti e la portata di tutto ciò verrà percepita appieno solo (chissà quando) procederemo con le analisi sugli esseri umani.
E' arrivato il momento di chiedere conto alla dirigenza ilva dei danni abnormi provocati alla nostra salute e all'intero territorio. Occorre prendere immediati provvedimenti nel breve e nel lungo periodo.
In qualità di assessore alla sanità ha il dovere di procedere con urgenza e determinazione rafforzando gli organi di controllo locali come Arpa e Asl in un'ottica di consolidamento e di efficienza che pretendiamo siano di primissimo livello.
Queste strutture vanno messe nelle condizioni di far fronte alle micidiali conseguenze provocate dalla presenza del complesso siderurgico Ilva attraverso una strategia di studio, prevenzione e controllo.
Lei ha escluso danni alla salute perché di diossina, riprendo una sua espressione, "se ne dovrebbero ingerire enormi quantità". La prego di non dimenticare l'incidenza della bio-accumulazione. Noi tarantini,infatti, mangiamo e respiriamo diossina da decenni, accumulando nel nostro organismo, la dose di diossina quotidiana.
Comprenderà facilmente quali conseguenze questo determina sulla nostra salute e su quella dei nostri.
Ci aspettiamo che non si perda altro tempo e che si intervenga immediatamente per contrastare una situazione scandalosa fatta di inefficienze, connivenze e colpevoli ritardi a danno della salute pubblica.
Articoli correlati
- Il 22 maggio manifestazione in piazza contro il dissequestro degli impianti siderurgici
ILVA: la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo dà nuovamente ragione ai cittadini
Le quattro condanne di oggi verso l'Italia sono la plastica evidenziazione di tutte le inadempienze dei governi che si sono succeduti. Le quattro condanne di oggi della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) confermano Taranto come "zona di sacrificio" dei diritti umani.5 maggio 2022 - Associazione PeaceLink - Dichiarazioni forti in materia di diritti
Ex Ilva: Tar Lecce, superato diritto compressione salute
Il Presidente del Tar di Lecce, Antonia Pasca, ha parlato dell'Ilva all'inaugurazione dell’anno giudiziario. Nel 2021 il Tar confermò invece l’ordinanza di chiusura dell'area a caldo del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. - Raffronto fra la mortalità dei quartieri più inquinanti di Taranto e la mortalità regionale
Eccessi di mortalità nei tre quartieri di Taranto più vicini all'area industriale
Dal 2011 al 2019 in totale vi sono 1075 morti in eccesso di cui 803 statisticamente significativi.
L'eccesso di mortalità medio annuo è di 119 morti di cui 89 statisticamente significativi.
L'intervallo di confidenza considerato è del 90%.13 maggio 2021 - Redazione PeaceLink - Rapporto “The right to a clean, healthy and sustainable environment: non-toxic environment”
ONU: "Taranto zona di sacrificio, una macchia sulla coscienza collettiva dell'umanità"
L'ONU scrive: "Le zone di sacrificio spesso sono create dalla collusione di Governi e imprese. L'acciaieria Ilva di Taranto, in Italia, da decenni compromette la salute delle persone e viola i diritti umani".18 febbraio 2022 - Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente a Taranto
Sociale.network