Joan Martinez Alier, uno dei fondatori delle teorie di Ecologia politica, in una intervista racconta come le lotte di chi si oppone alla costruzione di opere che creano danno alle comunità e stravolgono la natura possono far essere utili a dimostrare che esiste un' alternativa che permette un "buen vivir", rispettando l'ambiente.
Succede forse che ora le vittime della repressione si rivoltano contro il proprio progetto liberatore? O che qualcosa è cambiato nella direzione mentale di coloro che lo patrocinano? O succede forse che gli interessi in gioco pilotano l’informazione? La cosa interessante non è analizzare i fatti con atteggiamento manicheo, ma scindere il possibile errore dalla malafede.
Quel giorno le Forze Armate del Cile guidate dalle più alte autorità, misero in atto un colpo di stato militare che è ormai ricordato come il momento in cui terminò la Democrazia cilena.
La missione delle Suore Rosarie continua il suo impegno in terra di Bolivia e di Cile
attuando alcuni progetti, possibili per la generosità di molti, cui va tutta la nostra
gratitudine, consapevoli che la gioia del cuore è la ricompensa più bella che ognuno
riceve.
Pasqua 2010
Bien vivir e diritti della Madre Terra al centro del pre-vertice di Cochabamba
Intanto l'ex ministro degli Esteri nicaraguense, Miguel D'Escoto, s'insedia alla presidenza della Assemblea della ONU. Ortega parlerà giovedì e si rifiuta d'incontrare George Bush in solidarietà con la Bolivia
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
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