Inquinamento, ora la marcia dei bambini per richiamare l'attenzione al problema
TARANTO - Una grande marcia cittadina, che sarà aperta dalle mamme e dai bambini di Taranto, sarà organizzata dal Fondo antidiossina Taranto. Lo scopo è di richiamare l’attenzione sui problemi causati dall’inquinamento e per tutelare in modo particolare i bambini del rione Tamburi, costretti a vivere a pochi metri dai camini dell’area industriale. Contro l’inquinamento della zona il Fondo antidiossina vuole ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo affinchè venga tutelata la salute dei cittadini. «Solo per aver un’idea - spiega il presidente della Onlus, Fabio Matacchiera - nello stabilimento Ilva, la più grande acciaieria d’Europa, coesistono oltre 200 camini, a cui si devono aggiungere altre decine di fumaioli presenti nella raffineria Eni, nella Cementir e nelle altre industrie limitrofe. Tutto questo sta causando un costante pericolo per la salute pubblicaed una condizione di vita molto disagiata, sia dal punto di vista sanitario che ambientale».
In particolar modo - secondo Matacchiera - «i più penalizzati sono coloro che, non avendo la possibilità di acquistare altrove nuove case, sono costretti a vivere più a stretto contatto con i fumi e con le polveri diffuse specialmente dall’Ilva». «Per questo motivo, il Fondo antidiossina Taranto - prosegue Matacchiera - ha già attivato alcuni legali di Strasburgo perché presentino ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, affinchè venga tutelata la vita e la salute dei tarantini». L’azione, conclude l’ambientalista, «ha lo scopo di obbligare lo Stato italiano e le istituzioni pubbliche ad adottare tutte le misure idonee alla tutela dei diritti fondamentali di tutti gli abitanti di Taranto e in particolare di quelli del rione Tamburi».
Articoli correlati
- Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
"Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese - E' stata consegnata una lettera al Prefetto di Taranto
ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA
Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.12 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - Lettera a PeaceLink dal quartiere Tamburi
Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
Vi chiedo, come associazione storicamente impegnata nella difesa dell’ambiente e della salute, di:Intensificare la pressione pubblica e legale sulle autorità italiane affinché siano sospese tutte le attività industriali incompatibili con la tutela ambientale e sanitaria.28 luglio 2025 - Giovanni Russo - Impietosi i dati che emergono dall’analisi delle emissioni inquinanti convogliate dai camini ILVA
Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA
Gli stessi dati ufficiali dell’Accordo di Programma smentiscono la narrazione secondo cui saremmo a non passo dalla svolta green dell’ILVA. Per sei anni avremmo un aumento dell’inquinamento, con rischi sanitari non calcolati per bambini e soggetti fragili.28 luglio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network