Quello verde può anche diventare un grosso affare. Ne discuteranno capi di Stato e premi Nobel di tutto il mondo al Sustainable Development Summit che si terrà a inizio febbraio a Delhi, perché il green business sta esplodendo in tutto il pianeta: anche a casa nostra, anche in Puglia.
Elisabetta Durante
Bersani a Bari: serve un rigassificatore Vendola: «Sì, ma alle nostre condizioni»
Ospite di prestigio la commissaria europea Danuta Hubner, responsabile della politica regionale. La Puglia e i pugliesi si meritano uno sconto in bolletta. La motivazione? Il cospicuo contributo offerto alla produzione energetica nazionale. Il tema non è nuovo
"E' il Sud che risulta essere la culla ideale per la nascita dei parchi eolici, difatti, è nella parte meridionale d’Italia che soffia più forte il vento, con medie che toccano gli otto metri orari nel subappennino Dauno tra Puglia, Campania e Basilicata"
17 gennaio 2008 - Tommaso De Crescenzo
In Italia, la Puglia ha superato Campania e Sicilia ed ora è la prima
regione nella produzione eolica.
Ieri la visita dell’assessore regionale all’Ambiente negli stabilimenti della Vestas. Il Gruppo danese occupa 650 unità e circa 800 nell’indotto. A breve partirà la linea di produzione di turbine da 3 MW. La Puglia dallo scorso ottobre ha sbloccato le autorizzazioni.
13 gennaio 2008
Sgravi fiscali per le tecnologie rinnovabili - A Istanbul workshop con le nostre aziende
Vendola sull´energia: produciamo più di quanto consumiamo "Diamo all´Italia il 60 per cento della corrente prodotta: ci deve una contropartita"
"No al nucleare, sul quale siamo fuori tempo massimo, e sì alle fonti rinnovabili"
22 novembre 2007
Il Vento, priorità nella produzione futura di Energia Pulita
Energia pulita ed alta qualità tecnologica: su queste basi nasce, con il taglio del nastro in programma sabato 22 settembre, il “Parco colico Lecce 3”. realizzato dalla società Inergia del Gruppo Santarelli a circa 7 chilometri da Lecce — località Santa Maria D’Aurio.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
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