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Il tavolo tecnico regionale

La Regione:"No alla vendita delle cozze"il divieto solo per il primo seno di mar Piccolo

Erano stati riscontrati valori di diossina superiori
Proposto un marchio di qualità per i mitili tarantini
25 luglio 2011
Redazione online
Fonte: Corriere del Mezzogiorno - 25 luglio 2011

Il tavolo tecnico regionale istituito in Puglia per valutare il rischio di contaminazione da diossina e Pcb-diossino nei mitili allevati a Taranto ha confermato il divieto di movimentazione e commercializzazione delle cozze allevate nell'area del primo seno di mar Piccolo nel capoluogo jonico.


Lo rende noto un comunicato della Regione diffuso a conclusione della riunione del tavolo. La produzione del primo seno del mar Piccolo ammonta ad un terzo di quella complessiva. Valori nella norma sono stati riscontrati per le cozze allevate nel secondo seno e in mar Grande. All'incontro hanno partecipato esponenti della Regione Puglia - Assessorato alle Politiche della Salute e di Arpa Puglia, Osservatorio Epidemiologico Regionale di Puglia, Università degli Studi di Bari - Facoltà di Medicina Veterinaria, Asl di Taranto, Cnr di Taranto, Istituto Zooprofilattico di Foggia. Cozze tarantine


 La decisione, presa a tutela della salute pubblica in base al principio di massima precauzione, conferma l' iniziativa già presa il 22 luglio scorso dalla Asl di Taranto che ha disposto il blocco del prelievo dei molluschi bivalvi dal primo seno di mar Piccolo in base ai risultati di analisi condotte su campioni prelevati lo scorso giugno. La Asl ha fatto sapere di avere prelevato ulteriori campioni il 19 luglio scorso e di essere in attesa degli esiti degli esami da parte dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo. Il tavolo tecnico regionale ha inoltre disposto che sia assicurata continuità al piano straordinario per la valutazione e gestione del rischio diossina già avviato dalla Asl di Taranto per comprendere l'andamento dell'eventuale contaminazione; che siano intensificati i campionamenti e che sia predisposto un piano di approfondimento per identificare le fonti di inquinamento. È stato disposto, inoltre, di intensificare i controlli nei punti vendita per evitare l'eventuale commercializzazione di mitili non idonei.


Istituire un marchio di qualità per gli allevamenti di mitili bivalvi che si trovano in aree idonee nel Comune di Taranto (escluso il primo seno di Mar Piccolo che risulta allo stato contaminato da sedimenti di diossina) perchè sia esposto nei punti di commercializzazione e somministrazione dei mitili per garantire i consumatori sulla tracciabilità del prodotto. È questa una delle proposte, che dovrà essere vagliata dalla giunta regionale pugliese, scaturita dalla riunione del tavolo tecnico regionale istituito nell'ambito del piano straordinario per la valutazione e gestione del rischio da diossina riscontrato in alcuni allevamenti di cozze a Taranto.


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