A Taranto lumache alla diossina
L’iniziativa di analizzare le lumache per verificare lo stato di contaminazione delle aree in questione è stata decisa dal Presidente del Fondo Antidiossina Taranto Onlus, Prof. Fabio Matacchiera, (sembra, infatti, che sia la prima volta, così come riportato nella letteratura scientifica, che vengano utilizzati questi organismi, ai fini di valutazione circa la dispersione di microinquinanti nell’ambiente ed, in particolare, nel terreno e sulla vegetazione). La stessa Università del Salento ha accolto molto favorevolmente l’idea del presidente del Fondo, tanto che l’obiettivo del lavoro è diventato anche quello di verificare l’utilizzo di queste specie di organismi come approccio e strumento per il bio-monitoraggio ambientale.
Da questa prima indagine è risultato che le specie più contaminate da diossine, pcb e metalli pesanti sono quelle più ricercate per il loro valore nutrizionale e cioè la Helix aperta (comunemente note come lumache). Le stesse sono in grado di ingerire quantità elevate di terra, e, per le loro caratteristiche naturali, hanno sviluppato una marcata attitudine alla sopravvivenza, anche in scenari ambientali compromessi. Per tale specie sono stati evidenziati valori di metalli pesanti quali Pb, Ni, Cr.tot nell’ordine di 1 mg/Kg (su peso umido), mentre il valore del Ferro raggiunge picchi di addirittura di 500 mg/Kg (su peso umido). Le indagini su questi organismi continueranno successivamente, al fine di studiare l’andamento delle concentrazioni di questi inquinanti nei diversi periodi dell’anno ed i campionamenti saranno estesi a distanze maggiori dalla zona industriale.
Leggermente meno critica è la contaminazione della specie Helix lucorum, meno ricercate dai consumatori, con valori di metalli pesanti che sono circa un terzo di quelli riscontrati nella varietà “aperta”. Va precisato, inoltre, che a differenza delle lumache (Helix aperta), queste specie vivono anche nei periodi estivi in superficie, e non hanno la tendenza ad ingerire la terra in cui si rifugiano solo per poco tempo.
Per questo tipo di indagine sui contenuti di metalli pesanti, pcb e diossine, si è ritenuto che questi piccoli organismi “pascolanti” che si cibano di vegetali, brucando il fogliame delle coltivazioni, siano comparati ed assimilati alla categoria degli erbivori, proprio per il tipo di alimentazione e di contatto che hanno con l’ambiente circostante.
Le analisi di laboratorio sulle lumache, effettuate presso l’Università del Salento, hanno evidenziato, oltre ad alte quantità di metalli pesanti, un’alta contaminazione da diossine e pcb, sostanze tristemente note, in grado di apportare gravissimi danni irreversibili all’organismo umano.
In particolare per le lumache stattesi/tamburine è spiccato il seguente dato allarmante:
PCDD/F(policlorodibenzodiossine/furani)+PCB(policlorobifenile)= 27,65 pg WHO-TE/g grasso
Pg = picogrammi
WHO = (World Health Organization)
TE = TEQ (Toxic equivalent)
Per capire quanto possano essere elevate queste concentrazioni, basta fare riferimento alla normativa europea vigente, sancita dal REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 (della Commissione 19 dicembre 2006) e N. 199/2006 (della Commissione 3 febbraio 2006) che specificatamente definiscono i limiti per le diossine, pcb e metalli pesanti negli alimenti:
DIOSSINE+PCB(policlorodibenzodiossine/furani+ policlorobifenile)
— bovini e ovini 4,5 pg/ WHO-TE/g grasso
— pollame 4,0 pg/ WHO-TE/g grasso
— suini 1,5 pg/ WHO-TE/g grasso
(non essendoci dei limiti specifici per l’alimento “lumache”, sono stati considerati i valori sui tessuti degli erbivori).
Sempre secondo questo regolamento, e considerando sempre i limiti vigenti sui tessuti degli erbivori, si riscontrano superamenti anche per il Piombo (limite 0,1 mg/Kg) e Cadmio (limite 0,050 mg/Kg).
Articoli correlati
Grazie al sostegno dei cittadiniSette associazioni hanno impugnato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell'ex ILVA
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.23 ottobre 2025 - Redazione
Resoconto della Tavola Rotonda promossa dalla Società Italiana di Sociologia Economica (SISEC)“Territori e transizioni: riflessioni a partire dall’esperienza di Taranto”
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.16 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
Fondatrice della compagnia teatrale Instabili VagantiPremiata la regista tarantina Anna Dora Dorno
L'artista è stata premiata insieme a figure di spicco del panorama artistico e culturale mondiale, tra cui la ricercatrice e attivista libanese Hanan Al-Hajj Ali e l’attrice egiziana Farida Fahmy.29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
Gli impegni ambientali del sindaco di Taranto"Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale"
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".16 settembre 2025 - Alessandro Marescotti

Sociale.network