Maxi sequestro di cozze
Raccoglievano cozze adulte e pronte per essere commercializzate nel primo seno del mar Piccolo sebbene tale pratica sia notoriamente inibita a partire dal 31 marzo di ogni anno a causa dell’inquinamento delle acque.
Otto persone sono finite nei guai: sette pescatori ed il titolare di una pescheria di Grottaglie.
Dopo aver monitorato e filmato le operazioni di raccolta, i militari dell’Arma e della Capitaneria hanno bloccato i pescatori a bordo di due imbarcazioni sulle quali trasportavano i mitili appena raccolti, mentre il titolare della pescheria è stato fermato a bordo di un automezzo refrigerato sul quale aveva appena caricato 60 kili di cozze.
Tutti sono accusati, a vario titolo, di produzione, detenzione e commercializzazione di sostanze alimentari nocive. Da non trascurare inoltre il danno inferto al mercato in quanto offrivano i loro prodotti a prezzi nettamente più convenienti di quelli solitamente praticati, arrivando a vendere le cozze ad un costo sino al 50% inferiore.
Nel corso dell’attività investigativa, è stata sequestrata una tonnellata di cozze nere. Il pescato è stato immediatamente distrutto per mezzo autocompattatore.
All’attività hanno preso parte circa 25 uomini a bordo di 10 autovetture dei Carabinieri supportati da due mezzi nautici della Guardia Costiera.
Articoli correlati
- ILVA di Taranto
Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo
PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink - PeaceLink sollecita il presidente della Regione Michele Emiliano
Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?
Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.18 aprile 2024 - Associazione PeaceLink - Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva
Onore ai 32 mila
Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Audizione di Alessandro Marescotti
Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
Sociale.network