I Curdi e il Kurdistan, grazie alla loro accoglienza al Papa, hanno confermato, come sempre, di essere un popolo di pace e terra di accoglienza, fratellanza e convivenza tra culture, religioni ed etnie diverse, se questa terra viene lasciata e tenuta lontana dagli interessi politici ed economici.
7 marzo 2021 - Gulala Salih
Le parole di saluto di Salar Hussein mi arrivano dirette allo stomaco: “Pregate per noi”. Nella loro naturalità, dicono più di tanti discorsi.
Il popolo curdo consapevole di avere vissuto una pace provvisoria. La minoranza yazida memore di innumerevoli persecuzioni nel passato. La storia sembra ripetersi ma questa volta il rischio di sconvolgimenti permanenti nei popoli della regione è tragicamente reale.
15 agosto 2014 - Andrea Misuri
Sembra fuori tema parlar qui di archeologia; ma dopotutto queste note son pur sempre ambientate in Iraq...
La Cittadella di Erbil, la grande fortificazione che sovrasta la capitale del Kurdistan iracheno, è probabilmente il più antico insediamento urbano al mondo. E l'UNESCO è in procinto di assegnarle l'importante riconoscimento.
Quando cultura e pace possono abbracciarsi.
31 maggio 2011 - Roberto Del Bianco
Parlando con i Sindaci di Erbil e Halabja (Kurdistan iracheno)
C’è una storia curda che racconta del giovane Akhmad che rinchiuso in una torre senza scale e senza vie d’uscita, trova lo stratagemma per liberarsi. La scaltrezza del ragazzo, la sua capacità di risolvere l’intricata situazione, ben rappresenta la forza d’animo del popolo curdo.
La notizia avrebbe dell'incredibile - almeno a noi, che sappiamo quanto diversa sia la situazione nel Kurdistan iracheno rispetto a tutto il resto dell'Iraq.
E la notizia di un attentato, un camion bomba esploso nel centro di Erbil capitale del Kurdistan, nei pressi del Ministero dell'Interno, non lontano dalla sede del Parlamento regionale e che ha fatto una ventina di morti e 70 feriti, non può che accendere di sgomento e di incredulità.
9 maggio 2007
Dalla penna di Andrea Misuri un articolo fresco di ricordi e antico di storia. Che immerge anche noi lettori, quasi per magia, tra i popoli e le tradizioni di quella regione dove nacque la nostra civiltà.
Ecco un racconto che è un racconto di storia, e, insieme, un ricordo.
Il 21 marzo - non solo dal popolo curdo, ma presso tutti i popoli di stirpe iranica - dai tempi dei tempi si celebra il "Nuovo Giorno", appunto, il Newroz.
21 marzo 2007 - Andrea Misuri
Saranno il turismo e gli investimenti stranieri un possibile scudo ai venti di guerra che a intervalli sembrano di nuovo spirare anche in questa "isola felice" al nord dell'Iraq? Sicuramente, a molti la guerra non conviene.
Troppo spesso, presi da un quotidiano che ripete all’infinito gli orrori di tutte le guerre, dimentichiamo cosa è l’Iraq. Qui ritroviamo i miti, le leggende, gli avvenimenti storici che imparammo a conoscere negli anni della scuola...
Sempre da Andrea Misuri, il compagno di viaggio che questa primavera ha partecipato alla missione diplomatica dei "Sindaci per la pace", un nuovo racconto, una testimonianza viva seppure da un'altra angolazione.
Perché Iraq alla fin fine, vuol dire anche e soprattutto, con la sua storia millenaria, la culla della civiltà.
E’ un sorriso contagioso, quello dei curdi. Ti sorridono spesso, i giovani. C’è voglia di comunicare. Non si negano mai ad una foto. Anzi, cercano insistentemente il nostro obiettivo. Italian, e subito i nomi dei nostri calciatori. Veicolo di comunicazione immediato. Roberto Baggio vince la particolare classifica degli azzurri più famosi, seguito da Del Piero, Buffon e Totti.
Vivere dieci giorni in un Paese che conosciamo esclusivamente attraverso le immagini dei telegiornali. Il popolo curdo è attualmente diviso tra Irak, Iran, Turchia e Siria. Forte il desiderio di autodeterminazione. Il sogno, un giorno essere un solo Paese. Proviamo, allora, a dipanare il filo di Arianna delle nostre emozioni.
Al seguito della delegazione dei Sindaci per la pace. Note di viaggio e considerazioni personali sulla promettente e contraddittoria situazione di pace nella regione curda dell'Iraq.
L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
Si ripropone qui un testo che fu scritto dal compianto maestro Francesco Silvagni per ricordare a Voltana, una frazione di Lugo di Romagna, il cinquantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Alcuni link proposti dall'ANPI. Che per gli 80 anni dalla Liberazione ha accentuato la propria visibilità online, con numerosi post sui vari Social, oltre che offrendo molte risorse nel web.
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