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Presentato il Rapporto di sostenibilità dell'Ilva

Riva: «È il tempo delle scelte per il futuro, con le istituzioni vogliamo collaborare»

Il vicepresidente del gruppo punta allo sviluppo
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno - 13 maggio 2011

A mio avviso la relazione tra l'impresa e le istituzioni scivola, troppo spesso, nello scontro. Però lo scontro è il tempo degli avvocati della burocrazia e non più il tempo della politica e dell'imprenditorialità». E Fabio Riva, vice presidente del gruppo proprietario dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, ha auspicato quindi che «ritorni il tempo delle scelte alte, il tempo delle scelte per il futuro». Riva ha lanciato questo ponte d'intesa alle istituzioni presentando ieri sera a Palazzo di città davanti ai parlamentari, al sindaco Ezio Stefàno, al presidente della Provincia Gianni Florido, all'assessore regionale Michele Pelillo il Rapporto di sostenibilità  2010 che, attraverso gli indicatori delle performance economiche, ambientali e sociali degli ultimi tre anni, fornisce un quadro attendibile della così  detta responsabilità  sociale dell'azienda e della sua integrazione con il territorio. Dopo un periodo contrassegnato da incomprensioni ora sarebbe il momento di guardare avanti, di puntare allo sviluppo.

L'obiettivo si può raggiungere, secondo Fabio Riva, «con il supporto fattivo delle istituzioni. Siamo consapevoli delle difficoltà con cui le amministrazioni pubbliche devono spesso convivere: la carenza di risorse, il passaggio non privo di incertezze verso il federalismo, la sfiducia sempre più diffusa verso la politica e i suoi protagonisti. Voglio però sottolineare l'mportanza per un imprenditore della collaborazione con le istituzioni. Se c'è collaborazione è  più facile programmare gli investimenti, è più immediato implementare soluzioni per l'ambientalizzazione dello stabilimento ed è più agevole condividere quegli obiettivi di lungo periodo indispensabili per mantenere competitiva qualsiasi azienda a livello internazionale».

Palazzo degli Specchi, ieri sera, era affollato. In prima fila il prefetto Carmela Pagano, affiancata dalle altre autorità. I dati economici confermano la centralità dello stabilimento tarantino per il volume di risorse che distribuisce. Genera il 75 per cento del Prodotto interno lordo della provincia e il 20 per cento dell'export regionale, distribuisce in salari 276 milioni e 109 milioni come oneri sociali. In sponsorizzazioni e donazioni, nel 2009, l'azienda ha riversato 1.1 milioni a dimostrazione che persegue, certamente più di prima, un'ntegrazione più stretta con la realtà tarantina. Dei tremila fornitori, 599 sono pugliesi e 416 tarantini. Dall'Ilva hanno ricevuto il corrispettivo di 201 milioni, un'altra iniezione di risorse immesse sull'area ionica. Certo, gli ultimi due anni sono stati di profonda crisi per i produttori di acciaio.

La produzione mondiale ha avuto un calo dell'8 per cento, in Europa è stata del 28.7, in Italia del 35. In questa situazione l'lva ha utilizzato 475 ore di cassa integrazione per dipendente per un totale di oltre tre milioni. Adolfo Buffo, responsabile del settore Ambiente dell'lva, ha sottolineato che il 54 per cento della forza lavoro dell'impianto tarantino ha meno di quarant'anni, un dato che permette di allungare la prospettiva per uno sviluppo basato sugli investimenti. E più dell'87 per cento proviene dalla provincia e il 35 dalla città . I dipendenti sono 11.967, oltre la metà ha famiglia a carico e, quindi, lo stabilimento contribuisce al sostentamento diretto di circa trentamila persone, a voler trascurare le famiglie dei tremila lavoratori dell'indotto. Il valore generato per l'intero sistema Puglia è¨ pari a 711 milioni. nell'ultimo tirennio la società di Riva ha comunque pigiato l'acceleratore sul tema della sicurezza e della prevenzione. Nel 2010 ha fatto 240 mila ore di formazione, 5600 riunioni per la sicurezza, 1939 ispezioni e sono stati ispezionati 886 cantieri dell' appalto. Ha investito in quindici anni 1 miliardo (su 4,2 miliardi totali) per l'ambiente e, malgrado ci sia ancora tanto da fare, le percentuali di riduzione di una serie di parametri, polverosità , emissioni di ossidi di zolfo, di diossina, diffuse e fuggitive dalla cokeria oscillano dal 50 al 90 per cento.

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