Lode ai disertori: il nostro modo di celebrare il 4 Novembre
Comunicato del Comitato per la Pace di Taranto sulla ricorrenza del 4 Novembre

In occasione del 4 novembre, giornata in cui si ricorda la fine della Prima guerra mondiale, desideriamo fare appello alla memoria storica per riflettere su quella che fu definita “un’inutile strage”. È un giorno in cui onoriamo non solo le vittime di quel conflitto sanguinoso, ma anche coloro che, come disertori, scelsero di non prendere parte alla violenza, pagando spesso un prezzo altissimo per la loro disobbedienza, come coloro che furono vittime dell'iniquo militarismo cadorniano imperante nelle trincee del fronte.
La Prima guerra mondiale rappresenta, infatti, un drammatico esempio di come la guerra non possa e non debba essere considerata un mezzo per risolvere le controversie internazionali, in netto contrasto con il principio sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione. I disertori di allora, che si opposero al conflitto, seppero anticipare lo spirito della Carta costituzionale contribuendo con il loro atto di coraggio a gettare le basi di un pensiero pacifista che è nostro dovere mantenere vivo.
Nel ricordo di quegli uomini, è fondamentale esprimere solidarietà anche a tutti coloro che, nel presente, rifiutano di prendere parte alle guerre in corso. La loro scelta risuona come un messaggio universale di pace e resistenza contro l’orrore della violenza e delle armi.
Vi è un ulteriore motivo che ci spinge a prendere posizione pubblica nella giornata del 4 Novembre.
Ci riferiamo alle previsioni di spesa militare per il 2025. La spesa italiana per la difesa è destinata a raggiungere la cifra record di oltre 32 miliardi di euro, con un incremento del 12,4% rispetto all’anno precedente e un aumento complessivo del 60% nell’ultimo decennio. Di particolare preoccupazione è l’impennata dei fondi per l’acquisto di nuovi armamenti, che supereranno i 13 miliardi di euro, con una crescita del 77% negli ultimi cinque anni. Questi numeri sollevano interrogativi inquietanti sulla reale necessità di destinare risorse così ingenti che sarebbero richiesti dalle necessità della sanità, dell’istruzione, dell’ambiente e dello stato sociale.

Il Comitato per la Pace di Taranto per il 4 novembre sostiene tutte le iniziative previste nelle università e nelle scuole italiane. Il 4 novembre, la rete RUP (Ricerca e Università per la Palestina) e Docenti per Gaza promuovono una giornata di mobilitazione e “sciopero bianco” per chiedere la fine delle violenze in corso a Gaza. L’iniziativa, intitolata “STOP GENOCIDE DAY: Fermiamo il genocidio”, invita docenti, studenti e cittadini a unirsi in un momento di riflessione e azione per dire basta alla guerra e alla sofferenza di civili innocenti.
Infine il Comitato si sta attivando per restituire il giusto decoro dei Giardinetti Gino Strada a Taranto, dove è stata buttata giù l’insegna dedicata al fondatore di Emergency.
Oggi, come ieri, il nostro impegno è rivolto a fare della pace un riferimento per tutte le persone di buona volontà, stanche della guerra e indignate per quanto sta accadendo: il popolo della pace il 4 Novembre onora le vittime e chiede uno stop alle politiche di riarmo.
Per il Comitato per la Pace di Taranto
Tito Anzolin, Valentina Basta, Marzia Benicchi, Annamaria Bonifazi, Andrea Castronovi, Leo Corvace, Gabriella Esposito, Loredana Flore, Fulvia Gravame, Milva Grifoni, Angelo Losasso, Alessandro Marescotti, Marinella Marescotti, Mario Marturano, Anna Netti, Giuliana Palermo.
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