Gli angeli del canile di Ginosa (TA)
Pioggia. Tantissima pioggia. E poi il fango, che quando ti travolge non lascia scampo. E' difficile descrivere la drammaticità degli eventi che hanno sconvolto il territorio di Ginosa, in provincia di Taranto, la scorsa settimana, quando un violento nubifragio ha spezzato vite umane e si è abbattuto sul canile di Ginosa, portando via con sè anche le vite di alcuni dei cani che lì si trovavano.
Ma questa può essere una storia che testimonia quanto l'amore per gli animali possa fare tanto, anche in momenti così terribili. Vi voglio parlare infatti del coraggio e della dedizione mostrati dai volontari del canile di Ginosa che, nonostante la devastazione portata dal nubifragio, non si sono arresi, e non hanno esitato a spalare per ore il fango per riportare alla normalità le vite dei tantissimi cani che in quel luogo avevano trovato un'oasi di pace e di serenità. Infatti in breve tempo i volontari hanno lavorato per restituire ai cani le loro cucce, i loro box sommersi dal fango, raggiungere quei luoghi le cui strade erano state cancellate dalla furia della pioggia. Se non fossero morti alcuni dei cani lì ospitati, questa sarebbe una storia a lieto fine, perchè in pochi giorni da tutt'Italia moltissima gente si è mobilitata per inviare cibo, coperte, medicinali ai
"C'era una volta il canile di Ginosa, ma noi vogliamo che ci sia ancora":questo è lo slogan che i volontari hanno scelto per promuovere l'evento creato su Facebook per ricostruire il canile. C'è davvero tanta gente che maltratta o è indifferente nei confronti degli animali, ma credo che ce ne sia altrettanta che li ama, che li protegge e vuole donare a tanti randagi un pò del calore che avrebbero in una casa. Queste persone rappresentano la parte sana della nostra società, una società sostanzialmente egoista, in cui si è spesso abituati a voltare la faccia di fronte al dolore degli animali e persino delle persone. I volontari del canile di Ginosa ci insegnano che anche di fronte a tragedie come quella che ha investito Ginosa non ci si deve mai dare per vinti, ma continuare a lottare con dignità e speranza, per poter dare un futuro migliore ai tanti randagi invisibili presenti sul nostro territorio.
Questo l'evento su Facebook per ricostruire il canile di Ginosa:
Articoli correlati
- Il 22 maggio manifestazione in piazza contro il dissequestro degli impianti siderurgici
ILVA: la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo dà nuovamente ragione ai cittadini
Le quattro condanne di oggi verso l'Italia sono la plastica evidenziazione di tutte le inadempienze dei governi che si sono succeduti. Le quattro condanne di oggi della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) confermano Taranto come "zona di sacrificio" dei diritti umani.5 maggio 2022 - Associazione PeaceLink - Dichiarazioni forti in materia di diritti
Ex Ilva: Tar Lecce, superato diritto compressione salute
Il Presidente del Tar di Lecce, Antonia Pasca, ha parlato dell'Ilva all'inaugurazione dell’anno giudiziario. Nel 2021 il Tar confermò invece l’ordinanza di chiusura dell'area a caldo del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. - Raffronto fra la mortalità dei quartieri più inquinanti di Taranto e la mortalità regionale
Eccessi di mortalità nei tre quartieri di Taranto più vicini all'area industriale
Dal 2011 al 2019 in totale vi sono 1075 morti in eccesso di cui 803 statisticamente significativi.
L'eccesso di mortalità medio annuo è di 119 morti di cui 89 statisticamente significativi.
L'intervallo di confidenza considerato è del 90%.13 maggio 2021 - Redazione PeaceLink - Ci costituiamo in base all'art. 11 della nostra Carta Costituzionale: "L'Italia ripudia la guerra"
Documento del Comitato per la Pace di Taranto
Sabato 26 febbraio saremo in presidio a Taranto esprimendo la nostra preoccupazione per l'escalation militare. Chiediamo all'Italia e all’Europa di adoperarsi diplomaticamente per evitare il conflitto. Diciamo no all'estensione della Nato all'Ucraina e a nuove armi nucleari Usa in Europa.21 febbraio 2022 - Comitato per la Pace di Taranto
Sociale.network