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I numeri della vergogna

Sabato 24 gennaio abbiamo distribuito questo documento alla fine dello spettacolo teatrale "I giorni di Taranto" al teatro Orfeo di Taranto per raccogliere fondi a favore dell'AIL e dell'ANT.
25 gennaio 2015
Fulvia Gravame (Alessandro Marescotti e Fulvia Gravame)

Nel campo ambientale:

  • 2008: PeaceLink fa analizzare un pezzo di pecorino. Valori di diossina tre volte i limiti di legge. Partono le indagini della magistratura.
  • 2010 ordinanza regionale di divieto di pascolo su un’area di venti km di raggio a partire dall'ILVA.
  • La falda superficiale e quella profonda sono contaminate ma non è stata effettuata alcuna messa in sicurezza di emergenza.
  • Le aree verdi del quartiere Tamburi sono contaminate ma non è stata applicato il principio “chi inquina paga” e non è stata dichiarata la fonte inquinante da parte degli enti locali. Le bonifiche previste dal decreto legge dell’estate 2012 sono pagate con risorse pubbliche in violazione della direttiva europea 35/2004 (“chi inquina paga”).
  • Il sindaco di Taranto, il presidente della Provincia e il presidente della regione sono imputati al processo Ambiente Svenduto.
  • Lo Studio S.E.N.T.I.E.R.I. 2014 indica un’incidenza delle malattie tumorali di +54 % tra la popolazione dai 0-14 anni e un aumento della mortalità infantile del +21%.
  • La Valutazione del danno sanitario dell’Arpa Puglia stima che, anche se l’AIA 2012 venisse attuata, sarebbero dodicimila le persone esposte ad un rischio cancerogeno inaccettabile.
  • Su una popolazione di 200 mila abitanti ogni anno le nuove diagnosi di tumore sono oltre mille e i malati in vita sono oltre 8900. 

La Perizia epidemiologica all’interno dell’incidente probatorio del 2012 stima che:

  • Sarebbero 386 i morti (30 morti per anno) attribuibili alle emissioni industriali.
  • Sono 237 i casi di tumore maligno con diagnosi da ricovero ospedaliero (18 casi per anno) attribuibili alle emissioni industriali. 
  • Sono 247 gli eventi coronarici con ricorso al ricovero (19 per anno) attribuiti alle emissioni industriali. Vedere pag. 219 della perizia degli epidemiologi.
  • Sono 937 i casi di ricovero ospedaliero per malattie respiratorie (74 per anno) (in gran parte tra i bambini) attribuiti alle emissioni industriali. Vedere pag. 219 della perizia degli epidemiologi.
  • Sono 17 i casi di tumore maligno tra i bambini con diagnosi da ricovero ospedaliero attribuibili alle emissioni industriali. Vedere pag. 220 della perizia degli epidemiologi.

 

 

I periti hanno concluso che l’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione “fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte”.

Le conclusioni della perizia epidemiologica sono riportate qui: http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/38715.html 

Il settimo decreto ILVA

Dal punto di vista economico l'ultimo decreto Renzi sull'ILVA (il n. 1/2015) non prevede neppure un euro per le 150 ditte dell’indotto ILVA hanno crediti per circa 200 milioni di euro di cui 150 scaduti e negli ultimi due decreti legge in materia, il sesto e il settimo; una norma prevede che l’ordine di pagamento dei creditori sia cambiato a favore delle banche e a danno dei fornitori che ora rischiano il fallimento. Nell’indotto lavorano circa cinquemila persone prevalentemente tarantine.

Il decreto inoltre non prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro per i bambini malati di cancro.

Guardate le promesse che faceva Renzi al momento dell'annuncio del decreto.

Taranto merita intervento diretto dello Stato  

Sarà un investimento complessivo su Taranto di 2 miliardi di euro". Trenta milioni vanno a fronteggiare il cancro, in particolare dei bambini. Tra porto e infrastrutture, sono stati sbloccati e sono pronti da spendere qualcosa come 800 milioni di euro. L'autorizzazione ambientale e il risanamento valgono, stimati in modo superficiale, oltre un miliardo di euro.

di Matteo Renzi,  pubblicato il 24 dicembre 2014

 

"È Stato l'atto più emozionante del Consiglio dei ministri. La responsabilità ci chiama, e noi rispondiamo prendendo in faccia il vento che serve. Su di noi ricade di rimediare agli errori fatti in quella città che merita un grande investimento dello Stato italiano che sarà di massimo tre anni per risanare e rilanciare l'Ilva". 

Così Matteo Renzi annuncia in Conferenza stampa l'intervento deciso dal Governo nel Consiglio dei ministri di oggi a favore della città Pugliese.

"Così vogliamo dare il buon Natale ai cittadini di una città che è stata ignorata e umiliata dalla politica". Ci sono quattro grandi voci: aspetti culturali; sblocco di alcuni lavori come porto e bonifiche; fino a 30 milioni di euro alla regione Puglia per programmi di riqualificazione dell'ospedale e la creazione di una ricerca ad hoc sui tumori. 

"L'Ilva andrà in amministrazione straordinaria a gennaio: avremo la possibilità di usare la Marzano come fu per Alitalia nel 2008, spero con risultati migliori. Nomineremo tre commissari che gestiranno il rilancio dell'azienda e il risanamento ambientale, accompagnati da un investimento pubblico che avrà successo se avrà un tempo limitato ragionevolmente tra un minimo di 18 a un massimo di 36 mesi".  

"Ci sono momenti in cui l'intervento pubblico è fondamentale per salvare le sorti di un polo industriale. È la grande scommessa di sviluppo di quell'aerea".

"Sarà un investimento complessivo su Taranto di 2 miliardi di euro". Trenta milioni vanno a fronteggiare il cancro, in particolare dei bambini. Tra porto e infrastrutture, sono stati sbloccati e sono pronti da spendere qualcosa come 800 milioni di euro. L'autorizzazione ambientale e il risanamento valgono, stimati in modo superficiale, oltre un miliardo di euro".

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