Per una corretta interpretazione della normativa sul benzo(a)pirene
La Nota di ARPA Puglia N. 18611 del 16/04/2010 indica che il valore obiettivo per il benzo(a)pirene pari ad 1,0 ng/mc debba essere
raggiunto entro il 31/12/2012 sulla base dei commi 3 e 4 dell'art 3 del dlgs 152/07.
Ci permettiamo di segnalare all'Arpa Puglia che questa interpretazione della normativa è errata.
Infatti il comma 5 dello stesso articolo del Dlgs 152/07 indica che per Taranto e i centri abitati superiori a 150mila abitanti il valore obiettivo sia quello indicato nel DM 25 novembre 1994 (ossia 1 nanogrammo a metro cubo).
Il DM 25 novembre 1994 fissa tale valore obiettivo di un nanogrammo a metro cubo a partire dal 1 gennaio 1999. Quindi il valore superato è già in vigore dal 1999. Le misurazioni Arpa hanno registrato i seguenti valori medi:
2007 1,16 ng/m3
2008 1,3ng/m3
2009 1,3 ng/m3
Prima del 2007 non sono state effettuate misurazioni continuative sufficienti.
Quindi siamo in una sistuazione di sistematico superamento - nel quartiere Tamburi di Taranto - del valore obiettivo indicato dalla legislazione in vigore al 1 gennaio 1999.
Indicare, come fa Arpa Puglia, il 2012 come data entro cui scendere sotto 1 nanogrammo/m3 quando tale valore è in vigore dal 1 gennaio 1999 genera forte confusione negli enti preposti ad agire per far scendere i valori del benzo(a)pirene.
Considerando la precisione e la competenza con cui l'Arpa Puglia opera ci permettiamo di segnalare l'errore commesso.
A conferma di quanto PeaceLink sostiene, riportiamo testualmente il comma 5 del dlgs 152/07:
5. Per i livelli del benzo(a)pirene nelle aree urbane elencate nel decreto del Ministro dell'ambiente in data 25 novembre 1994, i commi 2 e 3 si applicano con riferimento all'obiettivo di qualità definito e individuato dagli allegati II e IV di tale decreto. In tali aree
urbane, le regioni e le province autonome adottano, in caso di superamento dell'obiettivo di qualità, un piano di risanamento, al
quale si applicano le disposizioni contenute nel decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 1° ottobre 2002, n. 261,
e, in caso di rischio di superamento dell'obiettivo di qualità, un piano di azione ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 4
agosto 1999, n. 351. Se tali aree urbane coincidono anche in parte con le zone e gli agglomerati individuati ai sensi degli articoli 7, 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, le regioni e le province autonome possono adottare piani integrati.
Pertanto chiediamo che l'Arpa Puglia rettifichi la comunicazione al Sindaco di Taranto e alla Regione Puglia.
Ing. Biagio De Marzo
Prof. Alessandro Marescotti
Articoli correlati
- La questione del Parere Istruttorio Conclusivo e della partecipazione al processo decisionale
Legambiente e PeaceLink: negato l'accesso alle prescrizioni sull'inquinamento siderurgico
Ricorso alla Commissione Europea per violazione della parità di trattamento nel procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) relativo allo stabilimento ex ILVA di Taranto. Le reazioni del Sindaco di Taranto, della Commissione Europea e del Ministro Urso12 giugno 2025 - Redazione PeaceLink - Appuntamento per il prossimo 14 giugno
Teatro e denuncia: a Friburgo va in scena la tragedia ambientale di Taranto
Questo evento, che unisce arte, memoria e impegno ecopolitico, rappresenta un’occasione unica per portare in Europa la voce di Taranto e denunciare la tragedia ambientale che da decenni segna il destino della città.10 giugno 2025 - Alessandro Marescotti - Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos - Giornata internazionale promossa da Clean Cities
Streets for Kids: meno traffico intorno alle scuole, più salute per bambini e bambine
Il 9 maggio si celebra in tutta Europa la giornata "Streets for Kids", dedicata alla mobilità sostenibile e alla qualità dell’aria nei pressi delle scuole. Una ricerca conferma: le strade scolastiche possono ridurre l'inquinamento fino al 20%.9 maggio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network