Inquinamento, ora la marcia dei bambini per richiamare l'attenzione al problema
TARANTO - Una grande marcia cittadina, che sarà aperta dalle mamme e dai bambini di Taranto, sarà organizzata dal Fondo antidiossina Taranto. Lo scopo è di richiamare l’attenzione sui problemi causati dall’inquinamento e per tutelare in modo particolare i bambini del rione Tamburi, costretti a vivere a pochi metri dai camini dell’area industriale. Contro l’inquinamento della zona il Fondo antidiossina vuole ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo affinchè venga tutelata la salute dei cittadini. «Solo per aver un’idea - spiega il presidente della Onlus, Fabio Matacchiera - nello stabilimento Ilva, la più grande acciaieria d’Europa, coesistono oltre 200 camini, a cui si devono aggiungere altre decine di fumaioli presenti nella raffineria Eni, nella Cementir e nelle altre industrie limitrofe. Tutto questo sta causando un costante pericolo per la salute pubblicaed una condizione di vita molto disagiata, sia dal punto di vista sanitario che ambientale».
In particolar modo - secondo Matacchiera - «i più penalizzati sono coloro che, non avendo la possibilità di acquistare altrove nuove case, sono costretti a vivere più a stretto contatto con i fumi e con le polveri diffuse specialmente dall’Ilva». «Per questo motivo, il Fondo antidiossina Taranto - prosegue Matacchiera - ha già attivato alcuni legali di Strasburgo perché presentino ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, affinchè venga tutelata la vita e la salute dei tarantini». L’azione, conclude l’ambientalista, «ha lo scopo di obbligare lo Stato italiano e le istituzioni pubbliche ad adottare tutte le misure idonee alla tutela dei diritti fondamentali di tutti gli abitanti di Taranto e in particolare di quelli del rione Tamburi».
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