Aspettando l’Alta Marea….
“Alle soglie della seconda marcia contro l’inquinamento riusciamo ancora una volta a rivivere e a rafforzare la speranza di non venire dimenticati, e la conseguente certezza di non essere soli”:
è questa l’”Altamarea” che in questi giorni sta sommergendo la masseria Carmine, e che mantiene alti gli spiriti stanchi e provati dalle sofferenze e dalle delusioni dell’anno passato.
Ora è tempo di riflettere e di costruire… è tempo di agire! La società civile non è un partito politico e né lo sarà mai, proprio per questo emerge sempre più forte l’esigenza che la classe politica attuale sappia assumersi le responsabilità e gli oneri di decisioni forti, ma soprattutto sentite e volute da una cittadinanza unita e in grado di esprimere il proprio pensiero e la propria volontà anche qualora questa sia dissonante rispetto all’operato dei rappresentanti istituzionali.
E’ necessario, quindi, non demordere proprio ora ma al contrario, gridare più forte, raccogliere le forze rimaste e gridare, anche se non sempre questo significa alzare la voce, ma muoversi nel nascondimento, senza rumoreggiare troppo, cercando di non trasformare l’attimo fuggente in attimo ruggente, perdendo così la possibilità di vivere sulla lunga durata, dentro progetti di largo respiro, perché ogni occasione è da sfruttare fino in fondo per quanto può dare.
Negli occhi e nello sguardo della piccola di casa c’è tutta l’energia e la voglia di andare avanti, di scendere in piazza, di continuare a mostrarsi risoluti e presenti nella difesa dei propri diritti di lavoratori e cittadini onesti e rispettosi di quelle stesse leggi che invece hanno tradito, e voltato le spalle senza il minimo ripensamento. Il danno genotossico infatti, di cui tanto si è parlato e si parlerà, oltre le gravi patologie mediche, comprende anche la voglia di farcela, di riprendersi ciò che è stato tolto e ricostruire una vita serena per chi ha bisogno di crescere e sentirsi protetto da tutto il marcio che deteriora, giorno dopo giorno, le masserie umiliandole e spogliandole di storia, cultura e abbondanza.
Il predatore vive di solo presente, non si occupa, né preoccupa, del futuro ma di quello che può guadagnare oggi, per cui è una verità inconfutabile che i primi a difendere il proprio territorio devono essere i cittadini che lo abitano, i primi ad occuparsi e preoccuparsi del proprio futuro è la gente che in prima persona vive nel disagio e nella precarietà.
Giocare e correre nello spiazzale della masseria insieme alla piccola Rosa vuol dire rassicurare lei e se stessi che tutto presto cambierà, che nell’ovile ci sarà un nuovo gregge da ammirare e da accudire, e il futuro sarà sinonimo di giustizia e di ricostruzione.
E’ ormai incastonata nell’anima la ferita aperta il 10 dicembre 2008, e ancora oggi, ci interroga sul valore di simili manifestazioni se le forze politiche del territorio non hanno la capacità di leggere la storia, di capire la gente, di sostenere lo sguardo di una bambina e di cogliere la bellezza di un diritto collettivo che diviene sogno… che senso ha?
Sono proprio i bambini come Rosa invece, che riescono con la loro trasparenza, a dare senso alla marcia contro l’inquinamento, a costituire la vera alta marea tanto temuta, e forse proprio la più temuta!
Non si scoraggiano Vittorio e Vincenzo, perché sanno che l’impegno può condurre lontano i loro progetti e desideri, e l’unione infettare il vigore e l’entusiasmo per riscrivere un nuovo capitolo della nostra storia cittadina e delle nostre vite familiari e personali.
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network