“Taranto, città di mare tersa e lieve"
“Città di mare tersa e lieve, tanto che passeggiandovi sembra di respirare a tempo di musica...
Taranto vive tra i riflessi, in un’atmosfera traslucida adatta a straordinari eventi di luce .... La sua grazia naturale è più profonda e più forte della retorica. Pulita, ben ordinata ed ariosa è un esempio di come una città possa essere bella anche se non contiene monumenti famosi …
Certo la vecchia Taranto, nonostante il bel Duomo con la cripta, oggi resa accessibile, con le colonne e i capitelli tolti dai templi classici, nonostante il rosone di San Domenico, non ha le splendide basiliche della vecchia Bari. Ma è un monumento per se stessa; rispetto a Bari vecchia è nell’insieme anche più interessante, anche perché è unica in tutta Italia. Per riparare l’interno della città dagli attacchi nemici, forse dal vento e dal calore, le abitazioni lungo il porto formano un muro ermetico, ed i vicoli aperti perché si possa penetrarvi, molto più stretti delle calli più strette di Venezia, piuttosto che vicoli sono interstizi, fessure tra una casa e l’altra, quasi che fossero tagliati con una lama. La città interna è chiusa come in un guscio d’uovo. Sventrandola si distruggerebbe un tipo di città di cui non ricordo altri esempi. All’interno del guscio si ha poi una matassa di strade, strette ma pulite ed asciutte secondo il costume pugliese …
Ma il meglio della vita di Taranto vecchia è all’aperto, sulla banchina, tra la muraglia delle case e il Mar Piccolo. E’ uno dei posti più vivaci dell’Italia del Sud, e non saprei trovarne di paragonabili; sembra illustrare una novella orientale, di quelle dove i pesci parlano e sputano anelli preziosi. Forse perché la merce si espone e si vende con i vecchi metodi, vi è qui una vera comunione tra il porto, la gente che grida ed i fondi marittimi …
Questo porticciolo orientale, questa popolazione di pesci e molluschi, è uno dei miei migliori ricordi italiani; e così nell’insieme il ricordo di Taranto, città di mare tersa e lieve, tanto che passeggiandovi sembra di respirare a tempo di musica”.
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