Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Il comitato scientifico ieri ha definito gli scopi del centro di ricerca con indirizzo ambientale

Primi vagiti del Polo tecnologico La missione: bonificare Taranto

Il centro si occuperà di dare risposte sui temi ambientali

Fonte: Corriere del Giorno - 02 febbraio 2010

Il Polo tecnologico Magna Grecia punta alla bonifica dell'aria e dell'acqua: così il comitato scientifico riunitosi ieri nella sede dell'Ateneo di Bari ha gettato le prime basi
per quello che sarà il cuore della ricerca del territorio ionico. All'incontro prettamente scientifico cui hanno preso parte rappresentanti del mondo universitario, dell'Asl del Cnr e dell'Arpa ne seguirà oggi uno di indirizzo politico a cui prenderanno parte i partner dell'importante progetto (ore 15 in Palazzo di città a Taranto). Dopo che la Regione ha finanziato con un importo di 50 mila euro lo studio di fattibilità, il progetto inizia ad entrare nel vivo. Il polo tecnologico, che avrà sede nel quartiere Paolo VI, sarà un centro di ricerca con indirizzo ambientale che si occuperà di studiare e dare risposte sui temi derivanti dal rapporto tra ecosistema e industria. Ilva di Taranto

Il progetto nasce da un protocollo avviato tra Comune, Provincia, Asl, Arpa, Cnr, Politecnico, Università. Lo studio di fattibilità del centro previsto in Area vasta, finanziato dalla Regione con fondi Cipe, è stato affidato al Politecnico ionico, partner dell’iniziativa. Tra i presenti all'incontro di ieri i rettori dell'Ateneo Barese Corrado Petrocelli e del politecnico Nicola Costantino, i presidi delle facoltà tarantine di Giurisprudenza, Antonio Uricchio, e di ingegneria, Gregorio Andria, e i rappresentanti dell'Asl Cosimo Scarnera dell'Arpa Giorgio Assennato e del Cnr Nicola Cardellicchio.

Tra i compiti del comitato scientifico, che ieri ha gettato le basi degli obiettivi cui guarda il progetto, vi è stato anche quello di ipotizzare il futuro: ovvero l'opera di bonifica che da qui ad un tempo abba s t a n z a breve si dovrà mettere in atto per decontaminare l'aria, e soprattutto l'acqua e l a t e r r a (elementi che maggiormente trattengono agenti inquinanti) di Taranto. Tra le peculiarità del polo tecnologico tarantino vi è sicuramente lo stretto legame che avranno le ricerche di tutte le realtà scientifiche riunite in un unico polo: lavorare sulla formazione dei nuovi ricercatori ma soprattutto sull’innovazione dei processi di bonifica, in special modo dalla diossina, e salvaguardia dell' ambiente.« Do bbiamo già capire da oggi che approccio avere nel futuro con quello che ha lasciato la sostanza inquinante. Quindi oggi pensiamo ad un approccio avanzato: un occhio sul presente per vedere come decontaminare nel futuro» ha spiegato al Corriere il dirigente Spesal Cosimo Scarnera.

Articoli correlati

  • Latte materno, diossine e PCB
    Ecologia
    Slides

    Latte materno, diossine e PCB

    L’istituzione di un regolare sistema di biomonitoraggio da parte delle autorità competenti e un'accresciuta sensibilità dei cittadini possono promuovere un diverso modello di sviluppo che tuteli la salute delle generazioni future.
    29 febbraio 2024 - Paola Fioretti ed Elisa Lorenzini
  • Biobanca e inquinamento ambientale
    Ecologia
    Proposta di una biobanca a Taranto

    Biobanca e inquinamento ambientale

    In che modo una biobanca potrebbe essere utile a mantenere traccia nel tempo degli impatti sanitari delle emissioni industriali sulla popolazione più esposta e in particolare dei bambini? Potrebbe essere inclusa fra le prescrizioni di biomonitoraggio per l'AIA dell'ILVA?
    9 agosto 2023 - Associazione PeaceLink
  • La diossina nel pecorino
    Processo Ilva
    Tutto comincia il 27 febbraio 2008 e così prendono avvio le indagini di "Ambiente Svenduto"

    La diossina nel pecorino

    Il formaggio era prodotto da un pastore che pascolava vicino all'ILVA. Viene consegnato, a spese di PeaceLink, in un laboratorio di analisi di Lecce. "Diteci quello che c'è dentro". Qualche giorno dopo arriva una telefonata allarmata dal laboratorio: "C'è la diossina".
    Repubblica
  • Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA
    Ecologia
    Inviata dal Ministero della Transizione Ecologica al gestore dello stabilimento ILVA di Taranto

    Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA

    Il Gestore dell'ILVA non ha eseguito il controllo mensile del camino E-312. La legge prevede il fermo dell'impianto se accadesse una seconda volta in 12 mesi. PeaceLink evidenzia che dai controlli emerge una concentrazione di diossina superiore al limite prescritto per gli inceneritori.
    9 luglio 2021 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)